I consiglieri comunali e di circoscrizione del Movimento 5Stelle di Messina intervengono a difesa del tram e spiegano con numeri alla mano perché l'amministrazione De Luca sbaglia a voler a tutti i costi rinunciare all'importante infrastruttura
«Da settimane assistiamo ad un continuo attacco da parte dell’amministrazione sull’utilità del tram e su presunti costi di gestione non più sostenibili, per poi sentire il Sindaco parlare di filobus o di modifiche all'attuale sistema, insomma, la confusione più totale. Non siamo assolutamente d’accordo con l’amministrazione che ritiene il tram un mezzo di trasporto pubblico costoso ed obsoleto, intanto perché un servizio sociale di pubblica utilità non deve esclusivamente perseguire logiche privatistiche di profitto, quanto piuttosto un miglioramento del servizio. Inoltre la capienza di un tram è pari a quasi 3 autobus “shuttle” non teme concorrenza alcuna, in quantoil percorso in sede protetta assicura maggiore la puntualità degli orari tram, oltre a non avere emissioni inquinanti, quindi certamente più ecologico».
Il Movimento 5Stelle di Messina scende in campo a difesa del tram e contro qualsiasi ipotesi di dismissione dell’amministrazione De Luca. I consiglieri comunali e i consiglieri di quartiere 5Stelle spiegano perché il tram non va smantellato, a cominciare dai fondi che Messina in questo modo rischia di mandare in fumo.
«Il servizio pubblico ha valenza prettamente sociale e che risultano in corso di erogazione cospicui finanziamenti previsti sia dalla delibera del CIPE del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti 11,4 mln, inerente la ristrutturazione della linea ricompresa tra stazione centrale e viale Boccetta, nonché un secondo finanziamento di 5,4 mln, previsto dai fondi POC Metro per un “revamping” generale comprendente la ristrutturazione della linea ed un incremento delle vetture del tram da 8 a 12, entrambi i finanziamenti andrebbero persi in presenza di dismissionio modifiche non coerenti con i progetti presentati per richiedere i suddetti finanziamenti. Buona parte delle risorse extra bilancio che l'amministrazione De Luca ha inserito nelle relazioni tecniche del Salva Messina destinate ad Atm ed alla mobilità sono in realtà per la quasi totalità risorse e fondi Poce Pon Metrogià intercettate precedentemente ed in buona parte destinaste proprio alla linea tranviaria che un giorno si vuol dismettere e l'altro modificare».
L’analisi poi si sposta sui numeri: il tram registra circa 3mln di utenti l’anno, cioè oltre 8mila utenti al giorno (dati bigliettamento) e rappresenta la spina dorsale di qualsiasi sistema a pettine che possa essere studiato perché è l’unico in sede protetta e che quindi può rispettare orari garantire orari certi, ed il fallimento del "piano shuttle" lo dimostra ampiamente. Con le 6 vetture attuali ha una frequenza di 15 minuti ma se si arrivasse, con l’utilizzo delle risorse previste dai suddetti finanziamenti per modificare il tracciato, saltando la rotonda della stazione ferroviaria, la cesoia dal porto e portando a 12 le vetture si arriva a 6-7 minuti che con un vero sistema a pettine garantirebbe un sistema di trasporto pubblico realmente efficiente e non il disastro che quotidianamente da mesi riscontriamo, oltre all’impiego importante di risorse della polizia municipale che sguarnisce altri servizi.
«I continui cambi di idea dell’amministrazione sul servizio pubblico cittadino, dal “tram volante” della campagna elettorale alla recente trovata sui filobus, con progetti che cambiano di giorno in giorno dimostrano l'assenza di ogni minima programmazione in un settore centrale per la vivibilità e lo sviluppo cittadino. Monorotaie e Filobus di nuova generazione, a parte la fattibilità reale di progetti ad oggi inesistenti, non hanno certamente costi gestionali minori rispetto a quelli oggi lamentati dall'amministrazione De Luca per il tram, senza considerare lo sperpero di danaro pubblico (25mln) previsto per lo smantellamento di una infrastruttura già esistente».
I 5Stelle ribadiscono la necessità di mantenere un servizio pubblico essenziale dall’utilità sociale fondamentale, soprattutto per le categorie protette e più disagiate, realizzando le opportune modifiche all'attuale percorso tranviario ed incrementando il numero di vetture, auspicando che la continua propaganda attuata dal Sindaco lasci il posto ad una ampia e condivisa progettualità sull'intero sistema di mobilità cittadino che coinvolga realmente tutte le parti interessate.