"Altro che destagionalizzazione - dicono i rappresentanti del sindacato -. Ai proclami non seguono fatti concreti"
Alle porte della stagione turistica c’è preoccupazione tra i lavoratori e le rappresentanze sindacali sulla situazione delle assunzioni, la relativa tempistica e le modalità contrattuali. Anche in questa annata i rapporti di lavoro rischiano concretamente di assottigliarsi nella durata, determinando forte apprensione tra i circa 10 mila impiegati nel Turismo – Commercio e Servizi a Taormina e nel relativo comprensorio.
«Qualcuno è stato già chiamato in servizio ma una larga parte di lavoratori stagionali non sono stati ancora assunti e si è inteso, evidentemente, far slittare oltre il 16 aprile le relative procedure di avviamento» spiega Salvatore D’Agostino, segretario generale della Fisascat Cisl Messina.
«C’è preoccupazione – aggiunge – soprattutto per coloro che hanno terminato il periodo di indennità di disoccupazione a febbraio e hanno avuto ridotto del 50% l’emolumento rispetto al passato. La deroga per la concessione del mese in più non è stata ancora corrisposta da Inps ai lavori stagionali e così, al momento, chi ha lavorato 6 mesi se ne è visto riconoscere soltanto tre anziché quattro».
La Fisascat Cisl ha denunciato in presenza del vicepresidente della Regione, Lo Bello, e più recentemente giovedì scorso dinnanzi al governatore Crocetta la spinosa questione inerente i vantaggi fiscali avuti dalle aziende, beneficiarie di sgravi Irap. A fronte di tale riduzione delle tasse non stato effettuato nessun incremento occupazionale né tanto meno sono stati dati mesi aggiuntivi di lavoro. Pertanto i rapporti di lavoro sono rimasti come l’anno precedente.
«Parlano tutti di destagionalizzare l’offerta turistica in questo territorio ma poi, oltre alle parole e i soliti proclami, non si da seguito a fatti concreti, che si dovrebbero realizzare aumentando i periodi di apertura nell’interesse dei lavoratori e dell’economia turistica siciliana. L’unico progetto percorribile ed attuabile, in grado di dare risposte ai lavoratori e al settore del Turismo, Commercio e Servizi, rimane quello presentato dalla Fisascat Cisl Sicilia al ministro Franceschini, all’assessore Barbagallo ed al ministro Poletti. Vogliamo inoltre ricordare ed evidenziare il dato significativo delle oltre cinquemila firme presentate della petizione per la riforma Naspi», dichiarano il segretario generale regionale Mimma Calabrò e il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Sicilia, Pancrazio Di Leo.
«La mancata revisione della riforma Naspi e le mancate o ritardate assunzioni, considerato il perdurare della scarsa chiarezza di alcune strutture ricettive – aggiunge Pancrazio Di Leo – ci inducono ad intensificare l’impegno a difesa dei lavoratori, con una serie di in iniziative che verranno presto pianificate e rese note».
Per il segretario generale nazionale della Fisascat Cisl, Pierangelo Raineri, «il Governo centrale è opportuno che proceda ad una revisione della Naspi ma soprattutto a studiare e porre in essere una seria soluzione strutturale che possa portare ad una destagionalizzazione del comparto, ma anche a misure finalizzate a consentire una condizione di maggiore stabilità per i lavoratori stagionali, che allo stato attuale delle cose non hanno la necessaria garanzia occupazionale ed in prospettiva rischiano di andare incontro ad ulteriori difficoltà per la posizione pensionistica».