Centinaia di persone, compresi sindaci ed amministratori dei Comuni interessati, hanno bloccato stamani per quattro ore i binari della linea ferrata Messina-Palermo a Santo Stefano di Camastra per protestare contro la chiusura dei Tribunali di Mistretta e Nicosia. Una rappresentanza sarà ricevuta domani al Ministero della Giustizia a Roma. Il governatore Crocetta s'è offerto di coprire le spese dei due Tribunali o di un eventuale Tribunale Unico dei Nebrodi.
E’ stata una mattinata campale ma importante per le centinaia
di manifestanti che alle 7 hanno bloccato la linea ferroviaria Messina-Palermo all’altezza della stazione di S.Stefano Camastra. Quattro ore di blocco, con diversi convogli costretti a fermarsi, per protestare contro l’imminente chiusura dei Tribunali di Mistretta e Nicosia. Finchè non è giunto sul posto il questore di Messina, Carmelo Gugliotta che ha ascoltato le ragioni dei manifestanti e li ha convinti a liberare i binari. Ma determinante è risultata soprattutto la notizia giunta da Roma che una delegazione dei sindaci del comprensorio, che anche oggi hanno guidato la protesta,domani sarà ricevuta al Ministero della Giustizia. L’entusiasmo però è durato poco. In tarda mattinata sono giunte a S.Stefano di Camastra le dichiarazioni del ministro Annamaria Cancellieri che ha negato la possibilità che possa essere concessa una proroga alla sua riforma. Insomma i Tribunali di Mistretta e Nicosia venerdì dovranno chiudere i battenti. Il primo sarà accorpato a quello di Patti, il secondo a quello di Enna. Ma,intanto un altro spiraglio s’è aperto inaspettatamente per i manifestanti con l’arrivo al Municipio di S.Stefano di Camastra del governatore Rosario Crocetta, aspramente criticato in questi giorni per il suo disinteresse alla vicenda. “La Regione siciliana –ha detto Crocetta- è pronta a sostenere le spese per il funzionamento dei Tribunali di Mistretta e Nicosia. La proposta del governatore sarà portata domani al ministero della Giustizia e c’è pure l’alternativa che la Regione possa coprire le spese del nuovo Tribunale unico dei Nebrodi auspicato dagli amministratori dei Comuni interessati
Una domanda semplice semplice ai sindaci del conprensorio nebroideo:
Si rendono conto che mantenere una struttura come il Tribunale di Mistretta per pochi fascicoli (che sono poco meno di mille tra penale e civile) cosa comporta ? Come si giustifica la produttività “ridicola” per il numero di sentenze?
Se mi si risponde che c’è bisogno della presenza delle istituzioni per la lotta alla mafia, posso replicare semplicemente che c’è bisogno di più forze dell’ordine e collaborazione dei cittadini all’uopo, e per quanto mi risulta questo esiste solo in minima parte.
grezie delle eventuali risposte e critiche