Il racconto di una cittadina
MESSINA – “Voglio continuare a passeggiare a Villa Dante senza paura”. Una cittadina racconta la sua esperienza e scrive al presidente del Consiglio comunale, Nello Pergolizzi, che invia una nota sull’argomento.
Racconta B. S. “Da quando è stata riaperta al pubblico, esiste un problema a Villa Dante. Sebbene agli ingressi siano stati posti grandi cartelli con il divieto di ingresso per biciclette e motocicli, adolescenti scorrazzano liberamente e spericolatamente con questi mezzi. E mettono a serio rischio l’incolumità di chi passeggia o sosta, soprattutto bambini e anziani, che con più difficoltà prevedono e possono scansare i pericoli. Questo avviene soprattutto nel tardo pomeriggio. I custodi della villa ci hanno detto che, nonostante i loro richiami, i ragazzi perserverano nei loro pessimi comportamenti”.
“Prima i ragazzini in moto, poi le ragazzine minacciose”
Contoinua la cittadina: “L’altro giorno ho portato mia madre, che è molto avanti negli anni, per una passeggiata nei pressi della vasca con fontane. Un anziano con il bastone, di fronte a noi, camminava e aveva dietro due motorini guidati da ragazzini che andavano a zig-zag. Ho pensato: mettono sotto lui e noi. Mi sono messa a gridare per fermarli. Ho fatto spostare l’anziano e e ho tirato mia madre verso di me, di lato. E se fosse accaduto il peggio? Non ci sarebbero stati risarcimenti sufficienti”.
E non è finita: per questo rimprovero ai due in scooter la donna è stata insultata da “un branco di ragazzine che sono si messe a prendere in giro pure mia madre e il signore con il bastone. Ho temuto che potessero aggredirci fisicamente perché si dirigevano, minacciose, verso di noi. Sono stata in silenzio e mi sono diretta, con mia madre, verso l’uscita di villa Dante”.
L’invito, da parte della cittaina, è a “rafforzare i controlli, soprattutto negli orari di maggiore affluenza di persone. Servono sanzioni per chi non rispetta le norme. Tutti abbiamo diritto a goderci Villa Dante”.
Oggi chi rende impossibile la vita al cittadino onesto viene lasciato fare, tollerato, rimane impunito. La violenza e la volgarità vengono normalizzate e tollerate mentre lo Stato si accanisce sui più deboli o su chi tenta di difendersi.
Ormai da anni, la città sta subendo uno spopolamento di giovani e non solo. COSTRETTI loro malgrado, a cercare opportunità di vita e di lavoro altrove. Come si dice in questi casi, le forze migliori vanno via. Di conseguenza la “qualità” dei giovani che rimane è questa!
Ma i custodi il loro lavoro dovrebbero svolgerlo a prescindere.
È brutto da dire , ma il lavoro è lavoro , se io non adempissi al mio dovere lavorativo verrei licenziato.
Fate 2+2 .
Che ci vorrebbe, basta una pattuglia di vigili che sequestrano un po’ di bici e motorini ed il problema è risolto, volere è potere.
……..cosa vi trattiene ancora a Messina ?????……..città UCCISA da una MAGGIORANZA di BARBARI INFAMI di ogni età……..questi indegni sono la vergogna di Messina.
Non si preoccupi Signora, appena sbarca Don Giovanni d’Austria sistema le cose lui.
Comunque quando ero ragazzino combinavo casini tremendi assieme ai miei amici MA rispettavamo MOLTO i vecchi.
Mico della Boccetta l’indimenticato poeta messinese diceva: Chi vengo a fare a Messina caro cumpari ci sunno troppi figghi di jarrusa! Il vandalismo e la feccia aumentano sempre di più in questa città perduta!