Turismo & polemiche, la Bruni: narrazione sballata, parliamo della vera Calabria

Turismo & polemiche, la Bruni: narrazione sballata, parliamo della vera Calabria

Redazione

Turismo & polemiche, la Bruni: narrazione sballata, parliamo della vera Calabria

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martedì 13 Dicembre 2022 - 13:17

«Non serve “vestirsi a festa” nascondendo la polvere sotto il tappeto o ricoprire la Stazione centrale. La bellezza di Mamma Calabria è in noi»

REGGIO CALABRIA – «L’operazione da 2 milioni e 600 mila euro della Regione Calabria per illuminare la stazione centrale di Milano ha suscitato non poche polemiche. Un progetto faraonico per promuovere la Calabria oltre i confini regionali, 1.300 metri quadri di ghiaccio, un albero di natale da 18 metri con 15mila luci led tutto targato Calabria Straordinaria. Nulla di male, se non fosse che la narrazione di “questa” Calabria non esiste. È come neve al sole, per rimanere in tema», ironizza Amalia Bruni, già candidata alla Presidenza per la coalizione di centrosinistra.

Strategia di promozione «miope e ombrata»

«Dal ‘corto’ di Muccino alla super pista ghiacciata della “Capitale” Milano, un dispendio di risorse pubbliche accompagnate da una miope e ombrata strategia di promozione della nostra terra. In una regione che non riesce a garantire i servizi primari – rileva la neuroscienziata -, in cui raccontiamo quotidianamente di ambulanze senza medici, disservizi e fragilità territoriali sarebbe opportuno calibrare come e dove allocare le risorse dei calabresi.

Tornando al turismo: mi aspetterei più una strategia di marketing improntata sullo svantaggio. Proprio cosi, lo svantaggio e la semplicità della nostra meravigliosa Calabria. Vendiamo al mondo le nostre difficoltà che rendono tutto più interessante. Iniziamo a puntare su una Calabria che fa mostra della sua genuinità, della sua semplicità. Diciamo a Milano e al mondo che solo in Calabria è possibile passare le vacanze prendendo il caffè e assaporando odori e profumi unici. Solo in Calabria, dove il tempo si misura in mo’, si ha la possibilità di lasciare la routine delle grandi metropoli per abbracciare la tranquillità e accoglienza dei calabresi. Non serve “vestirsi a festa” nascondendo la polvere sotto il tappeto. Non serve ricoprire le facciate della Stazione Centrale per darsi un tono. La bellezza sorprendente di Mamma Calabria è in noi. Ricordiamocelo più spesso. In un mondo in cui le soft skills sono abilità personali ricercatissime, senza tema di essere smentiti possiamo dire che la nostra regione è la patria di empatia, accoglienza, comunicazione relazionale. Non venite in Calabria se non siete abituati ad una bellezza disarmante. Non venite in una terra che rapisce cuore e mente. Ora che conoscete i rischi, decidete che cosa fare».

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