“Pubblico è futuro”: numerosi i messinesi in piazza a Roma per difendere l' impiego pubblico

“Pubblico è futuro”: numerosi i messinesi in piazza a Roma per difendere l’ impiego pubblico

“Pubblico è futuro”: numerosi i messinesi in piazza a Roma per difendere l’ impiego pubblico

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lunedì 10 Ottobre 2011 - 08:35

Il segretario generale Crocè: «Obiettivo della FPCGIL è la stabilizzazione dei precari e la riforma della pubblica Amministrazione che deve partire con lo sbocco del turn-e consentire l’accesso ai giovani nella pubblica amministrazione»

Grande partecipazione dei lavoratori della FP CGIL di Messina alla manifestazione nazionale per la difesa del lavoro pubblico. I lavoratori messinesi hanno percorso le vie di Roma sotto lo slogan “Pubblico è futuro”. Per dire no alle politiche del governo che – a loro dire – penalizzano i dipendenti pubblici.
«Numerose le delegazioni dei vari settori e del territori , presenti alla manifestazioni – dichiara Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL di Messina- degli Enti locali dei Nebrodi , del Comune di Messina, della sanità , degli statali e dipendenti regionali e precari . Infermieri, medici, ausiliari, precari, dipendenti comunali, vigili del fuoco, polizia penitenziari, assistenti sociali, ispettorato del lavoro, ufficio provinciale de lavoro , biblioteca regionale, difesa, giustizia, Prefettura. , precari degli Enti locali , le delegazioni che hanno raggiunto la capitale , in treno , pullman e in macchina. Con noi ,anche giovani , che hanno voluto prendere parte alla manifestazione, per protestare contro le politiche del governo che nega loro il futuro . Genitori e figli insieme in corte per dire no ad un governo che nega ogni speranza ai giovani».

«Dopo tre anni, di lunghe battaglie condotte in solitudine dalla CGIL, le manifestazioni di piazza, le continue vertenze – continua Clara Crocè- possiamo oggi affermare che le condizioni sono cambiate. I cittadini stanno prendendo coscienza che lavoratori pubblici non sono i fannulloni descritti dal Ministro Brunetta e non credono più alle parole vuote di questo governo In questi anni, abbiamo spiegato l’importanza del lavoro pubblico e chi sono i lavoratori pubblici.
Le continue campagne denigratorie hanno buttato il fumo negli occhi per nascondere l’impoverimento dei lavoratori e il licenziamento dei precari .A causa dei mancati rinnovi contrattuali e riduzione del salario accessorio ,nel periodo 2010/2014 , la perdita netta nei ministeri è di 10, 604 euro, che salgano a 12,779 nelle agenzie fiscali, 13,610 negli enti non economici. Con le ultime due manovre, è stato tagliato o il taglio del 53% dei finanziamenti verso gli Enti Locali e la Sanità. Tutto ciò si traduce in meno asili nido , assistenza agli anziani , meno servizi ai cittadini.
Obiettivo della FPCGIL è la stabilizzazione dei precari e la riforma della pubblica Amministrazione che deve partire con lo sbocco del turn- over – conclude Crocè – e consentire l’accesso ai giovani nella pubblica amministrazione. Il paese che nega l’accesso ai giovani e che immagina di far continuare a lavorare fino 70 anni, lavoratori pubblici quali: i vigili del fuoco, gli infermieri , gli agenti di polizia penitenziaria, medici. , non è un paese civile».

Un commento

  1. No a licenziamenti, si a misure miranti all’efficienza come la redistribuzione del personale per coprire le carenze di organico di alcuni settori(anche a seguito di corsi di riconversione) .Si alla stabilizzazione, ma a seguito di pubblici concorsi aperti a tutti, in cui si verifichi il possesso di determinati requisiti anche da parte dei precari e si riservi loro una quota dei posti a disposizione,formando per i non assunti una graduatoria di idoneità da cui poter assumere fino al prossimo concorso. Solo così si può salvaguardare il merito ed evitare “guerre tra poveri”,cioè precari e disoccupati,senza gravare il bilancio dello Stato e salvando una generazione oggi “senza futuro”.

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