Truffe superbonus, slitta processo a Messina. Si cercano nuovi giudici

Truffe superbonus, slitta processo a Messina. Si cercano nuovi giudici

Alessandra Serio

Truffe superbonus, slitta processo a Messina. Si cercano nuovi giudici

giovedì 21 Novembre 2024 - 07:30

Slitta a dicembre il processo al medico Antonio Barbera, animatore dell'Associazione delle vittime dei bonus edilizi, accusato di aver truffato almeno 43 persone

Messina – Slitta al 12 dicembre l’inizio del processo ai Barbera, imputati per una serie di presunte truffe per ottenere illecitamente fondi legati alle ristrutturazioni edilizie, al superbonus 110% in particolare.

La prima udienza davanti alla Prima sezione penale del Tribunale è stata aperta e subito rinviata, ieri, sulla scorta di una eccezione preliminare. L’avvocato Diego Foti, legale di quattro parti civili, ha infatti chiesto una Corte in composizione diversa per esaminare le accuse agli imputati, visto che uno dei giudici è un onorario. Dopo una lunga camera di consiglio, i giudici hanno sciolto la riserva, accolto l’eccezione e rinviato l’avvio del dibattimento ad una ventina di giorni, per ché venga nominato un altro giudice in sostituzione.

L’indagine

L’inchiesta della Guardia di Finanza si basa sul racconto di 43 presunte vittime, 42 persone e l’Amministrazione finanziaria dello Stato, che adesso sono parti civili al processo. Secondo la tesi dell’Accusa, ora al vaglio dei giudici di primo grado, il medico Antonio Barbera avrebbe convinto conoscenti e pazienti ad affidargli le credenziali informatiche per agevolare l’ottenimento dei crediti previsti per le ristrutturazioni al 110%, a fronte di lavori poi mai realizzati.

I crediti così ottenuti sarebbero stati poi spostati dai cassetti fiscali degli interessati alle società intestate al medico e ai familiari. Una parte sarebbero già stati monetizzati, per altri c’è stato un tentativo fallito. Insieme agli arresti, a marzo scorso, nel è scattato anche il sequestro preventivo fino a 37 milioni di euro.

Gli imputati

Oggi a processo insieme ad Antonino Barbera ci sono il figlio Nicola, la nuora Silvia Lo Giudice, la moglie Felicia De Salvo, la sorella Domenica e il cugino Roberto PisaI reati vengono contestati anche alle società Baronbeld, Panconsul, Euconsul, Safinservice srl. Impegnati nelle difese gli avvocati Carlo Merlo, Nino Favazzo, Carlo Autru Ryolo, Paola Barbaro, Filippo Di Blasi, Denise Zullo, Alessandro Billè, Angela Martelli, Francesco Scacchi, Donatella Concetta Mileti, Fabio Militello, Valerio Antonino Miserendino, Pietro Ruggeri. 

Come funzionavano le truffe

Associazione finalizzata all’accesso abusivo ai sistemi informatici, truffa e tentata truffa, riciclaggio, sostituzione di persona e illeciti amministrativi i reati contestati a vario titolo agli imputati. La GUP Raffa ha ammesso quasi tutte le parti civili, buona parte dei pazienti di Barbera convinti, secondo l’Accusa, a consegnargli le credenziali informatiche per seguire le pratiche dei bonus edilizi. Una decina di richieste sono invece state rigettate per vizi di forma.

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