Nel giorno dell’insediamento nel Dipartimento del Comune che si occupa di contenziosi legali, l’ex comandante di dei vigii urbani lancia una frecciatina a Buzzanca: «Dopo 11 anni a capo del Corpo di polizia municipale non ho ricevuto neanche un grazie». Ma non si ferma qui...
Riposta in un cassetto la divisa d’ordinanza, per il primo giorno da dirigente a tempo pieno dell’Avvocatura di Palazzo Zanca, l’ex comandante del Corpo di Polizia Municipale, Calogero Ferlisi ha indossato jeans e camicia bianca. Nel giorno dell’insediamento nel Dipartimento del Comune che si occupa di contenziosi legali, sorride e si dice contento per questo nuovo incarico, affidatogli con determina sindacale n.48 del 28 giugno scorso a seguito di formale istanza di trasferimento che lo stesso Ferlisi aveva consegnato nelle mani del primo cittadino Giuseppe Buzzanca solo due giorni prima, giustificandola con «urgenti motivi personali». Una dicitura “burocratese”, che cela una lunga serie di dissapori tra il sindaco e l’ex comandante.
Ferlisi non vuole scendere nei dettagli delle singole questioni, ma ci sono due argomenti su cui si sbilancia e si lascia sfuggire qualche considerazione polemica. Il primo riguarda la Presidenza dell’autorità portuale, di cui oggi è titolare il napoletano capitano di vascello Antonino De Simone, persa ad un passo dal traguardo, aveva ottenuto anche la preferenza del ministro Passera, per il veto posto dal governatore siciliano Raffaele Lombardo. Sul tema in oggetto, due i “bersagli” principali dell’ex comandante dei vigili: il primo è il presidente dei senatori Udc Giampiero D’Alia, che lo aveva definito inadeguato: «Sono orgogliosamente inadeguato, se questo è il sistema con cui vengono adottate le decisioni». Il secondo è il Comune, alias il sindaco, che dapprima lo ha designato d’accordo anche con le altre istituzioni locali e dopo la “sentenza” del Presidente della Regione lo ha scaricato senza muovere un dito per far valere quello che era un diritto di scelta degli enti locali: «Potevano fare ricorso e non lo hanno fatto», dice Ferlisi, che aggiunge: «Non avrei mai accettato la candidatura alla presidenza dell’Autorità portuale se non avessi avuto l’appoggio di tutti i partiti e di cinque circoscrizioni su sei». Insomma, si sente come un uomo prima sedotto e poi abbandonato.
L’amarezza c’è e non la nasconde il neo dirigente dell’Avvocatura, che ha un altro sassolino da togliersi dalla scarpa. Il filo diretto instaurato con i cittadini è il fattore scatenante che ha causato la rottura definitiva del rapporto con Buzzanca, già incrinato da tempo: «Il primo cittadino non ha mai condiviso questa mia iniziativa, ma io l’ho portata avanti convinto dell’utilità del servizio. Abbiamo ricevuto tante segnalazioni che ci hanno consentito di fare interventi mirati ed utili alla città. Non ho inventato nulla, ho semplicemente risposto al numero di centralino dei vigili urbani, che è sempre attivo. Forse – conclude sarcasticamente Ferlisi – per evitare che Buzzanca si senta surclassato, ai cittadini che chiamano dovremmo passare direttamente il sindaco».
E al primo cittadino indirizza un’ultima frecciatina: «Dopo essere stato per ben 11 anni comandante del Corpo di Polizia Municipale, non ho avuto neanche un saluto ufficiale né un ringraziamento per il lavoro svolto. Questa è l’unica, forte, amarezza che provo».
Ferlisi, dunque, si dice profondamente rammaricato, ma questo non gli impedisce di guardare oltre e, nel suo futuro, vede la politica: «Presumo un mio impegno politico, al di là dei partiti politici». Non ha ancora le idee chiare su quale sarà il percorso da intraprendere, anche perché in questo momento la sua priorità sarà quella di occuparsi di contenziosi e carte bollate. Che a Palazzo Zanca certo non mancano e occuperanno gran parte del suo tempo. (Danila La Torre)
Caro GENERALE,al di là dei partiti politici,a Messina,ci sono il MOVIMENTO 5 STELLE e RESET,o dovremo aspettarci una lista civica FORZA FERLISI.Intanto riorganizzi un dipartimento ” nel pallone “,con competenze importanti come la rappresenta e la difesa di palazzo Zanca nelle sue vertenze giudiziarie attive e passive.A queste si somma la funzione di consulenza a favore della struttura politica e
burocratica.Inoltre,l’AVVOCATURA patrocina e difende i consiglieri,gli amministratori,i dirigenti e i dipendenti comunali,il direttore generale e il segretario generale nei giudizi civili,amministrativi e contabili per fatti e cause inerenti all’espletamento del mandato,qualora gli
interessati ne facciano richiesta.Caro FERLISI farebbe bene a farsi scrivere da BUZZANCA,le linee programmatiche mancanti,visto che troverà una carenza di obiettivi e azioni elaborati dal suo predecessore, clicchi sui link
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Le auguro di essere vincente nell’impresa da titani, ridurre la SPESA LEGALE a vario titolo, dia dei buoni consigli ai dipartimenti,visto i vicoli ciechi giudiziari in cui si infilano.Il suo motto dovrà essere,nel 2013 un milione di euro di SPESA LEGALE in meno per un milione di euro in più ai SERVIZI SOCIALI.
ma si è reso conto come è ridotta la città in tema di viabilità e controllo del territorio ,con tutte le macchine dei vigili che sfrecciano nelle traverse meno battute.Mentre una.coppia da giorni fissa davanti alla villa igea a gazzi e il traffico a provinciale sembra impazzito anche per mancanza di segnaletica orizzontale .:con il beneplacido dei consiglieri eletti nella zona
vabbe’, ci pensera’ la magistratura a dargli il giusto riconoscimento per il lavoro svolto.
credo sia molto attenzionata la gestione del suolo pubblioo della cartellonistica, della mancanza di controlli su cose evidentissime.
E NATURALE CHE SI LAMENTI DOPO UNDICI ANNI DI LAVORO COME COMANDANTE, non e’ che ha mai brillato per efficenza.
MA CI OONSENTA A NOI DI ESSERE FELICI DEL SUO TRSASFERIMENTO.
certo con un occhio all’ufficio legale, che aora beneficera’ del suo “impegno”.
Non mi rendo assolutamente conto del come Mariedit sia in possesso dei dati riferentesi agli atti interni relativi agli obiettivi dell’avvocatura. Se uno apre i link segnalati appaiono i tabulati con gli obiettivi da raggiungere.PALAZZO ZANCA E’ VERAMENTE UN PALAZZO DI VETRO.
FANTASTICO:
1)Dice l’amico nostro: “Sono orgogliosamente inadeguato!”: è questo il problema, Suo, dell’imperturbabile Sindaco e soprattutto NOSTRO che ce lo siamo pianti per 11 anni
2)Sempre l’amico: “Abbiamo ricevuto tante segnalazioni che ci hanno consentito di fare interventi mirati ed utili alla città…”: giustamente occorre aspettare le telefonate in diretta od un intervista TV per fare il proprio lavoro (a proposito Ferlisi, qual’era, che ce lo siamo dimenticati?)
3)Dice Mariedit: “Intanto riorganizzi un dipartimento “nel pallone””: perfetto, funzionava così bene che aspettava con ansia il tocco magico del Generale.
La domanda che sorge spontanea è: quando chiamiamo ATTILA per una ulteriore sistematina alla Pubblica Amministrazione cittadina???