Turismo sempre più slow, naturale ed easy. La scommessa siciliana alla Bte di Capo d'Orlando e l'appello degli operatori al Governo
Regge e cresce superando i livelli pre-covid. È il settore extralberghiero che solo in Sicilia annovera oltre 6500 aziende tra campeggi, B&B, agriturismi, case vacanza, posti letto in imbarcazioni da diporto, glamping.
Il dato emerge dal Report OTIE 2022, realizzato per BTE dall’Osservatorio sul Turismo per le Economie delle Isole per approfondire il tema delle economie generate dai sistemi di ospitalità alternativi a quelli alberghieri. Economie positive chiamate ora a fare i conti con la crisi energetica.
I dati sono stati presentati al convegno di apertura della sesta Borsa del Turismo Extralberghiero al Capo d’Orlando Marina alla presenza della presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise e, da remoto, la presidente di Enit, Roberta Garibaldi.
“Il turismo può dare un contributo fondamentale, in questa fase, al nostro Pil: ma la crisi energetica rende tutto più difficile – ha detto De Luise – È chiaro che le imprese non possono affrontare per un periodo prolungato un aumento dei costi energetici come quello in arrivo. Secondo le nostre stime, senza una netta inversione di tendenza delle tariffe energetiche, le attività del turismo alberghiero ed extralberghiero si troveranno a pagare nei prossimi dodici mesi una maxi-bolletta fino a 3 miliardi di euro”.
Dal tavolo della BTE, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Felice Cavallaro, la De Luise ha rilanciato l’appello al nascente governo: “Questi aumenti non si possono traslare sui prezzi per i consumatori, si andrebbe fuori mercato. Serve quindi un intervento urgente per frenare le tariffe di luce e gas. È necessario pensare al futuro, sul fronte dell’energia e della transizione energetica, guardando alla sostenibilità. E, in generale, utilizzando efficientemente le risorse del PNRR puntando sulle infrastrutture e i collegamenti, senza i quali rimangono inespresse le immense potenzialità del turismo, che è un volano per lo sviluppo del territorio”.
Priorità condivise anche dall’ex assessore regionale all’Ambiente Salvatore Cordaro, presente in rappresentanza del governo uscente che ha patrocinato la BTE anche con gli assessorati del Turismo, Sport e Spettacolo e delle Attività Produttive.
“Il turismo extralberghiero ha consentito durante la pandemia di mantenere alta l’ospitalità – ha detto Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo – Ci confrontiamo con questa Borsa per tirare le somme di un periodo difficilissimo che non ci aspettavamo ma anche per ragionare di una filiera, quella turistica, che ha dimostrato vivacità. È il momento di fare sintesi e farsi trovare pronti. L’extralberghiero non è più un turismo di nicchia ma una fetta rilevante del turismo siciliano e delle Isole”.
I dati del Rapporto Otie sull’Extralberghiero illustrato dal presidente dell’OTIE Giovanni Ruggieri, raccontano la capacità di resilienza degli anni appena trascorsi. Nonostante il periodo di pandemia da Covid-19, l’isola ha nell’extralberghiero una tendenza di crescita (insieme alla Sardegna) superiore rispetto tutte le isole del Mediterraneo passando da circa 400.000 turisti nel 2013 a oltre un 1.200.000 nel 2021. Mentre la stima di spesa per soggiorni in alloggi alternativi nel 2022 è di 86 milioni, oltre tre milioni in più rispetto al periodo pre-pandemia. “A crescere del 10 per cento rispetto al 2019 – ha detto Ruggieri – è anche la domanda di ricettività extralberghiera mentre il numero di strutture segna un +8 per cento”.
Tra i focus di questa edizione anche tipologie di turismo a mobilità sostenibile legate al settore dell’extralberghiero e soprattutto all’offerta en plein air come il cicloturismo al centro del focus di ricerca di Ad Ciclabili Siciliane, illustrata dal fondatore Giovanni Guarneri. Interessanti i dati relativi all’itinerario cicloturistico più famoso della Sicilia, il “Sicily Divide”: un percorso di oltre 440 km da Trapani a Catania in bicicletta che attraversa 48 fra borghi e cittadine al centro della Sicilia. “Nato a giugno 2020 con un investimento di poche centinaia di euro da parte di un’associazione – ha detto Guarneri – ha avuto una crescita continua, generando negli anni 2020, 2021, 2022 un flusso rispettivamente di 1800, 3200 e 6000 cicloturisti e un indotto rispettivamente di 675.000 euro nel 2020, 1.200.000 euro nel 2021, 2.250.000 euro nel 2022. Una stima calcolata su una media di circa 75 euro di spesa giornaliera e una permanenza media di 5 giorni del cicloturista”.