Terzo capitolo della saga "Quello che i politici dicono e quello che vorrebbero dire". Da Renzi a Grillo, da Crocetta a D'Alia, fino ai commenti dei democratici dello Stretto in esclusiva per i lettori di Tempostretto diamo la traduzione simultanea dal politichese all'umano.
Dopo il voto del 25 maggio non potevano mancare gli strampalati commenti in politichese che altro non sono se non messaggi in codice tra adepti. Dichiarazioni di facciata che non corrispondono all’effettivo pensiero di chi le pronuncia.
Ecco quindi il terzo capitolo della saga “Quello che i politici dicono e quello che invece vorrebbero dire”.
Di seguito la frase pronunciata alla stampa e la traduzione dal politichese.
Quello che ha detto Renzi– Questo 40% non è solo per noi, solo per il Pd o per il suo leader, è il voto degli italiani per l’Italia. Il consenso ci impone di cambiare in modo forte l’Italia e l’Unione Europea.
Quello che voleva dire Renzi #staiserenaMerkel, #staiserenoBeppe, #staiserenoObama, #staiserenoNapoleone. Ah, no, Napoleone è già stato sereno da tempo. Peccato, un tweet glielo avrei mandato volentieri.
Quello che ha detto Grillo: Hanno vinto loro ma è meraviglioso lo stesso. Io intanto mi prendo una Maaolox. Casaleggio vieni, prendi una Maalox anche tu.
Quello che voleva dire Grillo: Ha vinto l’ebetino e non posso più fare i Tribunali del popolo, ma è meraviglioso lo stesso perché con questo caldo me ne vado al mare e non perdo tempo con le liste dei buoni dei cattivi. Io sono oltre la crema solare.
Quello che ha detto Crocetta: "Queste elezioni le ha vinte il Pd e Renzi, non le sue correnti. Il Pd deve restare unito. Michela Stancheris, che non è siciliana ma bergamasca, ha ottenuto un risultato enorme, preferenze secche senza accordi con altre correnti, raccolte grazie al lavoro di Michela, mio e di Beppe Lumia. C'è un golpe strisciante. Vogliono tornare al voto? Lo facciano
Quello che voleva dire Crocetta: “e ora come faccio? Ho sparato a zero contro il Pd ora vorranno il mio scalpo. Ma vendo cara la pellaccia, questo Pd del cavolo che non capisco se sono ancora iscritto o no, ormai mi sono confuso pure io. Ma come, Michela è di Bergamo e non di Enna? Non potevate dirmelo prima? Mica l’avrei fatta segretaria e poi assessore e poi candidata. Come? Mi sono scordato di citare Picciolo e Greco che hanno sostenuto la Stancheris? Ma non lo sapete che ho la memoria a km zero? Mi dura giusto il tempo di un comizio. Va bè, la prossima volta che vado all’Arena di Giletti li ringrazio tutti e mi ricandido governatore.
Quello che ha detto Raciti, segr.reg. Pd: “Con questo voto è finito il crocettismo. O il governatore ricostruisce il rapporto col Pd, o il Pd sarà costretto a separare i suoi destini da Crocetta. E sia chiaro il problema non è quello dell'inserimento di due cuperliani in giunta. Qui bisogna ricostruire da zero un programma di governo.
Quello che voleva dire Raciti: “Caro Saro: te la ricordi la notte in cui ti sei fatto il Crocetta-bis con Faraone e Lupo e non mi hai fatto neanche una telefonata per dirmi se volevo un assessore? Ti ricordi che mi hai fatto la guerra per mettere in lista Lumia? Ti ricordi quante ne hai dette al professore Fiandaca che secondo te non era abbastanza antimafia? Te lo ricordi che fino al giorno prima delle primarie eravamo pappa e ciccia e il giorno dopo mi hai accoltellato? Bene, pure io me lo ricordo. E stavolta neanche ti telefono. Ti mando un tweet.
