VI commissione e amministrazione a confronto sul nodo servizi sociali

VI commissione e amministrazione a confronto sul nodo servizi sociali

Francesca Stornante

VI commissione e amministrazione a confronto sul nodo servizi sociali

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venerdì 23 Agosto 2013 - 17:46

Lungo dibattito sulle anomalie denunciate da due consiglieri comunali nella gestione di alcuni servizi. L'assessore Mantineo assicura che saranno avviati maggiori controlli e chiarisce alcuni punti, serviranno però nuovi incontri perchè la tematica è molto delicata.

Il dibattito che si è scatenato in aula è il segno inequivocabile di quanto sia scottante e delicato il tema dei servizi sociali. Seduta straordinaria della VI Commissione presieduta dal Presidente Pio Amadeo, alla riunione anche l’Assessore ai Servizi Sociali Nino Mantineo e il Dirigente del Dipartimento Giovanni Bruno. Una seduta urgente, convocata a seguito dei tre esposti che gli ex consiglieri comunali Tanino Caliò e Carmelo Conti hanno fatto recapitare sui tavoli di Palazzo Zanca, Procura, Regione e Corte dei Conti e in cui vengono denunciate una serie di presunte irregolarità che pare siano prassi consolidata nel mare magnum della gestione dei servizi sociali.

Leggere di persone che guadagnano 20mila euro al mese, leggere di dipendenti che sono impegnati in due servizi distinti e che dunque portano a casa doppio stipendio, apprendere che ci sono cooperative che utilizzano fino a 15 lavoratori al mese in più rispetto ai capitolati d’appalto, che ci sono cooperative che non pagano il Durc ma che beneficiano di proroghe da parte del Comune, ci impone una riflessione seria perché non possiamo continuare a far finta di niente, tutti dobbiamo pretendere trasparenza, rispetto delle regole e chiarezza, questi esposti danno la sensazione di una gestione approssimativa e di controlli grossolani da parte degli uffici comunali”. Queste le parole di Pio Amadeo che a nome dell’intera commissione ha chiesto all’Assessore Mantineo dei chiarimenti su quanto letto nelle denunce presentate da Caliò e Conti.

Le risposte dell’esponente della giunta Accorinti ai punti definiti “criticità”, segnalati anche dalla Commissione, hanno però fatto infervorare il Presidente Amadeo che alla fine ha chiesto all’aula di riaggiornarsi per avere il tempo e il modo di studiare più a fondo le carte. Mantineo ha spiegato che quando si parla di personale in più utilizzato è una possibilità prevista dai capitolati e si tratta delle cosiddette sostituzioni che le cooperative sono anzi obbligate a effettuare, tra l’altro senza costi aggiuntivi. Per quanto riguarda invece le proroghe assegnate alle coop senza Durc, ha proseguito l’assessore, anche questo è legittimo e previsto dall’art. 6 del regolamento del codice dei contratti che stabilisce che il Durc di una cooperativa non si stabilisce solo sulla base di uno degli appalti che gestisce. Capitolo stipendi pagati sempre alle coop senza Durc, il riferimento specifico è a Nuova Presenza, la motivazione risiede nel fatto che la cooperativa dichiarava di essere in regola e dunque il Comune poteva incorrere in un danno patrimoniale per le sue casse in caso di azione legale. Ancora sugli stipendi per Mantineo non sarà difficile procedere a dei controlli per scoprire se davvero risultano dipendenti con salari da venti mila euro al mese. La domanda però potrebbe sorgere spontanea:perché nessuno ha mai controllato? L’assessore ha spiegato che in questi due mesi dal suo insediamento non è stato possibile procedere a verifiche a tappeto di quanto dichiarato dalle cooperative, questa la risposta che ha fatto balzare dalla sedia il Presidente Amadeo. Sui lavoratori con doppia mansione e doppio stipendio Mantineo ha risposto che dai primi controlli agli uffici non risulta ma non si può assolutamente escludere questa possibilità. Anche in questo caso però l’assessore ha spiegato che tecnicamente, considerato che si tratta di contratti part-time, se ciò non inficia la qualità dei servizi può anche essere un’ipotesi contemplata.

Questi temi torneranno però ad essere esaminati nel dettaglio, insieme alla generale gestione dei servizi. L’assessorato sta lavorando anche alla programmazione futura, Mantineo ha spiegato che si sta valutando quali servizi gestire in house, quindi direttamente, e quali esternalizzare pretendendo però standard elevati da chi andrà a gestire i servizi. Il Dirigente Bruno ha invece ricordato che, a prescindere dai progetti futuri, ciò che nessuno deve dimenticare è che tutto passa dalla copertura finanziaria e dunque fino a quando non ci sarà la certezza delle risorse a disposizione sarà difficile programmare bandi che dovrebbero valere per i prossimi tre anni.

Negli interventi dei consiglieri in aula, da Giuseppe Santalco a Giuseppe De Leo, Nino Carreri, Franco Mondello, è emersa chiaramente la necessità di un sistema che punti alle esigenza prima di tutto degli utenti e di una fitta rete di controllo sulla gestione. Pippo Trischitta, consigliere Pdl, è invece tornato indietro con la memoria alla vecchia Istituzione Servizi Sociali che avrebbe potuto dare certezze a utenti e lavoratori e che invece è stata cancellata da consiglio comunale e sindacati. Trischitta ha intenzione di proporre una delibera che revochi quel provvedimento e non ha risparmiato attacchi contro i colleghi consiglieri di quel tempo e contro gli stessi sindacati che oggi insorgono contro le cooperative. Il riferimento era soprattutto alla segretaria della Fp Cgil Clara Crocè che appena ieri aveva lanciato un ultimatum all’assessore Mantineo. Anche l’esponente della giunta in realtà ha gradito poco la presa di posizione del sindacato, ricordando che il dialogo fino ad oggi è stato costante e che dunque proprio i sindacati dovrebbero avere le idee chiare su come sta lavorando l’amministrazione.

Francesca Stornante

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