Il documento ha ottenuto i voti della maggioranza e di parte del PD; inutile la mediazione con l'opposizione. Al centro delle polemiche la trasparenza degli affidamenti, il loro ordine e le eventuali incompatibilità
È stato finalmente approvato dal Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto il regolamento per il conferimento degli incarichi legali ai professionisti esterni al Comune. Il documento è stato approvato con 18 voti favorevoli – tutta la maggioranza e parte del PD – dopo un percorso di elaborazione iniziato a settembre; nove mesi in cui le tensioni con le opposizioni hanno pesato parecchio sulla discussione. Lo scontro si è concentrato, in particolare, sulla trasparenza degli affidamenti, sul loro ordine e sulle cause di incompatibilità.
Nonostante le numerose tensioni che hanno caratterizzato l’iter del regolamento – due dei cinque firmatari, Imbesi e Bongiovanni, hanno ritirato la loro firma – in molti hanno posto l’attenzione sull’ampia condivisione ottenuta. “Le proposte iniziali depositate in commissione da maggioranza e opposizione sono state ritirate proprio per redigere un regolamento congiunto, che tutti abbiamo contribuito poi a emendare” – spiega il capogruppo di Forza Barcellona Lidia Pirri – “ancora ieri sera in Consiglio abbiamo manifestato la nostra disponibilità ad appoggiare alcuni emendamenti proposti dal consigliere Mamì; non si capisce dunque perché sia mancata la condivisione finale anche da parte dell’opposizione di area Collica. Noi abbiamo cercato il dialogo e siamo soddisfatti dei risultati”. Soddisfatto si è detto anche Paolo Pino, esponente del PD e tra i firmatari del regolamento, insieme ad Amoroso e La Rosa: “Il PD ribadisce il suo collocamento all’opposizione; ma un’opposizione che sia costruttiva e nel merito. In questo caso, siamo stati noi stessi a introdurre il tema, proponendolo alla commissione già il 10 settembre scorso”.
Di un regolamento per gli incarichi legali si era parlato già nella scorsa legislatura, ma la proposta si arenò nelle commissioni, senza arrivare alla discussione in Consiglio. Già allora, tuttavia, erano emerse le principali divergenze sul tema: “Dai verbali di allora si può apprendere come David Bongiovanni, assessore nella passata amministrazione, ritenesse inapplicabile la rotazione automatica perché incompatibile con la fiduciarietà dell’incarico, a dispetto di quanto invece ha sostenuto durante questa sindacatura nelle commissioni e in Consiglio” – spiega l’esponente Pdr Lucia Puliafito – “la maggioranza, sul punto, è stata però intransigente, perché i professionisti potranno iscriversi all’apposito albo senza limiti territoriali, e senza rotazione si finirebbe per assegnare l’incarico a un legale proveniente da chissà dove, compromettendo lo stesso rapporto di fiduciarietà”.
Ma non sono solo le rotazioni a marcare le differenze tra maggioranza e opposizione. “Come maggioranza abbiamo ritenuto opportuno che chi sceglie di iscriversi all’albo non patrocini cause contro l’Ente sin dal momento della sua iscrizione e per tutta la durata della stessa” – spiega il consigliere Alessandro Nania – “l’opposizione riteneva invece che l’incompatibilità si dovesse valutare solo al momento del conferimento dell’incarico. Anche su questo punto non c’è stata convergenza”. Alle questioni di incompatibilità si è aggiunta poi l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti; che, secondo il segretario comunale e il dirigente di settore, influenza anche il regolamento, emendato così da aggiungere i nuovi riferimenti legislativi. Anche questa scelta, tuttavia, non è stata condivisa dall’opposizione, che ha in un primo momento proposto il ritiro della delibera e, successivamente, ha votato contro gli emendamenti e la delibera stessa.
Al di là delle mancate convergenze, il regolamento costituisce una novità nella storia della città del Longano; un risultato che vede particolarmente soddisfatta la maggioranza consiliare: “La delibera, con le sue regole stringenti, sarà un binario per le amministrazioni che devono scegliere il professionista da incaricare, e soprattutto una grande opportunità per garantire maggior trasparenza nelle scelte dell’amministrazione, aumentando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni” – chiosa Puliafito.
Giovanni Passalacqua