Via libera del Consiglio comunale al piano tariffario Tares e agli emendamenti "salva-famiglie ed imprese"

Via libera del Consiglio comunale al piano tariffario Tares e agli emendamenti “salva-famiglie ed imprese”

Francesca Stornante

Via libera del Consiglio comunale al piano tariffario Tares e agli emendamenti “salva-famiglie ed imprese”

Tag:

sabato 30 Novembre 2013 - 15:50

Fino a ieri sera sembrava ormai certa la strada della Tares semplificata, oggi nuova lunghissima seduta della Commissione Bilancio per rendere la tassa meno pesante possibile. L'Aula ha approvato il piano tariffario varato in origine per la Tares ma con qualche modifica,la votazione è avvenuta intorno alle 20.20

Contare il numero delle volte in cui nelle ultime 48 ore si è cambiata idea sulla Tares è diventato impossibile. Tares originale, semplificata, vecchia Tarsu, ognuno ha detto la sua in questi due giorni di incontri che porteranno al Consiglio comunale convocato alle 18. Una seduta fondamentale per le sorti di Palazzo Zanca perché dalla tassa sui rifiuti dipende il bilancio di previsione 2013 che oggi il Consiglio dovrà quantomeno incardinare. Se salta la Tares salta il bilancio, il Consiglio va a casa e il Comune al dissesto.

Ieri sera sembravano alla fine essere quasi tutti d’accordo per provare a predisporre gli atti necessari per passare dalla Tares alla Tares semplificata e alleggerire così il peso di un tributo che si è rivelato pesantissimo soprattutto per determinate fasce di cittadini e categorie di commercianti.

Dunque oggi durante un’altra seduta straordinaria della Commissione Bilancio è ricominciata la discussione. Anche oggi c’erano consiglieri, gli assessori Ialacqua e Signorino, il segretario Le Donne, i revisori dei conti, i dirigenti di Messinambiente e del Dipartimento Tributi. Un’altra lunga seduta per cambiare di nuovo idea. Niente più Tares semplificata, si resta alla Tares originale ma si mette in atto il “piano b” che già ieri era stato ipotizzato. L’obiettivo resta infatti quello di creare una tassa che possa essere distribuita nel modo più equo possibile. Siccome i criteri della Tares sono molto stretti e non si possono modificare, approvando oggi il Piano finanziario i consiglieri inseriranno anche alcune variazioni che consentiranno di rendere un po’ meno dura la batosta Tares.

In fretta e furia è stato preparato un emendamento di indirizzo che aggiunge al regolamento la possibilità di inserire riduzioni ed esenzioni oltre a quelle già previste nel documento. Si aiuteranno in questo modo soprattutto le famiglie numerose e in condizioni economiche disagiate, famiglie che proprio per il fatto che la Tares si basa anche sul numero dei componenti del nucleo familiare pagano una tassa più alta. Si andrà incontro anche ai commercianti che appartengono alle categorie 22, 27 e 29, cioè ristoranti, trattorie, osterie, pub, ortofrutta, pescherie, fiori, pizza al taglio,bachi di mercato di generi alimentari. Si tratta delle categorie con i rincari più alti. Anche per loro il Consiglio proporrà un aiuto in base a volume d’affari e fedeltà contributiva.

Per concedere queste riduzioni e non creare buchi, visto che si devono coprire i 44,4 milioni di costo totale del servizio, si farebbe riferimento al “fondo svalutazione crediti” fissato in 2 milioni di euro e inserito nel piano finanziario per la gestione rifiuti. Un fondo previsto per ammortizzare il rischio di mancata riscossione che il Ministero prevede debba ammontare allo 0,5% del totale complessivo tariffario. Per Messina dovrebbe essere dunque di circa 500mila euro ma l’amministrazione ha preferito prevedere 2 milioni di euro, ritenendo la cifra “maggiormente realistica”. Una parte sarebbe dunque destinata a ridurre le tasse per le fasce disagiate, riducendo di conseguenza l’evasione a cui si andrebbe incontro visto che queste fasce probabilmente non pagherebbero comunque perché impossibilitate. L’ennesimo cambio di rotta sarà approfondito prima in Commissione Bilancio che tornerà a riunirsi alle 17, prima del Consiglio. Ed alle 20.20 circa il Civico consesso ha dato il via libera alle tariffe, approvando i due emendamenti che potremmo definire "salva-famiglie ed imprese" (APPROFONDIMENTI IN SEGUITO).
Francesca Stornante

