Il Comune alesino ha aderito al Bando del Ministero delle Infrastrutture, relativo alla presentazione di proposte nell'ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. "Con la partecipazione al Bando sulle aree degradate –afferma il Sindaco Tudisca– proseguiamo il lavoro di rigenerazione del nostro splendido centro storico".
L’antico sito di Tusa, uno dei borghi più antichi d’Italia, prossimamente sarà oggetto di un’importante ristrutturazione per la riqualificazione delle strade e degli spazi del centro storico.
A renderlo noto è il primo cittadino alesino, Angelo Tudisca, il cui esecutivo ha approvato nei giorni scorsi il progetto di “Riqualificazione urbana del centro storico di Tusa”.
Il progetto, che è stato redatto dai dipendenti dell’ufficio tecnico del Comune, coordinati dall’Assessore Grillo, per l’importo di 800 mila euro, prevede la sistemazione di strade del centro storico con i relativi sottoservizi, l’eliminazione dei fili della luce, la riqualificazione di alcuni spazi urbani del centro e la ristrutturazione edilizia di immobili.
L’intervento sarà possibile grazie all’adesione, da parte del Comune alesino, al Bando emanato dal Ministero delle Infrastrutture, relativo alla presentazione di proposte nell'ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2015.
“Con la partecipazione al Bando sulle aree degradate – afferma il Sindaco Angelo Tudisca – proseguiamo il lavoro intrapreso sin dal 2008 di rigenerazione del nostro splendido centro storico. Difatti, dopo i lavori realizzati in Via Alesina, al Belvedere, nei locali dell’ex Opera Pia e la sistemazione del prospetto della Casa municipale, con questo progetto, che prevede iniziative integrate di riqualificazione urbana e di housing sociale, puntiamo a rendere ancor più accogliente e bella la parte antica del nostro comune. L’amministrazione – conclude Tudisca – vuole proseguire nell’attento percorso di miglioramento della qualità, del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale anche con la ristrutturazioni di immobili sia di proprietà pubblica che privata”. (Salvatore Famularo)