Si parla di due possibili termovalorizzatori che il governo Renzi ipotizza in Sicilia; ancora incerto il futuro della centrale Edipower
Dopo mesi di silenzio si torna a parlare della possibilità di realizzazione di un inceneritore di rifiuti nella Valle del Mela. L’ipotesi è che l’Edipower/A2A sia pronta ad avviarsi verso una riconversione legata all’utilizzo del Css, il combustibile solido secondario che deriva dai rifiuti.
Tante le proteste portate avanti dalle associazioni ambientaliste e tanti le delibere dei comuni della Valle del Mela che hanno deciso di ribadire la propria contrarietà a questa ipotesi. Ma di ipotesi si continua a parlare visto che manca concretamente il progetto legato al futuro del sito industriale.
Secondo Giuseppe Maimone, presidente dell’associazione Adasc, la minaccia della realizzazione dell'inceneritore del Mela é sempre più vicina.
“Da notizie apprese anche sui mezzi d'informazione é volontà del governo nazionale realizzare due inceneritori nella nostra martoriata Sicilia. Sarà il governo regionale ad individuare i siti durante la conferenza Stato-Regioni che si terrà probabilmente il prossimo 9 settembre. La gestione dei rifiuti non deve assolutamente passare attraverso l'incenerimento dannoso per la salute pubblica e per l'ambiente ma esclusivamente attraverso la raccolta differenziata spinta e la realizzazione di impianti di biodigestione anaerobica. Tale soluzione oltre ad essere ecosostenibile da’ la possibilità di creare anche nuove prospettive occupazionali. É doveroso ricordare che su iniziativa del Coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela 13 consigli comunali del comprensorio hanno deliberato la netta contrarietà alla trasformazione della centrale termoelettrica di Archi in un inceneritore”.
L’associazione ha già contattato altri enti locali che si sono detti disponibili ad impegnarsi accanto alle associazioni e alla cittadinanza per la difesa del territorio e dei cittadini.
“Invitiamo– afferma Maimone- ancora una volta il sindaco del Comune di San Filippo del Mela ad intraprendere ogni azione politico amministrativa con atti ufficiali e pubblici per evitare l'ennesima pugnalata mortale per l'intera area. Si prevede un autunno caldo nella valle del Mela anche con azioni di protesta nelle quali si vedranno amministrazioni comunali associazioni e cittadini lottare insieme per il bene comune oltre a campagne di informazione e comunicazione”.