Serena Cosentino e Mohammadreza Shahaisavandi avevano 27 e 22 anni e vivevano insieme a Diamante, gemma del Tirreno cosentino
Ben 14 vittime per la tragica caduta di una cabina della funivia Stresa-Mottarone, nelle Alpi piemontesi. Tra queste, due costituiscono una famiglia calabrese residente a Diamante, gemma del Tirreno cosentino.
Si tratta di Serena Cosentino, 27 anni appena compiuti, nata a Belvedere Marittimo, sempre in provincia di Cosenza, e dell’iraniano Mohammadreza Shahaisavandi, che di anni ne aveva solo 22.
Niente da fare anche per uno dei due bambini inizialmente sopravvissuti: aveva 9 anni appena.
Il giovane iraniano di fatto viveva a Roma, dove studiava. Serena invece, dopo aver studiato proprio nella Capitale, all’Università “La Sapienza”, adesso operava a Verbania, dove aveva vinto un concorso come borsista di ricerca al Cnr Istituto di ricerca sulle acque.
Il cordoglio di Arruzzolo
E in una nota, pur in attesa di riscontri ufficiali, il presidente del Consiglio regionale Gianni Arruzzolo evidenzia lo «sgomento che ha colpito la nazione intera e che ha coinvolto direttamente purtroppo, la nostra regione. Il mio cordoglio e quello dell’intero Consiglio regionale della Calabria alle famiglie delle vittime di questa immane tragedia».
Magorno: comunità sconvolta
Il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, conferma la “tragedia nella tragedia”. «A nome di tutta l’Amministrazione Comunale e dell’ intera comunità ci stringiamo, sconvolti da quanto accaduto, al dolore delle famiglie che immaginiamo, in questi momenti, devastate da un dolore inenarrabile. Ci siamo immediatamente attivati – fa sapere il primo cittadino – per essere loro vicini in questi difficili momenti e nei contatti con le autorità del luogo dove si è svolto il tragico incidente. Chiedo a tutti di rivolgere una preghiera alla nostra Immacolata per i due giovani concittadini scomparsi e per le loro famiglie alle quali la cittadinanza di Diamante è vicina in un abbraccio commosso e fraterno».