Quello che ha detto Leanza, Art. 4: “Se continuano le liti tra Crocetta e il Pd non sosterremo più la giunta”
Quello che voleva dire Leanza: “tra i due litiganti il terzo gode. Mentre vi scannavate per un voto ho portato in Europa Michela Giuffrida ed è solo l’inizio”
Quello che ha detto Davide Faraone, Pd: “Entro 10 giorni Crocetta ci dovrà fornire la road map su questi punti: riforma della pubblica amministrazione, riassetto istituzionale della Regione, riforma del lavoro e della Formazione, nuova ottica sull'utilizzo dei Fondi europei.”
Quello che voleva dire Faraone: “E se me la penso aggiungo anche: costruire la piattaforma petrolifera al largo delle Pelagie, abbattere il Muos, abolire le Eolie, vendere un terzo delle auto blu e voglio vedere se con tutto sto da fare, trova il tempo di andare procura a denunciare la manciugghia o da Giletti. Meno male che in estate l’Arena va in ferie se no mi faceva andare di traverso la granita.
Quello che ha detto Pogliese, eurodeputato Forza Italia: “In Sicilia Forza Italia ha registrato il record nazionale dei consensi perché ha puntato sul territorio. Il risultato del NCD è importante perché se sommato a quello di Fi e Fratelli d'Italia produce un risultato importante. Crocetta ha perso Renzi ha vinto. Se ai voti del Pd sottraiamo i voti di Lino Leanza vediamo che i democratici sono 10 punti sotto la media nazionale, e questo grazie a Crocetta, che è il nostro vero alleato".
Quello che voleva dire Pogliese: “Dunque, 3 x 2=6, 5 x3= 15. Se sommiamo i voti di Forza Italia del 2014 a quelli del 2001 ma sottraiamo la radice quadrata dovuta al crollo dello spread e d’altro canto al voto del Pd togliamo le speranze di chi voleva votare Tsipras ma non l’ha fatto perché parla greco un po’ come me, deduciamo che, in fondo, meno male che Silvio c’è.
Quello che ha detto Giampiero D’Alia, presidente Udc. “L'Udc è stata determinante per consentire alla lista con il Ncd di superare lo sbarramento del 4% ed anche in Sicilia l'apporto in termini di preferenze del segretario regionale Giovanni Pistorio e dell'assessore Valenti ha consentito ad Udc-Ncd di raccogliere quasi il 10% dei voti. E' un buon risultato di partenza, ma ritengo che l'area moderata possa fare di più e meglio”
Quello che voleva dire D’Alia: “La colpa è tutta di Casini che quando ha detto che voleva riallearsi con Berlusconi e poi ha cambiato idea ci ha messo nei guai e non si è più capito chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo e soprattutto quanti siamo. Non ce la faccio più di stare ora con un alleato ora con un altro e spesso contemporaneamente con più di uno. Non ho più il fisico e l’età, per favore decidiamo una volta per tutte da che parte stare. E comunque per la prima volta in 20 anni di carriera ammetto che abbiamo sbagliato ma scordatevi la parte finale della frase perché tanto non lo farò mai più”.
Quello che hanno detto i Pd di Messina: i renziani “Abbiamo vinto”, i trans-renziani “Non hanno vinto solo i renziani ma anche noi”, i post-genovesiani “Abbiamo continuato a vincere”, i post-renziani “Chiunque vinca comandiamo noi”
Quello che volevano dire i Pd di Messina: i renziani: “Adesso tocca a noi”, i trans-renziani “Non se ne parla proprio, eravamo in terza fila e Genovese ci emarginava ora che c’è spazio tocca a noi”, i post-genovesiani “Non se ne parla proprio. I voti prima li portavamo a Genovese ora li diamo a Renzi e comandiamo noi”, i post-renziani: “Restate di stucco è un barba trucco, anche se siamo renziani della seconda ora, della quarta, dell’intervallo o dell’ora di cena, vi freghiamo tutti e comandiamo noi”
Quello che hanno detto e volevano veramente dire gli elettori Pd di Messina: “Ecco lo sapevo io che non dovevo votare Pd che adesso ricominciano a litigare. Me l’aveva detto mia moglie, lasciali stare, vota Grillo, vota Tsipras, che questi si tireranno i capelli adesso che non c’è più Genovese che li mette in riga. U sapia iò che era troppo bello per essere vero un Pd unito a Messina. Senti cara, la prossima volta che ti dico che voto Pd a Messina tagliami la mano o sparami in fronte”.
