Biglietti falsi del tour di Vasco Rossi: nella truffa anche la tappa messinese

Biglietti falsi del tour di Vasco Rossi: nella truffa anche la tappa messinese

Biglietti falsi del tour di Vasco Rossi: nella truffa anche la tappa messinese

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venerdì 06 Aprile 2018 - 15:18

Poco meno di un mese fa a Bologna la Polizia Postale ha sventato una maxi truffa in cui sono caduti tanti fans del rocker, convinti di aver acquistato dei biglietti per i concerti, ovviamente falsi. L'associazione Codici segnala che tante segnalazioni stanno arrivando anche per Messina

La maxi truffa sui biglietti del tour di Vasco Rossi ha colpito anche la data messinese della rockstar che sarà allo stadio San Filippo il prossimo 21 giugno. In migliaia hanno acquistato i biglietti in questi mesi, ma qualcuno è caduto nella trappola che due mesi fa la Polizia Postale dell’Emilia Romagna è riuscita a sventare, oscurando ben otto siti che avevano venduto biglietti falsi per tutte le tappe di Vasco Rossi.

A segnalare che anche a Messina la truffa è riuscita a fare colpo è l’associazione CODICI Sicilia: «Da qualche giorno i nostri telefoni e la casella mail sono stati letteralmente presi d’assalto dalle numerose richieste d’aiuto provenienti da utenti siciliani che lamentavano di essere caduti in una truffa finalizzata alla vendita di finti biglietti per il concerto di Vasco Rossi in programma nella città di Messina il 21 giugno 2018. Gli utenti, navigando su internet, si sono imbattuti in alcuni siti creati in maniera del tutto simile a quelli dei canali ufficiali, che arrivavano a contenere anche le immagini prese dal sito Best Union, unico rivenditore ufficiale. Il tutto con il chiaro intento di indurre in errore i fan di Vasco facendo credere loro di essere sul sito internet dei rivenditori ufficiali dei biglietti del concerto della Star Modenese. Ebbene, una volta però conclusa la transazione, quindi intascati i soldi per i biglietti, e dopo aver rassicurato i fan dell’avvenuto invio dei biglietti, fornendo loro anche un finto codice di spedizione, i truffatori facevano perdere le proprie tracce.

Grazie alle indagini svolte dalla polizia postale, coordinata dal Pubblico Ministero Luca Venturi, i siti stati oscurati e sequestrati dopo un provvedimento a firma del Gip del Tribunale di Bologna Alberto Gamberini, mentre risultano indagati ad oggi i due presunti truffatori: un 60enne vicentino e un 42enne moldavo, entrambi residenti nel padovano, accusati di sostituzione di persona, contraffazione di marchi e turbata libertà di commercio.

L’Associazione CODICI Sicilia ha attivato uno sportello dedicato alle vittime del raggiro raggiungibile scrivendo a segreteria.sicilia@codici.org o telefonando al 320.2281052 ed ha altresì messo a disposizione dei fan truffati il proprio staff di legali per predisporre l’esposto – denuncia con la contestuale istanza di qualificazione di persona offesa propedeutica ad avviare una costituzione collettiva di parte civile nell’instaurando procedimento penale con il fine ultimo di far ottenere alle vittime del raggiro, il risarcimento di tutti i danni subiti a causa della condotta posta in essere dai presunti truffatori.

F.St.

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