I lavoratori del servizio di trasporto e assistenza degli studenti disabili delle scuole superiori, insieme a Fp Cgil e Cisl Fp, hanno attraversato le vie del centro con una candela in mano per svegliare la città su una vertenza che rischia di diventare esplosiva.
Dall’occupazione della sala giunta della ex Provincia alla fiaccolata. La protesta dei lavoratori del servizio di trasporto e assistenza degli studenti disabili delle scuole superiori continua. Ieri pomeriggio insieme a Fp Cgil e Cisl Fp hanno acceso una candela e hanno sfilato per le vie della città, da piazza Cairoli per la via Tommaso Cannizzaro, poi il corso Cavour per arrivare davanti Palazzo Zanca. Una “passeggiata” per farsi vedere e sentire dall’intera città, per far sapere a tutti che solo in città ci sono 400 posti di lavoro a rischio e che i servizi destinati agli studenti disabili potrebbero peggiorare già dal prossimo anno scolastico. La nuova finanziaria regionale prevede infatti che i Comuni, in questo caso la nuova Città Metropolitana, coprano solo il servizio di trasporto. Per l’assistenza igienico sanitaria invece dovrebbero pensarci direttamente le scuole, o con personale Ata o con il sistema voucher. Una soluzione contestata politicamente anche da Forza Italia e gruppi consiliari di centro-destra e contro la quale si è immediatamente scatenata la mobilitazione dei sindacati.
Davanti Palazzo Zanca i lavoratori in corteo hanno incontrato il sindaco Renato Accorinti che ha garantito che farà di tutto per salvare i posti di lavoro e soprattutto assicurare servizi di qualità ai ragazzi. Qualità che passa anche dal lavoro ventennale di operatori che oggi rischiano di ritrovarsi senza occupazione.
I segretari della Fp Cgil, Clara Crocè, e della Cisl Fp, Calogero Emanuele, continuano a ribadire che la nuova norma ha dei profili di incostituzionalità oltre a vizi di legittimità perché i collaboratori scolastici sono dipendenti pubblici gerarchicamente appartenenti al Ministero della Pubblica Istruzione pur se la Regione Sicilia ha competenza in materia di pubblica istruzione». Una vertenza delicata e pesante che non può passare inosservata che secondo Fp Cgil e Cisl Fp deve far riflettere anche la deputazione regionale «che irresponsabilmente ha approvato una legge di tale portata».
F.St.