Il sindaco incontrerà il presidente del Consiglio dei ministri, al quale sottoporrà tutta una serie di problemi da affrontare per ridare nuova linfa vitale a Messina
Dal decreto “Sblocca Italia” alla continuità territoriale fino al piano di riequilibrio finanziario e alla zona falcata, non dimenticando le opere compensative previste nel progetto del Ponte sullo Stretto ma realizzabili a prescindere dalla costruzione della grande opera. E’ tutto ciò che il sindaco, Renato Accorinti, porterà domani al tavolo del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, per evidenziare i problemi che affliggono Messina e le soluzioni per risolverli. Un incontro richiesto una prima volta in occasione dell'arrivo a Messina del ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e poi accordato in seguito al recente incontro a Reggio Calabria tra Accorinti e Renzi. Molta fiducia è riposta sul decreto “Sblocca Italia” e, in cima alla lista degli interventi, c’è l’assegnazione al Comune di 4 ettari sui 15 totali delle Caserme Crisafulli – Zuccarello, che ospitano l’ospedale militare, per la realizzazione del secondo palazzo di giustizia. Il finanziamento da 17 milioni di euro, già disponibile, è bloccato da oltre 28 anni per la mancata individuazione di un’area idonea. Ed intanto, per l’affitto delle sedi giudiziarie dislocate in città, si paga ogni anno circa 1 milione e mezzo di euro.
C’è poi la questione Autorità Portuale, per la quale si propone un’unione con Gioia Tauro invece che con Catania e Augusta (vedi articoli a parte), fino al capitolo dedicato agli interventi per gli enti in difficoltà finanziaria. Il termine per l’approvazione dei piani pluriennali di riequilibrio è attualmente fissato al 3 settembre. Considerando i problemi posti dall’approvazione degli strumenti tariffari (Tasi, Tari) ed il tempo necessitato da questi adempimenti, si chiede per l’anno 2014 di spostare al 30 settembre, per i Comuni che abbiano già approvato con delibera di Giunta la proposta di piano di riequilibrio, la data per l’approvazione dei piani di riequilibrio finanziario da parte dei Consigli comunali, introducendo nel decreto “Sbloccaitalia” un articolo apposito. Proposta che non comporterebbe alcun impegno di spesa e che sarebbe priva di ostacoli. Altra norma utile richiesta, quella orientata a facilitare i pagamenti della Pubblica Amministrazione, consentendo (tramite apposito intervento interpretativo) l’utilizzo immediato dei fondi concessi alle amministrazioni in predissesto a valere sul Decreto Legislativo numero 174.
Torna d’attualità anche il Ponte sullo Stretto, o meglio le opere compensative concordate con la società Stretto di Messina, adesso in liquidazione. Il comma 6 dell’articolo 34-decies della legge 221/2012 recita che “la società può essere autorizzata, previa approvazione dei progetti definitivi da parte del Cipe e di intesa con le regioni interessate, ad eseguire lavori infrastrutturali funzionali all'esigenza dell'attuale domanda di trasporto anche in caso di mancata realizzazione del Ponte, ricompresi nel progetto definitivo generale, a carico del bilancio dello Stato nei limiti delle risorse che saranno individuate con successivi provvedimenti”.
L’amministrazione comunale ripropone gli interventi già concordati in passato ed aggiunge la rifunzionalizzazione delle aree militari dismesse (in particolare a Bisconte e Campo Italia), l’ampliamento del porto di Tremestieri con relativa costruzione della piastra logistica per la distribuzione delle merci (per la quale si richiede un finanziamento da 40 milioni) ed il recupero della zona falcata, ricordando che negli anni “sono state sperperate centinaia di milioni di euro senza alcun tipo di intervento infrastrutturale” su una città che da anni patisce sacrifici e danni ambientali per il ruolo di transito e snodo nel sistema nazionale di trasporto.
Un elenco da sogno, che proponiamo in allegato, per dare la giusta attenzione ad una città da anni abbandonata al proprio destino, considerata solo il transito obbligato per il passaggio da e verso la Sicilia, e che invece avrebbe tantissimo da offrire se solo il suo patrimonio fosse valorizzato.
(Marco Ipsale)
Renzi e più chiacchierone di Crocetta…..fatti o chiudiamo lo Stretto
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