Sabato, 30 novembre, 2013 – 17:50

5 commenti

  1. con 25ooo euro di reddito numero famigliare 6 persone di cui 4 bambini con eta’ 14,12,10,6,anni spero avere un po’ di fortuna ,altrimenti non la pago,,,,,,,,,,,,,,

    0
    0
  2. Dobbiamo apprezzare il tentativo del Consiglio Comunale, condiviso da RENATO sindaco, di rendere meno pesante la TARES per i messinesi, che paghino puntualmente e con lealtà? Ricordo che gli UTENTI CENSITI per il pagamento del tributo siano 77.000 su oltre 102.000 nuclei familiari, dato del recente censimento. E’stato un tentativo sincero anche da parte della burocrazia comunale, in particolare di Romolo DELL’ACQUA e degli esperti della PRIMA COMMISSIONE? NO, due volte NO. Questi signori conoscevano benissimo il comma 4-quater, quello che consenta per l’anno 2013 di DETERMINARE I COSTI del servizio e le relative TARIFFE sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012, nel nostro caso la TARSU. In tale caso, la legge prevede che siano fatti salvi sia la maggiorazione dello 0,30, calcolata sul tributo, nonchè la predisposizione e l’invio ai contribuenti del relativo modello di pagamento(non è una notifica, quindi dovremmo risparmiare €5,88). Questi signori hanno fatto credere ai messinesi di avere la possibilità concreta di rimanere alla TARSU, quando la nostra città, in pre dissesto finanziario, sotto la tutela della Corte dei Conti, e un piano di equilibrio in itinere, non ha più i margini di manovra finanziaria previsti dal comma 4-quater, in particolare che la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo debba essere assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale di Palazzo Zanca. Con questa sceneggiata i Consiglieri Comunali pensano di aver fatto bella figura, sono dispiaciuto che Guido SIGNORINO si sia prestato a questo scopo, forse è il prezzo che si paghi a non avere nè maggioranza nè opposizione. UNA SCENEGGIATA, fidatevi di mariedit.

    0
    0
  3. Carissimo MATTEO MELITA, ho i miei ragazzi alle prese con la crescita di numero di figli minore dei tuoi, e conosco benissimo le difficoltà cui vai incontro giornalmente, per quanto la riguarda la TARSU ieri e la TARES oggi, intendo della stangata durante le festività natalizie, devi ringraziare i tuoi concittadini messinesi del DIPARTIMENTO TRIBUTI, sempre a lamentarsi per il numero insufficiente di dipendenti in organico, ma con una scarsa produttività, che abbia agevolato l’enorme evasione tributaria. Devi sapere che gli UTENTI CENSITI siano solo 77.000, mentre i nuclei familiari più di 102.000, di questi non hanno elaborato uno straccio di statistica, ad esempio rispetto al reddito, con i tuoi € 25.000 e ben 4 figli piccoli, avresti diritto a riduzioni tariffarie consistenti. Devi ringraziare pure la rendita immobiliare e fondiaria, che evada alla grande, e non consentirà quelle agevolazioni cui hai titolo a beneficiare. Facciamo i conti della serva, 44 milioni è il costo totale, cui le utenze domestiche dovranno contribuire a finanziare per il 70%, cioè € 30.800.000. Ipotizziamo che le utenze domestiche censite siano 60.000 su 77.000, dividendo il gettito previsto per coprire i costi, mediamente dovremmo pagare € 513 a testa, mentre se fossero censiti 80.000 utenti pagheremmo € 385, come vedi c’è una bella differenza. Ringraziamoli insieme i messinesi del Dipartimento Tributi, G R A Z I E G R A Z I E G R A Z I E per il regalo di Natale.

    0
    0
  4. Speriamo che dopo tanti sforzi e tanti ripensamenti si arrivi ad una soluzione equa che,comunque,vada a salvaguardare le fasce economicamente piu’ deboli. Comunque il vero problema da affrontare con rigore e che farebbe tornare i conti è la ricerca scrupolosa degli evasori che continuano a “vivere” indisturbati!

    0
    0
  5. imprenditore messinese 30 Novembre 2013 21:28

    Quello attuale è un buon Consiglio Comunale con tanti giovani vogliosi di fare qualcosa per la città. Se avranno l’intelligenza, loro e gli assessori di Accorinti, di lavorare insieme a favore della città, allora avremo delle belle sorprese. La vicenda Tares, prima con il regolamento e poi con le tariffe, è stato un bel banco di prova che ha dimostrato che si può lavorare insieme. Che continuino a farlo per il bene della città.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007