L’operazione ribattezzata Sciopione ha permesso ai Carabinieri di smantellare una banda dedita al traffico detenzione e spaccio di droga
Associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi, reati contro il patrimonio. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura di Messina, ha emesso ordinanza di 19 arresti (18 in carcere e uno ai domiciliari), eseguiti stanotte dai carabinieri del Comando provinciale di Messina.
L’indagine, denominata “Scipione”, fu avviata dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina a seguito di un attentato a colpi di fucile perpetrato da ignoti il 27 settembre 2016 nei confronti di tre pregiudicati che si trovavano seduti all’esterno del bar “Cafè sur la ville”, sul viale Regina Margherita, a Messina; gli approfondimenti eseguiti sulle vittime dell’azione di fuoco hanno fatto emergere come fossero inserite nel contesto del traffico di droga cittadino e hanno quindi consentito di delineare i contorni di un’associazione per delinquere dedita ad un florido traffico di sostanze stupefacenti.
In particolare, le indagini hanno fatto emergere come il gruppo criminale messinese si riforniva stabilmente di droga da elementi riconducibili alla cosca di ‘ndrangheta “Morabito-Bruzzaniti-Palamara” di Africo Nuovo (RC), che assicuravano la consegna a domicilio, ogni settimana, di carichi di cocaina e marijuana che venivano poi distribuite nella città di Messina.
Gli arrestati sono: Angelo Albarino, Giovanni Albarino, Stellario Brigandì, Fortunato Calabrò, Santo Chiara, Rinaldo Chierici, Roberto Cipriano, Giuseppe Coco, Alessandro Duca, Costantino Favasuli, Salvatore Favasuli, Adriano Fileti, Stefano Marchese, Gianpaolo Milazzo, Giovanni Morabito, Francesco Spadaro, Maria Visalli, Marcello Viscuso. Ai domiciliari Orazio Famulari.