Secondo i dati forniti dal sindaco "il costo di una bolletta è diminuito del 46,2% per una famiglia monocomponente, fino al 60,4% per una famiglia di 6 componenti, risparmiando nel 2018 ben 362,00€"
Tariffa Rifiuti: il 50% in meno rispetto a quattro anni fa…con la differenziata quasi all’80%
S. TERESA DI RIVA. "La tariffa rifiuti rispetto a quattro anni fa è il 50% in meno grazie ad una differenziata che ha raggiunto uasi l'80%". A fornire il dati sulla Tarip (tariffa puntuale sui rifiuti) è il sindaco, Danilo Lo Giudice. "E' necessario fare alcune precisazioni – esordisce – visto che si tende a fare circolare informazioni fuorvianti, volte a destabilizzare la comunità. Ricordiamo che la tariffazione puntuale è permessa solo in quegli ambiti o comuni ove attraverso strumenti tecnologici è possibile quantificare i rifiuti prodotti da ogni singolo contribuente".
Il primo principio su cui si basa la raccolta differenziata (nel caso specifico la tariffazione puntuale) è legato al concetto “più differenzi, meno paghi”: "Cosa quanto mai vera – spiega Lo Giudice – disciplinata dal regolamento approvato in Consiglio comunale che non prevede più una tariffa in funzione esclusivamente dei componenti del nucleo familiare e dei metri quadrati dell’abitazione, bensì anche in funzione dei conferimenti di rifiuto indifferenziato (bidone grigio) che vengono effettuati nell’arco dell’anno. Tale principio è stato ampliamente compreso dalla cittadinanza che ha seguito i molteplici incontri formativi è ciò è dimostrato, numeri alla mano, dal fatto che 3.640 (il 65%) delle utenze domestiche su un totale di 5.600 ha ricevuto, nell’anno 2017, una bolletta a saldo pari a 0€, percentuale che nel 2018, dai dati previsionali al 30 luglio, è cresciuta fino al 76%".
Altro principio normativo fondamentale è rappresentato dal fatto che tutti i costi inerenti al servizio di igiene urbana (raccolta e smaltimento rifiuti) devono essere totalmente coperti mediante la redazione di un Piano economico finanziario che è passato da 1.280.724,14€ a 1.545.021,00€ e che l’aumento per i cittadini virtuosi che rispettano i parametri di conferimento del residuo secco entro i limiti fissati dal regolamento varia fra il 18% (famiglia di 6 componenti) ed il 22% (famiglia monocomponente).
"Chiarito ciò – incalza il sindaco – analizziamo adesso il perché di questo aumento dei costi di gestione, avuti principalmente per obblighi di legge e non determinati da spese inerenti alla volontà dell’amministrazione. Nello specifico si denota come ben 210.374,70 sul totale dell’aumento, cioè € 264.296,86 sono attribuibili a costi obbligatori e necessari per il mantenimento dei servizi. (quindi l’80%)
Descrizione del costo |
Importo |
Importo da corrispondere all’Ato4 |
€ 63.801,54 |
Importo da corrispondere al SRR |
€ 11.586,06 |
Adeguamenti Istat + differenza emolumenti dipendenti |
€ 53.461,79 |
Bonifica territori dalle micro-discariche |
€ 8.800,00 |
Supporto extra CCR |
€ 5.500,00 |
Fornitura mastelli Uso non domestico |
€ 13.031,26 |
Lavoro extra notturno |
€ 5.850,00 |
Convenzione Pile + Farmaci |
€ 15.400,00 |
Plusvalenza passiva Comieco/Coreve/Corepla |
€ 3.904,83 |
Costo personale CCR, rispetto anno precedente. |
€ 22.516,00 |
Acquisto compostiere |
€ 1.283,33 |
Fornitura nuove isole ecologiche |
€ 5.239,89 |
Totale |
€ 210.374,70 |
Voci di costo che è stato necessario inserire nel Piano economico finanziario 2018 rispetto al 2017
A queste voci, che sono le più consistenti si aggiungono altri 2 aspetti fondamentali:
- il primo rappresentato dalla carenza degli impianti per il conferimento dei materiali differenziati in Sicilia (A titolo esplicativo, nel corso dell’anno 2017 e nel primo semestre del 2018 ci siamo ritrovati che per conferire il residuo umido, abbiamo e stiamo attualmente pagando 140,00€ contro i 110,00€ previsti in convenzione, poiché l’impianto con cui eravamo convenzionati da un giorno all’altro ci ha bloccato il conferimento per saturazione e quindi siamo stati costretti a rivolgerci altrove, considerando anche che le procedure di gara da noi espletate sono andate deserte).
- Il secondo aspetto è rappresentato dalla diminuzione delle superfici tassabili, e quindi di utenze attive, poiché sono state presentate circa 300 richieste di esenzione e relativi sopralluoghi dell’ufficio tecnico per la verifica di distacco delle utenze di unità immobiliari che quindi da regolamento devono essere esentati completamento dal pagamento della Tari. Essendo la tariffa calcolata sul numero di utenze attive, risulta indiscutibile come un 5% dell’aumento del 2018 sia causa dal fatto che la superficie totale è passata da 553.670 mq a 527.863 mq.
Ricordiamo anche – prosegue il primo cittadino – che risulta essere evidente che per lo smaltimento di plastica, carta e vetro le somme che il comune riceve devono essere obbligatoriamente inserite a credito nella redazione del Piano economico finanziario secondo quanto previsto dalle convenzioni che il comune ha con i vari consorzi di filiera".
Il sindaco Lo Giudice arriva alle conclusioni evidenziando cosa è cambiato in termini di costi con l’avvento della raccolta differenziata: "Non possiamo fare il raffronto tra l’anno 2017 e l’anno 2018, bensì il raffronto va fatto rispetto all’anno 2015, ovvero l’anno in cui ancora la gestione era affidata all’Ato4 senza un sistema organizzato ed efficace di raccolta differenziata. In termini economici il costo del servizio raccolta e smaltimento rifiuti è passato da: € 1.901.443,00 (anno 2015) a € 1.545.021,00 (anno 2018).
Con una raccolta differenziata che passa dal 6% a valori vicini all’80%, con un punto di conferimento comunale (Ccr) aperto tutti i giorni – chiosa il sindaco – con l’eliminazione dei cassonetti di raccolta ubicati nelle strade, anti igienici e maleodoranti, con raccolta a domicilio degli ingombranti, con passaggi porta a porta aumentati nei mesi estivi, con la realizzazione di un portale web a disposizione dei contribuenti ove verificare la percentuale di raccolta differenziata e poter monitorare i passaggi giornalieri della raccolta differenziata attraverso i sensori incastonati nei mastelli della raccolta. (Probabilmente unico comune in Italia a fornire questo servizio in tempo reale)".
Tuttavia, numeri alla mano, dall’avvento della raccolta differenziata e dalle azioni di lotta all’evasione ed alla elusione dell’imposta "affrontate con autorevolezza ed autorità dalla precedente e continuata dalla presente amministrazione, oggi si può affermare senza paura di smentita – conclude il sindaco – che il costo di una bolletta per famiglia è diminuito del 46,2% per una famiglia monocomponente fino al 60,4% per una famiglia di 6 componenti, risparmiando nel 2018 ben 362,00€, poiché la bolletta è passata da 599,00€ del 2014 a 237,00€ nell’anno in corso. Ricordo infine che la comunità di Santa Teresa di Riva è considerata, sia in provincia che nell’intera Sicilia, ormai da tempo, un modello da imitare per i servizi resi in termini di raccolta differenziata e per risultati ottenuti".