Vertice nell'aula consiliare tra albergatori, commercianti e amministratori. Sarà avanzata al Governo nazionale la richiesta di stato d’emergenza per la riduzione (o addirittura la sospensione) dei tributi
Si profila un’estate di passione per gli albergatori di S. Alessio Siculo. Il tanto agognato ripascimento della spiaggia che non c’è è slittato. Per l’esecuzione dei lavori da 1 milione e mezzo di euro è necessario che si integri la documentazione. Cosa che in parte (al 60%) è stata fatta. Il resto sarà inviato alla Regione entro il mese in corso, nei termini che sono stati dettati. Considerati i tempi necessari per l’espletamento della gara d’appalto, arriviamo nel cuore dell’estate.
Troppo tardi, fanno notare gli albergatori, che si sono dati appuntamento nell’aula consiliare insieme a commercianti e amministratori per discutere in merito alla critica situazione che sta attraversando il paese a causa della mancanza della spiaggia, letteralmente inghiottita dal fenomeno dell’erosione. Si confida nei lavori di ripascimento per una ripresa, ma ormai per l’anno prossimo. E nel frattempo? Albergatori, commercianti, cittadini e amministratori avanzeranno al Governo nazionale la richiesta di stato d’emergenza per la riduzione (o addirittura la sospensione) dei tributi. L’istanza sarà accompagnata da una petizione di firme che ha già preso il via oggi.
All’assemblea erano presenti il sindaco, Rosanna Fichera, insieme al vice Giuseppe Cacciola, con tutta la Giunta e il capogruppo di maggioranza, Rosario Trischitta. L’assemblea si era aperta con una analisi sulle presenze turistiche dell’assessore Carmelo Palio in base ai dati forniti dalla Provincia. I numeri dicono che lo scorso anno le presenze alberghiere hanno raggiunto quota 102mila con una media di permanenza pari a quattro giorni. Nel 2013 le presenze si erano fermate a 72mila. Il trend, secondo quanto riferito da Palio, è in crescita dal 2011. Gli albergatori, dal canto loro, hanno evidenziato che quest’anno, nei mesi di marzo, aprile e maggio, si registra già un calo del 40%. Da qui lo sconforto degli operatori turistici e di quanti aspettano i tre mesi estivi per rimpinguare le anemiche casse delle rispettive attività.
Quest’anno – è il coro unanime – sarà dura. La triste realtà dell’erosione della costa di S. Alessio (e di Giardini Naxos) lo scorso 2 giugno è balzata agli onori della cronaca nazionale in seguito ad un servizio del Tg1, mandato in onda nell’edizione delle 20.
Carmelo Caspanello
