"Tutti a scuola ma non mia figlia disabile, fateli a luglio i bandi"

“Tutti a scuola ma non mia figlia disabile, fateli a luglio i bandi”

Marco Olivieri

“Tutti a scuola ma non mia figlia disabile, fateli a luglio i bandi”

giovedì 12 Settembre 2024 - 19:00

La denuncia di una madre: "Ogni anno la stessa storia a Messina"

MESSINA – “Sono la mamma di una ragazzina disabile di 17 anni. Voglio esprimere la mia amarezza per la mancata presenza a scuola di tutti i servizi strettamente necessari ai ragazzini disabili. Parlo di scuole superiori, dove la gestione è riconducibile alla Città metropolitana. I tre bandi necessari perché mia figlia vada a scuola dovrebbero essere fatti a luglio e non il 10 settembre. Ogni anno, tra apertura delle buste, assegnazione a una cooperativa e poi il passaggio dell’incarico ai lavoratori in graduatoria, passano diverse settimane e io devo dire a mia figlia che la scuola non è iniziata”.

“Mia figlia non vede l’ora di andare a scuola”

Continua la signora: “Lei, esattamente come tutti i ragazzini disabili, vive la scuola come un momento per condividere con i coetanei momenti di vita comune. Non vede l’ora d’iniziare. Ciò nonostante, senza Osa (Operatore socio-assistenziale), senza Asacom (Assistente all’autonomia e alla comunicazione) e senza servizio trasporto, mia figlia è costretta a rimanere a casa. Ecco i tre bandi che scontano una lentezza burocratica. Mi chiedo spesso che civiltà sia la nostra e quale realmente sia questa tanto proclamata sensibilità nei confronti di chi non è in grado di svolgere in autonomia la propria vita. Si tratta di servizi essenziali che meriterebbero ben altri budget e attenzioni. La nostra è una città ancora indietro per i diritti delle persone con disabilità”.

La Cgil: “Si garantisca il servizio nei centri riabilitativi”

Facciamo nostro l’appello di questa cittadina e ci auguriamo che la Città metropolitana cambi i meccanismi burocratici e faccia i bandi nel mese di luglio. Nel frattempo, la Cgil critica il Comune di Messina: “Accendiamo i riflettori anche su altri servizi che le persone con disabilità, al pari in questo caso degli anziani e di tutte le persone non autosufficienti, non possono frequentare. Si tratta dei Centri occupazionali e riabilitativi, per i quali manca il servizio di supporto alla mobilità. Moltissime persone – denuncia la Cgil – sono state costrette a rinunciare a frequentare i piani terapeutici condivisi con l’Asp perché non sono nelle condizioni di raggiungere i luoghi in autonomia. La Messina Social City è incaricata del servizio di trasporto per coloro che non sono autonomi negli spostamenti – fa presente il sindacato – ma, come segnalano utenti e i Centri che erogano le prestazioni, il servizio non risulta attivo”.

Su questo stiamo attendendo la replica di Messina Social City e dell’amministrazione comunale.

3 commenti

  1. I disabili contano solo in campagna elettorale. Ho una lunga esperienza in materia. Per il resto, ho sentito tante volte la frase “Queste persone debbono restare a casa”. Quanta amarezza

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  2. La classe sedicente amministrativa è un carrozzone. Al di là della pubblicità su tutti i social un aumento di disservizi che avvelenano la quotidianità dei cittadini. Un’aria malsana si respira nell’ultima città d’Italia (fonte Il Sole 24 ore). Certo queste cose non piacciono alla corte del re né alla cosiddetta stampa

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  3. Non esiste un paese in Europa in cui c’e’ tanta indifferenza per anziani e disabili. Eppure e’ la culla del cattolicesimo e con una sinistra storicamente forte. Evidentemente, dei piu’ deboli, dei piu’ fragili, non frega niente a nessuno, a meno che non siano di categorie “predilette”.
    L’importante e’ andare a Messa.

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