L'onorevole pentastellato rivendica il risultato e punta il dito contro lo stato di manutenzione della A20 e della A18.
“Finalmente la Giunta regionale ha dato via libera alla trasformazione del Cas in ente pubblico economico. Dopo l’approvazione della legge 4/21 da parte dell’Ars lo scorso 9 febbraio oggi possiamo festeggiare questo storico traguardo, per il quale il sottoscritto si è sempre battuto”.
Così in un comunicato il deputato del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca, che esprime grande soddisfazione per la definitiva approvazione della riforma che modifica la natura giuridica del Consorzio Autostrade Siciliane.
“La trasformazione del Cas da ente pubblico non economico ad ente pubblico economico – afferma il deputato Antonio De Luca – era uno dei punti del programma della campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle alle Regionali del 2017 ed abbiamo mantenuto la promessa. Il Cas finora ha agito come un carrozzone poco incisivo, adesso occorre investire in termini di sicurezza e qualità”.
“La priorità – prosegue l’onorevole De Luca – dev’essere la messa in sicurezza della rete autostradale. È sotto gli occhi di tutti, infatti, lo stato penoso in cui versano le autostrade siciliane e bisogna intervenire con urgenza per rimediare al disastro che stiamo vivendo, i cittadini hanno il diritto di percorrere autostrade sicure, senza rischiare la vita ogni volta che passano dal casello. C’è poi un altro aspetto non meno importante di questa riforma: con la trasformazione del Cas in ente pubblico economico si dovrà applicare il contratto collettivo nazionale aggiornato dei lavoratori per autostrade e per i trafori bloccato alla contrattazione 2008-09. Si dovrà porre fine alla stagione dei comandi, del precariato e degli straordinari senza limite e procedere alla creazione di un bacino interno per i lavoratori stagionali che versano in condizioni di precarietà da decenni, interrompendo il ricorso alle agenzie interinali”.
“!Gli aspetti positivi delle riforma ci sono, tuttavia – conclude il deputato regionale – mi preme sottolineare che il Cas, se vuole invertire il trend negativo che lo vede protagonista da anni, dovrebbe unire le forze con l’ Anas in un unico nuovo ente perché, al netto della trasformazione in ente pubblico economico, da solo non sarà mai in grado di approntare la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’intera rete autostradale siciliana. Occorrono infatti centinaia di milioni di euro per sistemare le nostre autostrade e il Consorzio non avrà mai questa disponibilità economica. Ecco perché diventa fondamentale ed urgente creare una forma mista con Anas e rilanciare con un poderoso piano di manutenzione e rinnovamento infrastrutturale. I siciliani attendono risposte concrete e bisogna agire subito, senza perdere altro tempo prezioso”.