Al Teatro dei 3 Mestieri, “Altered Frequencies - Augmented Edition" di Alessia Stracuzzi e “Rosso | Atto di sopravvivenza” di Danilo Smedile conquistano il pubblico
Innovazione e creazione, incontro sinestetico tra movimento, musica e immagine, capace di far vedere suoni e sentire colori, l’arte in gioco con ogni sua sfumatura: questi elementi sono stati filo conduttore di due performance che hanno trasportato il pubblico del Teatro dei 3 Mestieri in un viaggio inedito e inaspettato.
Si tratta di “Altered Frequencies – Augmented Edition” di Alessia Stracuzzi e “Rosso | Atto di sopravvivenza” di Danilo Smedile. Due esibizioni – tanto diverse – che definire solo di “teatro danza” sarebbe riduttivo; due danzatori messinesi che, finalmente, tornano a casa per sorprendere, colpire, emozionare.
ROSSO
Si inizia con “ROSSO | ATTO di sopravvivenza”. Tra lotta ed estraniamento, solitudine, voglia di fuga e forza, Danilo Smedile fa del suo corpo uno strumento per portare in scena l’altrove, la sua corporeità si fonde alle proiezioni video che la accompagnano, tracciando un unico percorso verso spazi mai abitati, tra nuove possibilità di incontri, scontri, nel rischio di perdersi, oppure, di ritrovarsi.
La performance costituisce il secondo capitolo del progetto ROSSO, liberamente ispirato alla novella “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga. È una lotta incessante, dove il corpo si lacera, diviso tra il desiderio di appartenenza e la necessità di separarsene. È alienazione e immersione, tra micro e macro luoghi che possiamo sentire al tempo stesso vicini e lontani. È speranza e disperazione insieme, in una concitata tensione impossibile da arrestarsi.
Lo racconta bene Danilo, con il suo bel movimento, con una corporeità che il gioco di luci sembra voler disegnare. A volte il buio la nasconde, a volte l’accoglie, altre volte la rivela. E, poi, diviene una cosa sola con il video alle sue spalle, video e corpo si fondono, è Danilo a proiettarsi in quegli scenari o è il video stesso a proiettarsi su di lui, le foglie degli alberi lo abbracciano, la sua ombra danza con le ombre lì protagoniste. Lo spettatore smette di saper distinguere cosa è materia e cosa è solo immagine in un linguaggio creativo, generatore di sempre nuovi punti di incontro, non solo tra gli spazi esterni rappresentati e quello interno, chiuso, in cui ci troviamo, ma anche tra il fuori e il dentro di ciascuno di noi.
La versione di Rosso dedicata agli spazi urbani è stata selezionata per la Vetrina della giovane danza d’autore 2023, del Network Anticorpi XL. Rosso | ATTO di sopravvivenza è finalista del Premio Theodor Rawyler 2023.
Altered Frequencies
Si passa, poi, a “Altered Frequencies – Augmented Edition” di Alessia Stracuzzi e al suo viaggio verso l’inaspettato, tra frequenze incalzanti e nuovi significati.
Un racconto visionario (che omaggia, anche, lo straordinario David Lynch, venuto a mancare proprio ieri), anticipato da un video di cui, poi, la danzatrice diviene parte. Vediamo luci, colori, immagini strappate via dal loro abituale contesto semantico, slegate dal loro comune senso, per raccontare significati nuovi e inattesi, così, per esempio, i semi di melograno diventano non solo simbolo, ma vera e propria materia per descrivere visivamente la gestazione e la nascita, tra doglie, angoscia, fatica e incredibile forza.
In una prima parte, quasi celestiale, sentiamo la sofferenza del feto e del parto, poi, il giallo: concettualizzazione di una società che ti vuole categorizzare, dare un’etichetta, chiuderti nella sue sovrastrutture. Non ho scelto io di nascere e di essere, ma mi trovo, poi, costretto a sottostare a queste imposizioni. Come posso, allora, sfruttare il meglio di tutto ciò?
E così come queste visioni concettuali allontano le immagini delle cose dal loro comune senso, lo stesso avviene anche con la musica. Più di venti brani che si alternano, tra lingue, voci e ritmi diversi, “frequenze alterate” dal loro solito significato, suono, contesto. È un vero e proprio viaggio creativo, a tratti geniale, al di là di ogni consuetudine, quotidiano senso comune, o convenzione.
E Stracuzzi ne è grande protagonista. Il movimento del suo corpo è uno strumento che controlla in ogni suo dettaglio rendendolo il linguaggio della sua arte. La sua espressività incisiva cattura tutta l’attenzione, il suo viso si trasforma da un’emozione all’altra nella perfetta sincronia tra partitura coreografica e immagine video. È travolgente, esaltante, cattura gli sguardi del suo pubblico che, come ipnotizzato, non vuole perdersi niente.
È una creazione, quella della ballerina con sede ormai da anni a Bruxelles, che porta tutta la sua internazionalità, e che si fa mezzo per comunicare un messaggio, per raccontare quei “feelings” cantati da uno dei brani centrali, ma, contemporaneamente, anche celebrazione dell’arte per l’arte, gusto per l’immaginario, il bello, il fantastico.
Altered Frequencies, è stato premiato e selezionato per COLLAGENE 2024, CosiDanzi e ha vinto la VII edizione di Corpo Mobile a Roma e la III edizione del Lens Dans Festival a Barcellona.
Non si tratta solo di danza, non è solo teatro, le due performance al Teatro dei 3 mestieri permettono all’arte di riappropriarsi del suo significato ricco, polifonico e polivalente.
In replica, oggi, 18 gennaio, alle 21.
Rosso | ATTO di sopravvivenza
Coreografia, danza e video: Danilo Smedile Musica: Z. Váczi, P. Mucari, L. Vianini Coproduzione: ARTGARAGE, ETRA
Con il sostegno di: Vento di Scirocco; Con il supporto di: Teatro Ridotto Bologna e Associazione culturale Prendashanseaux Finalista del Premio Theodor Rawyler 2023 Residenza artistica presso il Museo Archeologico di Melfi.
All’interno di ARTFEST – Festival delle Arti Coreutiche
Altered Frequencies – Augmented Edition
AL: Short Film
Idea e Regia: Alessia Stracuzzi
Co-Creazione: Alessia Stracuzzi e Julien Jauniaux
Camera / Editing: Julien Jauniaux
Compositrice / Sound Design: Clelia Patrono
Violino: Jennifer Hutt
Illuminazione: Kelly Furtado
Assistente sul Set: Chiara Mesiani
Sviluppato durante la residenza a Bodies in Space grazie a Jane Haesen e a tutto il team
Augmented Edition
Concept / Coreografia e Musica: Alessia Stracuzzi
Camera / Editing: Alessia Stracuzzi
Con l’Assistenza di: Irina Tcymbal, Alessia Obinu
Sviluppato durante la residenza al Centre Cívic Barceloneta
Direzione Artistica e Performance: Alessia Stracuzzi
Il progetto è stato realizzato grazie agli spazi e alle opportunità offerte da:
DAS – Dispositivo Arti Sperimentali
Corpo Mobile
Cosidanzi
Lensdans Festival