Rosaria Brancato
QUELLO CHE HA DETTO mariedit: utilizzate il voto come una CLAVA. QUELLO CHE VOLEVA DIRE mariedit: utilizzate il voto come una CLAVA. COHAERERE, parola sconosciuta ai greci antichi, inventata dai romani. C’è una disciplina purtroppo sconosciuta a molti insegnanti e in disuso nella scuola dell’obbligo, l’ETIMOLOGIA della parola, Rosaria BRANCATO ci induce a farla di COERENZA, dal latino cohaerere, CO (insieme) + HAERERE (essere attaccato), quindi la COERENZA per i romani era sinonimo di coesione, ma la parola è usata per descrivere le qualità comportamentali, in età moderna perfino etiche e morali, e a giorni nostri anche per misurare la logicità delle persone. Rosaria BRANCATO è una eccellente giornalista, quindi sottile nel linguaggio, anche per non collezionare inimicizie, non nomina mai la parola COERENZA nell’articolo, virtù sempre più rara da reperire tra gli uomini pubblici nel BELPAESE. C’è una parola ancora più antica di coherere, il verbo greco antico imparare, da cui nasce una delle parole che abbiano segnato il genere umano, MATEMATICA. I numeri non mentono sono coerenti, diamoli i numeri. Poco più di 4 MILIONI di voti nel 2104, poco più di 13 MLIONI nel 2008, 9 MILIONI perduti per strada, da chi? Il giovane Matteo RENZI, a questo punto erede di un’altro fiorentino, il Macchiavelli, ne ha raccolto poco più di 11 MILIONI, si avvia a raggiungere e superare Silvio BERLUSCONI, gli italiani sono insuperabili nello sport di salire sul carro del vincitore, la COHAERERE non è mai andata di moda nel suolo italico, anzi si paga un prezzo salato ad essere coerenti, vero Rosaria BRANCATO?
QUELLO CHE HA DETTO mariedit: utilizzate il voto come una CLAVA. QUELLO CHE VOLEVA DIRE mariedit: utilizzate il voto come una CLAVA. COHAERERE, parola sconosciuta ai greci antichi, inventata dai romani. C’è una disciplina purtroppo sconosciuta a molti insegnanti e in disuso nella scuola dell’obbligo, l’ETIMOLOGIA della parola, Rosaria BRANCATO ci induce a farla di COERENZA, dal latino cohaerere, CO (insieme) + HAERERE (essere attaccato), quindi la COERENZA per i romani era sinonimo di coesione, ma la parola è usata per descrivere le qualità comportamentali, in età moderna perfino etiche e morali, e a giorni nostri anche per misurare la logicità delle persone. Rosaria BRANCATO è una eccellente giornalista, quindi sottile nel linguaggio, anche per non collezionare inimicizie, non nomina mai la parola COERENZA nell’articolo, virtù sempre più rara da reperire tra gli uomini pubblici nel BELPAESE. C’è una parola ancora più antica di coherere, il verbo greco antico imparare, da cui nasce una delle parole che abbiano segnato il genere umano, MATEMATICA. I numeri non mentono sono coerenti, diamoli i numeri. Poco più di 4 MILIONI di voti nel 2104, poco più di 13 MLIONI nel 2008, 9 MILIONI perduti per strada, da chi? Il giovane Matteo RENZI, a questo punto erede di un’altro fiorentino, il Macchiavelli, ne ha raccolto poco più di 11 MILIONI, si avvia a raggiungere e superare Silvio BERLUSCONI, gli italiani sono insuperabili nello sport di salire sul carro del vincitore, la COHAERERE non è mai andata di moda nel suolo italico, anzi si paga un prezzo salato ad essere coerenti, vero Rosaria BRANCATO?
