Il capitano Carmine Coppola impersonifica il guerriero sportivo, il calciatore, il tifoso del Messina. Lui c’era in serie A ed oggi è in D, un esempio per chi popolava le tribune del San Filippo. Il presidente Manfredi: «Aprile mese decisivo, serve l’aiuto di tutti. La squadra e la società ci hanno sempre creduto»
Un video e tanto cuore. L’Acr rilancia e si appella nuovamente alla città per vivere un finale di campionato da protagonista. Questa mattina al cinema Apollo la società peloritana ha lanciato uno spot che mira a coinvolgere i tifosi, trasmettendo quello che è stato lo spirito della squadra e della proprietà negli ultimi difficili mesi ma anche rievocando la storia e la tradizione del club. Il “testimonial” d’onore, eccezionalmente nei panni di attore, è il capitano Carmine Coppola, capace di impersonificare il ruolo di grande condottiero sportivo, di calciatore e tifoso della maglia biancoscudata. Le immagini lo ritraggono solo nello spogliatoio, carico dell’orgoglio di chi ha rappresentato Messina negli gloriosi anni della serie A e altrettanto fiero di difendere i colori giallorossi nell’inferno della serie D. Un esempio per chi oggi preferisce stare a casa e un tempo popolava le tribune del San Filippo. La rabbia e la grinta di 250mila persone Coppola le porta dentro su quel prato verde, sono lo stimolo che lo rendono imbattibile. Quella stessa animosità che ogni tifoso peloritano dovrebbe avere in sé lottando per riconquistare i palcoscenici più adeguati ad una piazza come la nostra.
Il modo è uno ed uno soltanto, dare il proprio contributo: andare allo stadio. Già a partire dalla partita di domenica contro il Licata, cruciale per l’obiettivo da conquistare che resta il salto di categoria. Ci sono insidie dietro l’angolo, diverse questioni aperte, ma il peggio sembra finalmente essere alle spalle. «Noi ci abbiamo sempre messo la faccia, ci abbiamo sempre creduto tant’è che questo video è stato girato a gennaio, quando le cose non andavano così bene – ha affermato il presidente Lello Manfredi -. In questo mese di aprile che si preannuncia determinante chiediamo ai tifosi di aiutarci». Per anni ci si è lamentati dell’assenza dell’imprenditoria messinese. Per molti il pretesto per non tornare al campo veniva rappresentato dalla presenza dei vari Di Mascio, Santarelli, Martorano. Ora che la pagina è stata finalmente voltata non ci sono più scuse per chi ama davvero il Messina. D’altronde un amore non può fare differenze tra categorie. «Capisco che stiamo parlando di serie D, ma serve l’aiuto di tutti – ha aggiunto Manfredi -. Ognuno cerchi di portare quante più persone possibili allo stadio». Lasciamo stare il discorso delle “cucche”: onore a chi c’è sempre stato ma adesso l’Acr ha bisogno dei messinesi per tentare di risorgere, anche di quelli che hanno tenuto la passione sopita.
Un grazie importante è andato ovviamente alla squadra che tra mille problematiche è riuscita a fortificarsi dimostrando di essere un gruppo vero. Ringraziamenti che il difensore Giuseppe Occhipinti unifica alla società: «I dirigenti, per quanto nelle loro possibilità, non ci hanno mai fatto mancare niente. Lo stesso hanno fatto i tifosi. Abbiamo sposato un progetto, accettato delle rinunce ma con grande piacere. Giocare a Messina è come stare in serie A». Alessandro Di Bella, uno degli autori dello spot (l’altro è Antono Soraci), ha spiegato a cosa è mirato questo “invito” prodotto: «Crediamoci per far succedere quello che vogliamo, senza aspettare che accada per muoverci». La proprietà ha lanciato questa mattina anche un’altra iniziativa. Un’ora prima della partita di domenica la curva sud diventerà una discoteca: verranno infatti allestiti degli amplificatori e “passerà” la musica live dei dj Maurizio Presente e Leo Lippolis, per fare festa e ballare insieme. Questi artisti, così anche chi ha realizzato il video (la voce è del noto attore Maurizio Marchetti), hanno accettato di prestarsi a titolo gratuito, per il solo amore per la squadra e per la città. La serie A e la domenica a pranzo dalla suocera possono aspettare: tutti allo stadio, avanti Scudati! (ER)