L'assessore: "A breve gazebo a Largo Minutoli per gli operatori". E Messina punta a candidarsi a capitale europea del turismo intelligente
MESSINA – Si torna a parlare di turismo in terza commissione consiliare. La presidente Emilia Rotondo ha convocato i consiglieri e l’assessore al ramo Enzo Caruso, per parlare dell’impatto dei croceristi e della crescita del turismo in città. E c’è stata anche qualche novità, tra cui la partecipazione di Messina al bando Ue per la scelta della capitale europea del turismo intelligente. Dei numeri, invece, si è parlato circa un mese fa, alla presentazione dei dati 2023 dell’Osservatorio regionale siciliano.
Caruso: “Gazebo a Largo Minutoli”
L’assessore al Turismo Enzo Caruso, dopo un breve excursus, ha spiegato che “tra poco a Largo Minutoli arriveranno dei gazebo brandizzati in cui gli operatori selezionati con il bando potranno offrire i loro servizi”. Ma ha ricordato anche i percorsi che autonomamente possono prendere i turisti tramite i qr code e le mappe visitabili su Google: “Il dato ufficiale è direttamente di Google Maps e più volte ne abbiamo parlato. Al percorso rosso che porta a Cristo Re ci sono 50 mila click ed è il più utilizzato. Ma la scommessa vera dell’imprenditoria deve essere questa: comparire su questi percorsi. Il motore sono gli imprenditori e devono approfittare di quanto sta facendo il comune”.
Messina si candida a “capitale del turismo intelligente”
Poi la novità: “Ci siamo candidati con l’Ue al bando per città del turismo intelligente e anche per questo abbiamo potuto parlare dell’accoglienza, delle varie novità, delle pensiline Atm con la stazione di ricarica e di tutti quei servizi che rendono accogliente la visita in città”. Si tratta del bando per la capitale europea del turismo intelligente, vinto da Dublino per il 2024. Una competizione a cui partecipano decine di città in tutta Europa.
L’impatto del crocierismo
E infine un breve passaggio sull’indotto: “Il crocierismo è importante. Basti pensare che, se i croceristi che restano in città pagano due caffè, si arriva a una cifra totale di 2 milioni di euro. È ovvio che siamo noi a dover offrire qualcosa per far spendere loro più di due caffè. Ora stiamo per fare una delibera di giunta per la consegna del marchio VisitMe, che sarà dato a chi dà garanzie di trattamento di qualità, conoscenza della lingua, prodotti di qualità. Però è il commerciante che si deve dare da fare. Tutti dobbiamo credere di più in questa città”.
giusto questo è il vero turismo un caffè. Che vergogna.
Che si quantifichi quanto è il costo per ogni messinese di aver perso l’uso del porto per scopo ricreativo, per l’aumento del traffico, l’uso del suolo, servizi messi a disposizione da Messina agli imprenditori del mare. La storia dei due caffè sinceramente è banale!
non siamo alla frutta , siamo al caffè!!
Inadatto
Questi soldi rimangono solo ai baristi della zona porto e il resto ……
Certo meglio di niente.
Conti da oste di periferia.
Piuttosto i vigili con relativi mezzi, aitanti e forniti di uniformi nuove, lasciati a cuocere di fronte al comune a mo’ di picchetto….li vogliamo mandare in giro peril Centro a far sentire ai croceristi che possono stare sereni anche oltre i 200 m dal comune?
Oppure tutto il resto della città è zona di caccia libera al turista?
Già mi facciamo circolare nel caos e nella sporcizia, almeno una parvenza di presenza di forze dell’ordine in centro diamogliela.
No solo caffè e volley tutti compressi in piazza.