Il Consuntivo 2013 consegnato al Consiglio in un cd, Garofalo: “inaccettabile”

Il Consuntivo 2013 consegnato al Consiglio in un cd, Garofalo: “inaccettabile”

Il Consuntivo 2013 consegnato al Consiglio in un cd, Garofalo: “inaccettabile”

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mercoledì 02 Luglio 2014 - 17:53

Il deputato NCD rimbrotta l’amministrazione comunale, accusata di gestire “le cose con approssimazione e superficialità”. Invita tutti i consiglieri a votare la proposta della consigliera Faranda, che sollecita una relazione dettagliata sullo stato finanziario e patrimoniale dell’Ente da trasmettere al Consiglio Comunale

La situazione finanziaria del Comune continua a destare grande preoccupazione. Sull’argomento interviene anche il deputato nazionale del Nuovo Centro Destra, Vincenzo Garofalo, che stigmatizza il comportamento dell’amministrazione comunale, rea di aver recapitato ai consiglieri comunali il bilancio consuntivo 2013 in un cd (vedi correlato).

“Scene come quella di martedì in Consiglio Comunale non devono ripetersi. E' inaccettabile – scrive Garofalo – che, dopo i rilievi della Corte dei Conti in merito alla situazione di forte crisi e precarietà economico-finanziaria del nostro Comune ancora si gestiscano le cose con tale approssimazione e superficialità. Su temi così delicati come il bilancio occorrono precisione e serietà perché solo da questi presupposti si può partire per avere un confronto serio in Consiglio, quel confronto indispensabile per essere poi in grado di dare conto alla città”.

“Il bilancio – continua il parlamentare nazionale – deve essere inviato ai consiglieri corredato da tutti i documenti necessari in tempo utile per essere analizzato, compreso il consuntivo e la nota informativa dalla quale risulti la verifica dei crediti e dei debiti reciproci tra il Comune e le Società partecipate”.

Graofalo ricorda che “la Corte dei Conti, proprio sui debiti fuori bilancio e passività potenziali, ha chiesto di approfondire i fatti che hanno generato il contenzioso, compito che non può essere svolto dai Consiglieri se non sono posti nelle condizioni di leggere le carte”.

“Per questa ragione – conclude il deputato – mi auguro che venga approvata, prima in Commissione e poi in Consiglio, la proposta di delibera con la quale Daniela Faranda chiede “al Sindaco, agli assessori competenti, al Collegio dei Revisori dei Conti ed al Ragioniere Generale di effettuare, ognuno in relazione alle proprie competenze e responsabilità, una relazione dettagliata sullo stato finanziario e patrimoniale dell’Ente da trasmettere al Consiglio Comunale”

La consigliera Faranda chiede nello specifico che venga indicato, “per ciò che concerne i debiti fuori bilancio, le cause impeditive dell’attivazione della normale procedura di spesa, evidenziando a tal fine eventuali manchevolezze o anomalie ascrivibili a funzionari dell’ente al fine ultimo di individuare eventuali responsabilità e di valutare ogni eventuale azione da intraprendere e di indicare ed individuare, tutte le misure correttive necessarie per eliminare i gravissimi squilibri economico-finanziari, con riferimento alla copertura di spese (con particolare riguardo ai debiti fuori bilancio), per rispettare il patto di stabilità e le norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria nonché per eliminare i profili di criticità oggetto del deferimento dell’Ente”.

Per Garofalo e Faranda “la trasparenza, il cambiamento partono anche da qui”.

10 commenti

  1. Mi (Le) chiedo, On. Vincenzo Garofalo, in più occasioni (attraverso questo giornale on-line) Le avevo chiesto da Cittadino Messinese, di conoscere il Suo pensiero sia sull’attraversamento dei TIR in città (fra l’altro Lei è stato Presidente dell’Autorità Portuale), sia sulla situazione dei vertici dello I.A.C.P.
    Ahimè, purtroppo, ritengo che anche questa volta non leggerò nessun Suo commento su Tempostretto. Mi permetto ricordarLe che Lei è stato eletto da noi Messinesi. Grazie

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  2. Mi (Le) chiedo, On. Vincenzo Garofalo, in più occasioni (attraverso questo giornale on-line) Le avevo chiesto da Cittadino Messinese, di conoscere il Suo pensiero sia sull’attraversamento dei TIR in città (fra l’altro Lei è stato Presidente dell’Autorità Portuale), sia sulla situazione dei vertici dello I.A.C.P.
    Ahimè, purtroppo, ritengo che anche questa volta non leggerò nessun Suo commento su Tempostretto. Mi permetto ricordarLe che Lei è stato eletto da noi Messinesi. Grazie

