Sert al Mandalari, botta e risposta al vetriolo tra la Fp Cgil e il commissario dell'Asp Magistri

Sert al Mandalari, botta e risposta al vetriolo tra la Fp Cgil e il commissario dell’Asp Magistri

Sert al Mandalari, botta e risposta al vetriolo tra la Fp Cgil e il commissario dell’Asp Magistri

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martedì 06 Maggio 2014 - 17:18

Il sindacato contesta duramente le poche righe con cui il commissario Magistri ha motivato la decisione di spostare il Sert dall'ex ospedale Margherita alla cittadella della Salute Mandalari. In due documenti tutti i motivi per cui questa decisione dovrebbe essere rivista.

L’Asp vuole trasferire il Sert dai locali dell’ex Ospedale Margherita al cittadella Mandalari. Una decisione che ha fatto balzare sulla sedia i segretari della Fp Cgil che hanno iniziato un botta e risposta a suon di note scritte con il commissario Manlio Magistri. Il sindacato ha chiesto al commissario di trovare una soluzione alternativa. “Abbiamo raccolto le preoccupazioni dei dipendenti – dichiarano Antonio Trino e Carmelo Pagana Responsabili sanità e Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL. Il paventato trasferimento comporta notevoli sconvolgimenti anche in altri servizi cruciali quali il consultorio familiare di via Del Vespro, struttura particolarmente apprezzata dalla numerosa utenza, e l'ufficio sanitario ausili e presidi”. Il sindacato ha chiesto anche un immediato incontro e l’intervento del Sindaco Accorinti, in quanto massima autorità cittadina in campo sanitario. “Vorremmo comprendere la logica secondo la quale si intende ridimensionare strutturalmente il consultorio, impedendogli praticamente di poter espletare il proprio mandato fornendo prestazioni di qualità, in sicurezza e nel rispetto della privacy, e nel contempo spostare l'ufficio “ausili e presidi”, struttura perfettamente integrata nell'organizzazione lavorativa al Mandalari che “risponde” alle esigenze di circa 150 utenti al giorno per le pratiche di dialisi, medicazioni, pannoloni, a stretto contatto con la farmacia centralizzata. In pratica i pazienti saranno costretti ad un continuo andirivieni dal Mandalari a via Del Vespro per ottenere prestazioni che finora venivano effettuate agevolmente al Mandalari in virtù della concentrazione organizzativa”. Per la Fp Cgil però l'aspetto più grottesco di questa vicenda è il trasferimento del SERT presso il Mandalari al posto dell'ufficio presidi. “Come è noto il SERT da risposte assistenziali alle problematiche di tossicodipendenza ed i suoi “fruitori” giornalmente si recano a questo servizio per le proprie legittime necessità ed il Mandalari, molto decentrato, sarebbe difficile da raggiungere per questi pazienti, generalmente privi di mezzi di locomozione e spesso soli; inoltre questi sono generalmente in uno stato di agitazione legato alla propria dipendenza e questo potrebbe rappresentare un notevole disagio in termini di sicurezza per tutti gli altri avventori della struttura del Mandalari, soprattutto in virtù del fatto che i locali individuati per il SERT si trovano attigui a quelli che offrono servizi per l'infanzia, compresa la neuropsichiatria infantile, scelta alquanto improba e fuori luogo. Infine ci si chiede se sia stato valutato l'impatto sociale di questo trasferimento sul territorio del Mandalari, notoriamente “a rischio sociale” e se sia opportuna questa scelta in virtù del fatto che di fronte al Mandalari insistono due plessi scolastici, il Maiorana e l'Antonello, che sicuramente risentirebbero di questa scelta e che potrebbero avere grossi problemi con le famiglie dei ragazzi che frequentano gli stessi, chiaramente allarmate da questa situazione.

A tutte queste osservazioni il commissario Magistri ha risposto con una secca nota di poche righe: “Il trasferimento del Sert è dettato da motivazioni logistiche assolutamente imprescindibili perché legate alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Considerato, altresì, che è comune orientamento evitare l’emarginazione dei soggetti affetti da problematiche connesse alla tossicodipendenza quanto piuttosto mirare alla loro integrazione socio-sanitaria allo scopo di avviare un percorso di reinserimento nella società attiva, si ritiene assolutamente valida la scelta della nuova ubicazione del Sert”. Una risposta che lascia pochi spazi ai dubbi e che sottolinea l’intenzione dell’Asp di non tornare indietro.

Una risposta che per la Fp Cgil rappresenta la totale chiusura al dialogo da parte di Magistri. Il sindacato ha così scritto anche alla Regione per spiegare l’entità del problema. “Appare evidente come ogni nostro tentativo di confronto si imbatte in un muro di gomma. Il mancato confronto con le parti sociali ha caratterizzato l'intera gestione della sanità del commissario Magistri. Durissima la segretaria Crocè: “Riteniamo inammissibile questo comportamento che a nostro giudizio appare codardo, ancorché perpetrato da una istituzione che per mission dovrebbe avere il confronto con tutte le parti sociali e che invece sorda ad ogni sollecitazione si chiude a riccio, per assumere delle decisioni del tutto arbitrarie e autoritarie. Il sindacato non accetta neanche la motivazione dell’integrazione sociale fornita da Magistri, ritenuta offensiva nei confronti di un sindacato che non vuole in alcun modo essere tacciato di atteggiamenti “discriminatori”. Alla luce di tutto ciò la Fp Cgil chiede a tutte le Istituzioni coinvolte un autorevole intervento, ognuno per le proprie specifiche competenze, per riuscire ad arrivare ad un confronto corretto e soprattutto proficuo.

2 commenti

  1. Preg.ma Compagna Segretaria,
    Probabilmente (anzi certamente) non hai sentito il Sig. Presidente del Consiglio …… Sigg. Sindacalisti la musica è cambiata …… trovo giusto (in parte) che Tu difenda i Lavoratori. Ma purtroppo nella Sanità Messinese vi sono troppo privilegi … straordinario, incentivo, disponibilità “ovviamente nello stesso mese – a discapito di sicurezza, riposo ecc. ecc. basta guardare al Papardo/Piemonte, “Pronto Soccorso – 118 – corsi – elicottero – esercitazioni” ritengo, cara Sig.ra Segretaria che ora basti a privilegiare solo i soliti. Solo un esempio : come si fa che un addetto al servizio 118 “Ausiliario” percepisca circa 2.500,00 (duemilacinquecento euri al mese. Controlla, verifica assieme al collega della UIL Sig. Calapai.

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  2. Preg.ma Compagna Segretaria,
    Probabilmente (anzi certamente) non hai sentito il Sig. Presidente del Consiglio …… Sigg. Sindacalisti la musica è cambiata …… trovo giusto (in parte) che Tu difenda i Lavoratori. Ma purtroppo nella Sanità Messinese vi sono troppo privilegi … straordinario, incentivo, disponibilità “ovviamente nello stesso mese – a discapito di sicurezza, riposo ecc. ecc. basta guardare al Papardo/Piemonte, “Pronto Soccorso – 118 – corsi – elicottero – esercitazioni” ritengo, cara Sig.ra Segretaria che ora basti a privilegiare solo i soliti. Solo un esempio : come si fa che un addetto al servizio 118 “Ausiliario” percepisca circa 2.500,00 (duemilacinquecento euri al mese. Controlla, verifica assieme al collega della UIL Sig. Calapai.

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