L’amara lezione e considerazione che se ne può trarre, potrebbe essere la seguente:
la politica oggi ha abdicato alla pretesa di rappresentare gli interessi di classe o di parte( partiti ) e spento definitivamente quel barlume di speranza alimentato dalla fede nei valori delle idee(ideologie) e nella visione di una società rivolta e tesa allo sviluppo e al benessere generale.
L’interesse corporativo della casta allargata a sempre più vasti ceti burocratici ha finito per porsi il solo obiettivo della conservazione dei propri privilegi ( “particulare”), navigando a vista , anzi galleggiando, utilizzando senza più freni però l’arma della propaganda mediatica, totem indispensabile per l’esercizio del potere. La chiamano necessaria “comunicazione politica” nascondendo che si tratta nella sostanza di INGANNO . Ci si immola passivamente senza indignazione alla necessità “fondamentale” della sapiente comunicazione politica. Spazio quindi a chi la spara più grossa in modo convincente. La vittoria tanto e’ assicurata. Decenni di televisione Rai-Berlusconiana ( dal “pacco”, c’è’ posta per te, Amici e la ruota della fortuna..) ha fiaccato lo spirito critico ed intorbidito ormai generazioni di italioti. Troppo forte e’ Golia, che utilizza le sempre più sofisticate e scientifiche armi(..di distrazione di massa) fornite dalla TV e dalla informazione asservita e dominata dalle lobby economico-finanziarie ( SPIN DOCTOR ). Davide invece può far conto solo sulla ” fionda” della rete e della informazione alternativa o sull’arma invincibile del “intelligenza spirituale” CONSAPEVOLE ….al momento perdente : 41 (Renzi) a 22 (Grillo) all’incirca. 41 gli astenuti.
L’amara lezione e considerazione che se ne può trarre, potrebbe essere la seguente:
la politica oggi ha abdicato alla pretesa di rappresentare gli interessi di classe o di parte( partiti ) e spento definitivamente quel barlume di speranza alimentato dalla fede nei valori delle idee(ideologie) e nella visione di una società rivolta e tesa allo sviluppo e al benessere generale.
L’interesse corporativo della casta allargata a sempre più vasti ceti burocratici ha finito per porsi il solo obiettivo della conservazione dei propri privilegi ( “particulare”), navigando a vista , anzi galleggiando, utilizzando senza più freni però l’arma della propaganda mediatica, totem indispensabile per l’esercizio del potere. La chiamano necessaria “comunicazione politica” nascondendo che si tratta nella sostanza di INGANNO . Ci si immola passivamente senza indignazione alla necessità “fondamentale” della sapiente comunicazione politica. Spazio quindi a chi la spara più grossa in modo convincente. La vittoria tanto e’ assicurata. Decenni di televisione Rai-Berlusconiana ( dal “pacco”, c’è’ posta per te, Amici e la ruota della fortuna..) ha fiaccato lo spirito critico ed intorbidito ormai generazioni di italioti. Troppo forte e’ Golia, che utilizza le sempre più sofisticate e scientifiche armi(..di distrazione di massa) fornite dalla TV e dalla informazione asservita e dominata dalle lobby economico-finanziarie ( SPIN DOCTOR ). Davide invece può far conto solo sulla ” fionda” della rete e della informazione alternativa o sull’arma invincibile del “intelligenza spirituale” CONSAPEVOLE ….al momento perdente : 41 (Renzi) a 22 (Grillo) all’incirca. 41 gli astenuti.
