Sit-in a S. Teresa di Riva. Nel "mirino" l'Ast: "Carenza di corse, ritardi e disagi per studenti e lavoratori". La replica in una nota
S. TERESA DI RIVA – “La mobilità è un diritto fondamentale, ma per i cittadini del comprensorio ionico siciliano è diventato un miraggio”. E’ il coro unanime dei sindaci delle Valli d’Agrò, Dinarini e Nisi, che questa mattina hanno inscenato un sit-in di protesta a S. Teresa di Riva, in piazza “Stracuzzi”, nel giorno dell’affollato mercato quindicinale. Nel “mirino” L’Azienda siciliana trasporti (Ast) “per le continue soppressioni di corse, i ritardi frequenti e la carenza di comunicazione”.
I sindaci: “Chiediamo il ripristino di tutti i servizi”
“Il mio Comune, insieme a quelli di Limina e Roccafiorita – sottolinea il primo cittadino di Antillo, Davide Paratore – sono quelli che patiscono maggiori disagi. Lamentiamo la carenza di comunicazione da parte dell’azienda di trasporti in merito corse cancellate, ritardi frequenti e la sospensione di una corsa serale per Antillo. Non possiamo più tollerare questa situazione. Gli studenti non possono permettersi di arrivare a scuola in ritardo. La sospensione della corsa serale per Antillo, inoltre, crea enormi problemi a chi deve recarsi a Messina per lavoro o per altri motivi. Non ci arrenderemo fino a quando non avremo ottenuto il ripristino di tutti i servizi previsti, con orari certi e una maggiore comunicazione da parte dell’azienda. I cittadini hanno il diritto di viaggiare in modo affidabile”. “La mobilità – fa eco il sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice, che ha seguito da Palermo l’evolversi della manifestazione – è un diritto e siamo stanchi di assistere alle continue soppressioni di corse da parte dell’Ast. Non è possibile che ogni mattina i nostri concittadini vivano con l’incertezza di non sapere se l’autobus passerà. Chiediamo risposte certe”.
Presenti al sit-in, oltre a Paratore, i primi cittadini di Roccafiorita, Casalvecchio, Fiumedinisi, Forza d’Agrò, Furci, Limina, Sant’Alessio, Santa Teresa di Riva e Savoca, i quali, all’unisono, hanno chiesto “un intervento immediato per ripristinare il servizio di trasporto pubblico e garantire il diritto alla mobilità delle comunità”. Per tutti ha parlato il presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli joniche e dei Peloritani, Marco Saetti.
“Penso sia giunto il momento – ha commentato il deputato regionale di Sud chiama Nord, Giuseppe Lombardo – che molti dei colleghi sindaci capiscano chi a Palermo difende le nostre piccole comunità. Il Governatore Schifani, in linea con il suo approccio ad altri settori strategici della nostra Regione, propende per l’affidamento a privati. Sembra chiaro il progetto di delegare al privato anche un settore fondamentale come quello del trasporto locale. I bilanci sono stati approvati a distanza di anni, mentre il piano industriale non appare sostenibile e nessuno lo vuole divulgare, perché prevede ulteriori tagli”.
L’Ast: “Ripristinate due corse, i motivi dei disagi”
“In merito alle preoccupazioni espresse recentemente da alcuni sindaci per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico locale nel comprensorio ionico”, la direzione generale dell’Ast ha sottolineato che è “al lavoro per risolvere il problema. Due delle nostre corse (S. Teresa – Roccafiorita delle 17,45), e (S. Teresa – Antillo delle 18,30) sono state cancellate in seguito alla mancanza di personale dovuto anche al pensionamento di alcuni autisti – ha spiegato l’Ast -. Per superare le difficoltà attuali nel comprensorio ionico, a stretto giro saranno assegnati alcuni autisti che precedentemente svolgevano il servizio urbano ad Acireale, servizio che dal 2 aprile scorso è stato abolito. Riguardo la corsa che interessa S. Teresa, Savoca, Casalvecchio e Antillo, è stato ripristinato il percorso originario attraverso il centro del paese di Casalvecchio- Per quanto riguarda i disservizi verificatisi tra il 7 febbraio e il 20 marzo – ha precisato l’azienda – sono stati causati da problemi tecnici e guasti”. I sindaci vigileranno hanno sottolineato durante e dopo il sit-in che vigileranno sulla situazione e si riservano di manifestare nuovamente se i disagi dovessero persistere.