Incidente mortale a Cosenza, la piccola Giorgia lotta tra la vita e la morte: aperta inchiesta

Incidente mortale a Cosenza, la piccola Giorgia lotta tra la vita e la morte: aperta inchiesta

Veronica Crocitti

Incidente mortale a Cosenza, la piccola Giorgia lotta tra la vita e la morte: aperta inchiesta

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sabato 27 Agosto 2016 - 22:44

Secondo una delle ipotesi, a causare l’impatto fatale potrebbe esser stato un colpo di sonno del militare Francesco Santini. La sua Opel ha impattato contro un tir

Lotta tra la vita e la morte Giorgia Santini, la quattordicenne rimasta coinvolta nel drammatico incidente avvenuto questa notte nel cosentino, lungo la statale 106, tra gli svincoli di Villapiana Lido e Villapiana Scalo. La ragazza è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale civico dell’Annunziata di Cosenza. Si trovava in auto con tutta la famiglia quando, poco prima dell’alba, l’Opel Mokka ha impattato frontalmente contro un tir guidato da un settantaquattrenne di Adrano.

Per il papà Francesco, la mamma Rossella Sardiello e il fratello Marco, non c’è stato nulla da fare. Tutti e tre sono morti sul colpo. Giorgia, invece, è stata immediatamente soccorsa e trasportata al nosocomio in condizioni gravissime. La magistratura vuole adesso vederci chiaro sulle dinamiche del tragico incidente. Il Sostituto Procuratore di turno ha già aperto un fascicolo d’inchiesta e disposto l’autopsia sul corpo di Francesco Santini, finanziere messinese in servizio a Taranto.

Secondo una delle ipotesi più accreditate, a causare l’impatto fatale sarebbe stato un colpo di sonno del militare. Il conducente del tir, ascoltato dagli agenti e risultato negativo all’alcool test, ha dichiarato di non esser riuscito ad evitare l’impatto, nonostante la repentina deviazione del suo mezzo. A conferma della sua testimonianza ci sarebbero le lunghe scie di frenata del mezzo pesante e l'assenza di quelle dell'utilitaria. L'uomo se l'è cavata con solo lievi ferite e contusioni. Illeso anche il ragazzo sedicenne con cui viaggiava, figlio del proprietario della ditta ortofrutticola per cui stavano effettuando quel viaggio. Entrambi erano infatti diretti a Policoro, in Basilicata, per l'acquisto di diverse tonnellate di anguria.

"Roberto, Rossella ed il giovane Marco sono rispettivamente la ventunesima, la ventiduesima e la ventitreesima vittima della S.S.106 in Calabria nell’anno 2016”, ricordano in una nota gli esponenti dell’associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" che elencano la lunga lista di decessi avvenuti sull’arteria jonica. Sottolineando che si è raggiunto ormai il dato di una vittima ogni 10 giorni.

“L’Associazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il silenzio e l’indifferenza del governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106”.

Veronica Crocitti

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