Sciopero indetto da Cgil, Uil e Orsa: "Sono previste altissime adesioni tra macchinisti e capotreno dove forte è il malcontento per i turni di lavoro massacranti a cui i lavoratori sono da tempo sottoposti per evidenti carenze di organico. Nella provincia di Messina forti disagi per gli utenti sono previsti specialmente nella giornata di mercoledi in particolar modo per i servizi metropolitani e pendolari sia per la linea Milazzo/Patti che per la dorsale ionica Giampilieri/Taormina. Saranno garantiti i servizi minimi"
Dopo la grande adesione agli scioperi del 3 marzo e del 7 aprile, le segreterie regionali di Filt Cgil, Uilt Uil e Orsa continuano la lotta con uno sciopero di 24 ore "contro l’atteggiamento di chiusura e di sfida che ha assunto il vertice di Trenitalia in Sicilia a fronte delle legittime e consapevoli rivendicazioni. Le giuste motivazioni della protesta sono confermate dalla reazione del personale mobile siciliano che da tempo, fortemente preoccupato anche in prospettiva del prossimo rinnovo contrattuale di categoria, si attiene giornalmente al proprio turno di lavoro programmato, palesando così la carenza di organico di Trenitalia rispetto al fabbisogno necessario a garantire i servizi ferroviari previsti dall'orario commerciale e dal contratto di servizio recentemente stipulato con la Regione".
Cgil, Orsa e Uil rivendicano l’apertura di un serio confronto per la copertura delle carenze di organico nel settore del personale Mobile di Trenitalia in Sicilia e una corretta applicazione delle norme contrattuali per permettere ai lavoratori di lavorare ed operare nel pieno rispetto delle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro.
"Siamo oltremodo convinti – continuano i sindacati – che alla luce di quanto sottoscritto nel contratto Ponte di Servizio tra Regione Sicilia e Trenitalia sia necessario il pieno coinvolgimento dell’Assessorato ai Trasporti affinché vigili sui necessari interventi strutturali e organizzativi che Trenitalia deve porre in essere in Sicilia per assicurare all’utenza alti standard di efficienza e qualità sia per i treni del trasporto regionale di cui ha titolarità diretta la Regione, che i treni a lunga percorrenza che rivengono dal Contratto di Servizio con lo Stato. Scusandoci con l’utenza siciliana per i disservizi che si arrecheranno – concludono i sindacati – consci che la tutela dell’occupazione e il miglioramento della qualità dei servizi ferroviari in Sicilia è una battaglia che accomuna sindacato e pendolari, auspichiamo che viaggiatori e pendolari comprendano e condividano le motivazioni della protesta".
BEATI COLORO CHE PARTONO E NON TORNANO PIU’ IN SICILIA
BEATI COLORO CHE PARTONO E NON TORNANO PIU’ IN SICILIA