In città, il corteo è partito da Piazza Antonello intorno alle 10,30 per attraversare le strade centrali della città fino a piazza Lo Sardo, dove è previsto l’intervento finale del segretario generale Lillo Oceano. Tutti compatti contro la manovra
Dalla Sicilia al Piemonte, passando per le Marche e il Lazio, tutti in piazza per dire no ai provvedimenti finanziari varati dal governo per tenere testa alla crisi economica che attanaglia il paese. I manifestanti scendono in piazza anche nella città dello Stretto: partenza prevista alle 9,30 ma partenza effettiva intorno alle 10,30, che secondo programma è avvenuta da Piazza Antonello per giungere a fine mattinata a piazza Lo Sardo, dove l’ “affondo” finale spetterà al segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano.
Secondo i dati presentati nel corso della conferenza di ieri mattina dallo stesso Oceano, la forbice dei tagli che pende sul Comune di Messina, oscilla tra i 14 e i 60 milioni. Complessivamente, sulla base della proiezione realizzata dalla Cgil di Messina, i comuni peloritani si vedranno ridurre le risorse a loro disposizione di 76 milioni di euro, ben 56 in più rispetto ai tagli già previsti – e duramente contestati dagli stessi enti locali oltre che da Cgil e associazioni dei cittadini- dalla manovra del 2010.
Dal 2009 ad oggi in Sicilia i consumi delle famiglie, già ben al di sotto della media nazionale, sono calati del 4%, e come ricorda il Cerdfos, un cittadino su 2 è sulla soglia della povertà relativa. Il sindacato punta poi il dito contro l’art. 8 della Manovra che, di fatto, aggira lo Statuto dei Lavoratori e le Leggi in materia di Lavoro. “Una norma gravissima con la quale si consente che accordi aziendali, approvati magari dietro il ricatto di licenziamenti o chiusure, deroghino ai Contratti collettivi nazionali di lavoro, alle leggi sul lavoro, e persino allo Statuto dei lavoratori e all’art.18.
Ci spiegheranno poi come indebolire ulteriormente i lavoratori salverà i conti del Paese”, conclude Oceano questa mattina in sella al corteo.
Di seguito l’elenco delle regioni e delle citta’ dove si terranno le principali iniziative: ABRUZZO: Teramo. – ALTO ADIGE: Bolzano. – BASILICATA: Matera e Potenza. – CAMPANIA: Napoli (comizio del segretario confederale. Vincenzo Scudiere), Benevento, Salerno, Caserta e Grottaminarda – LAZIO: Roma (corteo da Piazza dei Cinquecento al Colosseo dove parlera’ il segretario generale Cgil, Susanna Camusso). – LIGURIA: Genova, Savona, Imperia e La Spezia. – LOMBARDIA: Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Milano (il comizio conclusivo del segretario confederlae Fulvio Fammoni), Pavia, Sondrio, Ticino Olona, Valle Camonica-Sebino, Varese. – MARCHE: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro-Urbino – PIEMONTE: Vercelli, Biella, Cuneo, Torino (concentramento corteo ore 9 Piazza Vittorio. Comizio conclusivo di Barbi), Alessandria, Novara, Verbania, Asti. – PUGLIA: Bari (comizio di Solari). – SARDEGNA: Cagliari (comizio conclusivo del segretario confederlae Nicolosi), Sassari, Nuoro, Oristano, Carbonia/Iglesias, Medio/Campidano, Ogliastra. – SICILIA: Palermo, Catania, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani. – TOSCANA: Arezzo, Firenze (corteo da piazza Cavalleggeri), Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena. – UMBRIA: Perugia, Terni. – VENETO: Mestre.