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  3. Ma insomma la Faranda, l’On.le Garofalo la politica cittadina devono chiedere ben altro…. E’ ciaro a tutti che i debiti non esistono contabilmente fin quando non si portano all’esame del Consiglio Comunle e non possono pertanto essere inseriti nel conto consuntivo fino a quando non saranno approvate le conseguenti delibere di riconoscimento degli stessi.
    Il motivo per il quale non vengono portate all’esame del consiglio è uno solo, per poterle approvare e contabilizzare è necessaria la copertura finanziaria che non c’è…. sia chiaro che in alternativa si dovrebbe dichiarare il dissesto del Comune! Tentativi maldestri come quelli già sperimentati di dare copertura ad alcuni debiti del Comune con le previsioni (aleatorie) di vendita di beni immobili dell’Ente non sono corrette e producono solo altri danni!
    Infine si parla tanto dei debiti, ma sarebbe necessario vederli uno ad uno per capire se sono tutti reali e riconoscibili (ovvero se vi è stato arricchimento del Comune o meno) o se non nascondano invece truffe all’Ente! Questo vorrebbe dire fare l’operazione verità, indagare su come si sono formati tali debiti (specialmente i più rilevanti) non riconoscere i debiti fasulli e denunciare gli eventuali responsabili, ma la politica messinese, così come la Giunta Accorinti e la Giustizia messinese, fino ad oggi non affrontano questi problemi ma ci girano solo intorno!!
    Luigi Beninati

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  4. Ma insomma la Faranda, l’On.le Garofalo la politica cittadina devono chiedere ben altro…. E’ ciaro a tutti che i debiti non esistono contabilmente fin quando non si portano all’esame del Consiglio Comunle e non possono pertanto essere inseriti nel conto consuntivo fino a quando non saranno approvate le conseguenti delibere di riconoscimento degli stessi.
    Il motivo per il quale non vengono portate all’esame del consiglio è uno solo, per poterle approvare e contabilizzare è necessaria la copertura finanziaria che non c’è…. sia chiaro che in alternativa si dovrebbe dichiarare il dissesto del Comune! Tentativi maldestri come quelli già sperimentati di dare copertura ad alcuni debiti del Comune con le previsioni (aleatorie) di vendita di beni immobili dell’Ente non sono corrette e producono solo altri danni!
    Infine si parla tanto dei debiti, ma sarebbe necessario vederli uno ad uno per capire se sono tutti reali e riconoscibili (ovvero se vi è stato arricchimento del Comune o meno) o se non nascondano invece truffe all’Ente! Questo vorrebbe dire fare l’operazione verità, indagare su come si sono formati tali debiti (specialmente i più rilevanti) non riconoscere i debiti fasulli e denunciare gli eventuali responsabili, ma la politica messinese, così come la Giunta Accorinti e la Giustizia messinese, fino ad oggi non affrontano questi problemi ma ci girano solo intorno!!
    Luigi Beninati

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  5. “che …ancora si gestiscano le cose con tale approssimazione e superficialità…” Sono sbalordito, da che pulpito viene la predica. Caro concittadino deputato, venit in sermonem, ac e suggestis. A questo punto farebbe bene RENATO sindaco a respingere al mittente la frase di Enzo GAROFALO, al governo di Messina dal 2008 al 2012, nelle vesti del barcellonese Peppino BUZZANCA, il deputato dovrebbe invece informarci dettagliatamente cosa fa per la città a Roma. APPROSIMAZIONE SUPERFICIALITA’ sono due sostantivi su misura per chi ha governato la città.

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  6. “che …ancora si gestiscano le cose con tale approssimazione e superficialità…” Sono sbalordito, da che pulpito viene la predica. Caro concittadino deputato, venit in sermonem, ac e suggestis. A questo punto farebbe bene RENATO sindaco a respingere al mittente la frase di Enzo GAROFALO, al governo di Messina dal 2008 al 2012, nelle vesti del barcellonese Peppino BUZZANCA, il deputato dovrebbe invece informarci dettagliatamente cosa fa per la città a Roma. APPROSIMAZIONE SUPERFICIALITA’ sono due sostantivi su misura per chi ha governato la città.

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  7. Per una visione più chiara sto riassumendo in un solo commento le riflessioni sulle ANTIPAZIONI DI CASSA, in particolare sul meccanismo INCASSI e RIMBORSI, collegandole agli amici del deputato Enzo GAROFALO da sempre al governo della città.

