A finire nei guai un 19enne incensurato della zona Sud di Messina. Sono stati gli stessi genitori, dopo 6 anni, a decidere di rivolgersi ai carabinieri e denunciare le violenze subite.
Per ben sei anni è stato il figlio che nessun genitore vorrebbe mai avere, un figlio che minaccia, insulta e alza le mani contro mamma e papà solo per ottenere denaro, poco più di 150-200 euro settimanali.
Per sei lunghi anni, ha reso la vita dei suoi genitori un inferno, arrivando a rinchiudere la madre in una stanza fin quando questa non “sganciava” il denaro, percuotendola, spingendola, causandole traumi cranici ed ai polsi.
Si è conclusa con un arresto la triste storia di un giovane incensurato di 19 anni, adesso ai domiciliari (non gli stessi in cui abitano i genitori), accusato dei reati di lesioni personali, estorsioni, con l’aggravante del reato continuato e commesso ai danni di ascendente.
Un comportamento, quello del giovane, che mamma e papà avevano sempre taciuto finché, lo scorso mese, l’esasperazione e la paura per il loro secondo bambino, più piccolo, non li ha spinti a presentarsi ai carabinieri e denunciare tutto.
E’ così che i militari dell’Arma della Stazione di Tremestieri, coordinati dal Capitano Paolo Leoncini, hanno iniziato a delineare, indagine dopo indagine, tutto il quadro della vicenda. A firmare l’ordinanza è stato il Gip, Salvatore Mastroeni, su richiesta del pm titolare delle indagini, Stefania La Rosa.