I lavoratori del servizio di trasporto e assistenza igienica degli studenti disabili delle scuole superiori di Messina e provincia oggi si sono ritrovati in sit-in davanti la sede dell'ex Provincia per protestare contro una legge regionale che li mette a rischio disoccupazione. Hanno deciso di occupare la sala giunta in attesa di poter incontrare Accorinti e Romano.
In occupazione della sala giunta di Palazzo dei Leoni. Fino a quando il sindaco metropolitano, dunque Renato Accorinti, non chiarirà quale sarà la strada che Messina intende seguire per garantire agli studenti disabili di città e provincia il servizio di assistenza igienica e trasporto nelle scuole. La mobilitazione era stata annunciata nei giorni scorsi, oggi gli operatori dei servizi che rischiano di rimanere disoccupati sono rimasti in sit-in davanti la sede dell’ex Provincia e poi hanno deciso di dare il via ad un presidio permanente fino a quando non ci saranno i confronti e i chiarimenti che chiedono. La protesta era stata indetta dalle Funzioni Pubbliche di Cgil e Cisl contro quella che definiscono una vera macelleria sociale messa in atto dalla Regione. E’ infatti una norma dell’ultima legge finanziaria a mettere a rischio 400 posti di lavoro a Messina, migliaia nell’intera Regione. Norma che toglie l’assistenza igienica sanitaria agli operatori che la svolgono dal 1998 per affidarla al personale Ata. Personale sempre in carenza e non formato per adempiere a determinati servizi. Sindacati e lavoratori non ci stanno e quella di oggi è solo la prima azione messa in campo per farsi sentire a livello regionale.
“Abbiamo tentato di parlare con il sindaco della città metropolitana Renato Accorinti e con il commissario Filippo Romano perché i lavoratori vogliono capire qual è l’indirizzo politico rispetto ad una legge regionale di cui abbiamo chiesto l’abrogazione. Abbiamo anche già chiesto anche un incontro alla Regione. La protesta inizia a Messina ma si sta espandendo in tutta la Sicilia” ha spiegato la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè. I sindacati stigmatizzano anche l’atteggiamento del commissario Romano che no ha concesso un incontro unitario alle organizzazioni sindacali e ha messo in atto dei provvedimenti che vanno verso l’applicazione della contestatissima legge regionale. Per Clara Crocè troppi i punti da rivedere, troppe le discriminazioni inserite in questo atto, come gli affidamenti degli studenti agli operatori in base al genere, dunque donne con donne e uomini con uomini, una norma che per la sindacalista è assurda e fuori tempo.
Una buona notizia è lo sblocco degli ultimi stipendi arretrati, così hanno garantito dagli uffici di Palazzo dei Leoni. L’occupazione però è iniziata e andrà avanti.
"Quel che è peggio -affermano Calogero Emanuele e Clara Crocè – è l’apertura al sistema dei voucher sapendo che le esperienze già fatte non lasciano tranquilli perché sin oggi hanno prodotto solo danno oltre a rappresentare una sorta di elusione della norma che consente di alimentare ed implementare il fenomeno del lavoro nero».
«Bisogna sapere – aggiungono Crocè ed Emanuele – che il voucher è uno strumento per assicurare servizi straordinari e temporanei e non per essere utilizzato sine-die per servizi di lunga scadenza e programmabili. Quindi la stessa legge ha dei profili di incostituzionalità oltre a vizi di legittimità perché i collaboratori scolastici sono dipendenti pubblici gerarchicamente appartenenti al Ministero della Pubblica Istruzione pur se la Regione Sicilia ha competenza in materia di pubblica istruzione».
Si apre una vertenza delicata e pesante che non può passare inosservata che secondo Fp Cgil e Cisl Fp deve far riflettere anche la deputazione regionale «che irresponsabilmente ha approvato una legge di tale portata». I temi della vertenza sono stati illustrati al segretario generale di Palazzo dei Leoni Maria Angela Caponetti e del ragioniere generale Nino Calabrò invitandoli a farsi da tramite con il sindaco metropolitano e presso il Governo regionale.
I sindacati hanno evidenziato, inoltre, la perdurante situazione di grave difficoltà per i lavoratori che non hanno percepito le spettanze a causa del ritardo nel pagamento delle fatture alle cooperative che hanno assicurato il servizio sino ad ora. Intanto dopo l'occupazione di oggi è stata programmata una fiaccolata per il prossimo venerdì e altre mobilitazioni a livello regionale.
Francesca Stornante