Trentaduenne muore annegato nelle acque di Paradiso

Trentaduenne muore annegato nelle acque di Paradiso

Trentaduenne muore annegato nelle acque di Paradiso

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lunedì 01 Luglio 2013 - 14:37

Il trentaduenne era arrivato questa mattina alle 11.30 da Sellia marina in provincia di Catanzaro e insieme all'amico aveva pranzato alla Caritas. Dopo avevano deciso di andare in spiaggia a godersi il sole e fare un bagno. Durante la nuotata si è sentito male

Era arrivato questa mattina a Messina per trascorrere del tempo in compagnia di un suo connazionale, ma la giornata all’insegna della spensieratezza per il trentaduenne Jouners El Kadiri si è conclusa in tragedia. Il giovane, originario del Marocco, è annegato nelle acque del villaggio Paradiso. Inutili i tentativi di rianimarlo.

Il trentaduenne era arrivato questa mattina alle 11.30 da Sellia marina in provincia di Catanzaro e insieme all’amico avevano pranzato alla Caritas. Dopo avevano deciso di andare in spiaggia a godersi il sole e fare un bagno. Ma mentre il giovane si trovava in acqua ha cominciato a stare male. L’amico lo ha portato in spiaggia e ha provato a rianimarlo.

Nel frattempo sul posto è arrivato il personale del 118. Per salvare Jouners El Kadiri i soccorritori hanno usato anche il defibrillatore, ma il suo cuore aveva già smesso di battere.

9 commenti

  1. più che annegato avrà avuto una congestione purtroppo

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  2. anche in questo caso c’è stato chi ha due metri prendeva il sole o leggeva un bel libro…xxxxxxxx!!!!

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  3. demometacratico 1 Luglio 2013 20:57

    comunque la gente che sta beatamente sdraiata al sole accanto al corpo senza vita del ragazzo mi fa un po’ schifo.

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  4. Ormai,in questa cittá,non mi meraviglio più di nulla……….altrove,le forze dell’ordine, avrebbero quantomeno impedito ai curiosi di avvicinarsi, normalmente in questi caso si circoscrive l’area in qualche modo, per rispetto del defunto e, immagino, anche per ovvi motivi di sicurezza delle eventuali indagini, che ne so……insomma, espressioni di civiltà che qui non abbiamo alcuna speranza di vedere.Che tristezza!RIP

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  5. Complimenti alla Guardia Costiera (presumo sia lei vedendo la divisa bianca) e anche i carabbinieri per aver ben coperto il corpo e fatto allontanare la gente ma soprattutto i ragazzini….. queste scene sempre al meridione ….

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  6. carissimi…..qsto nn accade solo a messina , ma un pò ovunque, qualche mese fa è successo in toscana se nn ricordo male e l’atteggiamento dei bagnanti è stato il medesimo, ma mi chiedo , con tutto il rispetto per una persona deceduta, ma cosa avrebbero dovuto fare i bagnanti? mettersi a pregare forse? quando muore qualcuno in un incidente stradale, non siamo i primi a curiosare? perchè li nn ci si indigna? dovremmo indignarci più per altre cose che accadono in questa città….indigniamoci più per la mafia se ne abbiamo il coraggio

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  7. Caro Tony, presumo ci sia una via di mezzo dettata dal buon senso e da un minimo di rispetto per una vita che è volata via, passando ho visto la scena , pregare ? no ma continuare a leggere un libro come se nulla fosse successo , a circa tre metri da un cadavere, o fare i tuffi dagli scogli, urlando e ridendo, ritengo sia un comportamento da gente di bassissimo livello, personalmente avrei preso il mio telo mare e senza più alcuna voglia di prendere il sole o tuffarmi tra le onde del mare, sarei tornata a casa , amareggiata da un evento così grave . forse dovremmo iniziare a pensare che non c’è più alcuna forma di rispetto , iniziare a pensare a cambiare questo becero mondo iniziando da piccoli gesti, già iniziando a raccogliere il telo mare e in dignitoso silenzio lasciare la spiaggia.

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  8. CastorinaCarmelo 2 Luglio 2013 11:11

    Una di quelle morti orribili, ma che a nessuno interessa…. specialmente se accadono agli “Invisibili” persone come noi fatti della stessa carne e con la stesse aspettative di uomini, considerati un po’ da tutti esseri umani di serie “C” fastidiosi perchè cercano dignitosamente di venderci qualche pacchetto di fazzolettini,insomma vogliono sopravvivere da noi, non avrebbero lasciato il loro paese se non fossero stati disperati e senza speranza del domani, forse come noi un tempo: quando cercavamo fortuna in America.
    Riflettiamoci quando mugugnando diciamo: “Sti niri venunu c’ha per rumpirini a……”

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  9. Ma il “Signori, via, andiamo, non c’è niente da vedere” non esiste più? A parte il fatto che la gente dovrebbe anche arrivarci da sola…e io che ancora mi stupisco…!

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