Sono a piede libero skipper e armatore della nave dove ha perso la vita Eugenio Vinci. Mentre le condizioni dei due bimbi intossicati sono ancora critiche
Sono ancora in gravi condizioni i bambini di 4 e 11 anni rimasti intossicati nell’incidente avvenuto in barca in Croazia, costato la vita al manager Eugenio Vinci. I due, in ospedale sotto stretta osservazione, faticano a recuperare e i medici temono serie conseguenze neurologiche.
Gli altri vacanzieri, invece, si sono gradatamente ripresi e non sono più sotto prognosi riservata.
Intanto i primi accertamenti medici confermano che tutti sono stati intossicati dal monossido di carbonio sprigionato dal motore a benzina che muoveva la Atlantia, l’imbarcazione a vela noleggiata dal gruppo di santagatesi per costeggiare la Dalmazia.
Anche il manager era rimasto gravemente intossicato dal gas killer, ha perso i sensi ed ha battuto la testa.
Le autorità croate hanno intanto concesso la libertà provvisoria ai due fermati con l’accusa di attentato alla pubblica incolumità aggravato dalla morte di una persona, il manager siciliano appunto. Skipper e armatore, di 23 e 27 anni, si sono dichiarati innocenti, hanno raccontato di aver prontamente soccorso gli intossicati, e si sono dichiarati in stato di choc.
Toccherà ora alla Polizia di Spalato capire chi ha istallato il motore, raffreddato ad aria, senza seguire le istruzioni che avrebbero garantito la sicurezza in mare. Per gli inquirenti croati al momento la responsabilità è soltanto loro