Cara Rosaria BRANCATO corriamo con Matteo RENZI il rischio del pensiero unico FORTE, a cui si contrappone un pensiero frammentato DEBOLE? Gli aggettivi FORTE e DEBOLE in politica servono a qualificare la consistenza numerica: il 41% e oltre UNDICI milioni di voti, utili a doppiare il MOVIMENTO 5 STELLE arrivato secondo, e 2,5 volte FORZA ITALIA con poco più di QUATTRO milioni di voti, ci fanno correre il rischio del pensiero unico? Gli italiani si sono liberati da un pezzo delle idiologie del novecento, le parole DESTRA e SINISTRA non emanano più il fascino di un tempo, sono estranee alle nuove generazioni, ma allora da dove proviene il rischio? Tanti interrogativi sono suscitati dalle parole del nostro giovane Presidente del Consiglio, nelle interviste o nelle direzioni del suo partito o in Parlamento, oramai presenza fissa sul piccolo schermo, televisioni o web, molto di più di qualsiasi altro uomo politico, più del Silvio BERLUSCONI in auge, proprietario di tre televisioni e potente in RAI. Questo giovane fiorentino non è solo conterraneo di Macchiavelli ma oggi a Trento con le sue parole, musica per le orecchie di tutti, è macchiavellico lui stsso, infatti applaudano Marchionne e la Camusso, liberali e socialisti, progressisti e conservatori, cattolici e atei, ricchi e poveri, giovani e vecchi, appunto il pensiero unico. In DEMOCRAZIA contano i numeri e Matteo RENZI ne ha a iosa, ma la nostra è una DEMOCRAZIA MALATA di BUROCRAZIA, con un numero impressionante di regole e nessuno che le rispetti, e chi vive cibandosi di questo Stato pietoso salirà sul carro del vincitore, il RENZISMO, come salì su quello del pensiero unico finito per sempre, il BERLUSCONISMO.
Cara Rosaria BRANCATO corriamo con Matteo RENZI il rischio del pensiero unico FORTE, a cui si contrappone un pensiero frammentato DEBOLE? Gli aggettivi FORTE e DEBOLE in politica servono a qualificare la consistenza numerica: il 41% e oltre UNDICI milioni di voti, utili a doppiare il MOVIMENTO 5 STELLE arrivato secondo, e 2,5 volte FORZA ITALIA con poco più di QUATTRO milioni di voti, ci fanno correre il rischio del pensiero unico? Gli italiani si sono liberati da un pezzo delle idiologie del novecento, le parole DESTRA e SINISTRA non emanano più il fascino di un tempo, sono estranee alle nuove generazioni, ma allora da dove proviene il rischio? Tanti interrogativi sono suscitati dalle parole del nostro giovane Presidente del Consiglio, nelle interviste o nelle direzioni del suo partito o in Parlamento, oramai presenza fissa sul piccolo schermo, televisioni o web, molto di più di qualsiasi altro uomo politico, più del Silvio BERLUSCONI in auge, proprietario di tre televisioni e potente in RAI. Questo giovane fiorentino non è solo conterraneo di Macchiavelli ma oggi a Trento con le sue parole, musica per le orecchie di tutti, è macchiavellico lui stsso, infatti applaudano Marchionne e la Camusso, liberali e socialisti, progressisti e conservatori, cattolici e atei, ricchi e poveri, giovani e vecchi, appunto il pensiero unico. In DEMOCRAZIA contano i numeri e Matteo RENZI ne ha a iosa, ma la nostra è una DEMOCRAZIA MALATA di BUROCRAZIA, con un numero impressionante di regole e nessuno che le rispetti, e chi vive cibandosi di questo Stato pietoso salirà sul carro del vincitore, il RENZISMO, come salì su quello del pensiero unico finito per sempre, il BERLUSCONISMO.
Cara Rosaria, a proposito di PENSIERO UNICO ti invito a leggere l’articolo sul blog di Beppe GRILLO, dal titolo emblematico: BASTONA IL CANE(M5S)FINCHE’ NON AFFOGA. Questo compito è lasciato a una parte potente della stampa, non possiamo consentirlo, quindi informiamoci direttamente dalla stampa inglese, il web ci sarà di aiuto. http://www.beppegrillo.it/
Cara Rosaria, a proposito di PENSIERO UNICO ti invito a leggere l’articolo sul blog di Beppe GRILLO, dal titolo emblematico: BASTONA IL CANE(M5S)FINCHE’ NON AFFOGA. Questo compito è lasciato a una parte potente della stampa, non possiamo consentirlo, quindi informiamoci direttamente dalla stampa inglese, il web ci sarà di aiuto. http://www.beppegrillo.it/