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  8. Per una visione più chiara sto riassumendo in un solo commento le riflessioni sulle ANTIPAZIONI DI CASSA, in particolare sul meccanismo INCASSI e RIMBORSI, collegandole agli amici del deputato Enzo GAROFALO da sempre al governo della città.

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  9. Ho elaborato i dati sulle ANTICIPAZIONI DI TESORERIA dal 2008 al 2013, pubblicandoli nello spazio commenti all’articolo del 2 luglio “Tariffe per occupazione suolo triplicate. Commercianti dichiarano guerra al Comune.”. La FONTE: le rilevazioni SIOPE inviate alla Ragioneria Generale dello Stato, ISTAT, Banca D’Italia. Il quadro è sconfortante, totali annui elevatissimi per anticipazioni di cassa e una barca piena di interessi passivi da pagare al tesoriere UNICREDIT. Ricordo che l’importo massimo concedibile dal tesoriere è strettamente commisurato alle ENTRATE ACCERTATE di Palazzo Zanca, così quantificato, 3/12 delle entrate accertate nel penultimo anno precedente relative ai PRIMI TRE TITOLI di entrata, elevato a 5/12 per i Comuni strutturalmente deficitari e quindi in crisi di liquidità. Le rilevazioni SIOPE del primo semestre 2014 ci dicono che al 26 giugno siamo già a € 75.342.957, ma sono tutti ancora da regolarizzare tranne € 145.965. PERCHE’ questa pessima abitudine, ereditata dagli amici di Enzo Garofalo, di non emettere subito i REVERSALI quando si incassano le anticipazioni e i MANDATI di pagamento quando si rimborsano? La consuetudine di non regolarizzare subito il movimento offre ampi margini di manovra durante l’esercizio finanziario: a prescindere dall’entità della somma restituita si possono concedere anticipazioni, poi con tranquillità si fanno le variazioni di bilancio. Tutto si fa per pagare con puntualità svizzera gli stipendi ai dipendenti di Palazzo Zanca, un po’ meno svizzera a quelli di ATM e MessinAmbiente, da qui le cifre annuali elevatissime e gli altissimi interessi passivi. A me non sta bene, i dipendenti devono capire che solo la loro efficacia e produttività genera risorse, altrimenti il rischio del ritardo nel pagamento dello stipendio è dietro l’angolo.

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  10. Ho elaborato i dati sulle ANTICIPAZIONI DI TESORERIA dal 2008 al 2013, pubblicandoli nello spazio commenti all’articolo del 2 luglio “Tariffe per occupazione suolo triplicate. Commercianti dichiarano guerra al Comune.”. La FONTE: le rilevazioni SIOPE inviate alla Ragioneria Generale dello Stato, ISTAT, Banca D’Italia. Il quadro è sconfortante, totali annui elevatissimi per anticipazioni di cassa e una barca piena di interessi passivi da pagare al tesoriere UNICREDIT. Ricordo che l’importo massimo concedibile dal tesoriere è strettamente commisurato alle ENTRATE ACCERTATE di Palazzo Zanca, così quantificato, 3/12 delle entrate accertate nel penultimo anno precedente relative ai PRIMI TRE TITOLI di entrata, elevato a 5/12 per i Comuni strutturalmente deficitari e quindi in crisi di liquidità. Le rilevazioni SIOPE del primo semestre 2014 ci dicono che al 26 giugno siamo già a € 75.342.957, ma sono tutti ancora da regolarizzare tranne € 145.965. PERCHE’ questa pessima abitudine, ereditata dagli amici di Enzo Garofalo, di non emettere subito i REVERSALI quando si incassano le anticipazioni e i MANDATI di pagamento quando si rimborsano? La consuetudine di non regolarizzare subito il movimento offre ampi margini di manovra durante l’esercizio finanziario: a prescindere dall’entità della somma restituita si possono concedere anticipazioni, poi con tranquillità si fanno le variazioni di bilancio. Tutto si fa per pagare con puntualità svizzera gli stipendi ai dipendenti di Palazzo Zanca, un po’ meno svizzera a quelli di ATM e MessinAmbiente, da qui le cifre annuali elevatissime e gli altissimi interessi passivi. A me non sta bene, i dipendenti devono capire che solo la loro efficacia e produttività genera risorse, altrimenti il rischio del ritardo nel pagamento dello stipendio è dietro l’angolo.

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