Con un blitz scattato alle 9 la Polizia ha liberato il Teatro Pinelli occupato dai manifestanti dal 15 dicembre scorso. Notificati 10 avvisi di garanzia ed un'ordinanza di sgombero. I giovani hanno lasciato la struttura ma hanno bloccato il viale della Libertà provocando il caos nella circolazione anche per il concomitante corteo dei lavoratori Aicon. Alle 16 conferenza stampa degli occupanti. All'interno, le varie reazioni allo sgombero
E’ durata esattamente due mesi l’occupazione del Teatro in Fiera. Stamattina alle 9 la struttura è stata circondata dagli uomini dei reparti Celere di Reggio Calabria e Catania e dalla Digos di Messina. Uno spiegamento di forze imponente per liberare il Teatro Pinelli, come gli occupanti lo hanno ribattezzato ricordando l’anarchico che volò giù da una finestra della Questura di Milano. Gli agenti hanno notificato agli occupanti un decreto di sequestro preventivo della struttura firmato dal gip Daniele Urbani.
Contestualmente gli uomini della Digos hanno notificato dieci avvisi di garanzia emessi dal sostituto procuratore Diego Capece Minutolo. I provvedimenti, in cui si ipotizzano i reati di invasione di edificio, deturpamento e imbrattamento, apertura abusiva di luoghi pubblici in concorso, hanno raggiunto Carmelo Alati,Alessandro Arena, Massimo Camarata, Giulia Corbascio,Giulia Giordano, Viviane Magnisi, Marilin Mantineo, Gaetano Princiotta Cariddi,Claudio Risitano, Filomena Romeo. Pochi minuti dopo sono giunti in viale della Libertà i legali degli occupanti che hanno tranquillizzato i giovani. In realtà tutto è proceduto con molto ordine fino alle 11. Gli agenti stavano facendo uscire dal teatro i giovani uno ad uno e non c’erano stati momenti di tensione.
Solo intorno alle 11,15 i giovani hanno preso la decisione di bloccare il viale della Libertà ed è stato il caos. I manifestanti hanno fermato il transito di auto e TIR. Il blocco è stato rimosso alle 16. Con l’arrivo dei primi mezzi pesanti provenienti dalle navi traghetto della Caronte si è rischiato il collasso. Solo intorno a mezzogiorno la Caronte Tourist ha deciso di dirottare i traghetti che trasportavano Tir verso il porto di Tremestieri. Le auto sono state invece dirottate prima sul viale Giostra e poi all’Annunziata per utilizzare la galleria che conduce nuovamente a Giostra. In tutto questo caos già dalle 9,30 non era in funzione il tram in quanto le forze dell’ordine avevano bloccato i binari con i loro mezzi. Ragion per cui tantissimi utenti, all’oscuro di tutto, sono rimasti a lungo bloccati alle fermate. Una mattinata di deliro in cui si è aggiunto anche il corteo dei lavoratori licenziati dall’Aicon che da via S.Cecilia hanno raggiunto piazza Castronovo. Tutto ciò ha contribuito ad appesantire la circolazione già in tilt.
Tornando all’occupazione del Teatro Pinelli va ricordato che, in questi 60 giorni, sono stati numerosissimi i dibattiti, le assemblee, i dibattiti, le iniziative ludico-ricreative organizzate all’interno del teatro Pinelli, ma dopo il plauso iniziale da parte di tutte le istituzioni qualcosa si rotto e quell’occupazione ad oltranza all’interno delle aree di proprietà dell’Autorità portuale ha cominciato ad essere considerata abusiva e pericolosa, soprattutto per l’incolumità di coloro che vivevano lì dentro giorno e notte. Già da settimane ,il prefetto Stefano Trotta e il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone avevano invitato gli occupanti a liberare la struttura. Loro stessi a gennaio avevano fatto visita ai ragazzi così come il presidente della regione Crocetta. Gli appelli però sono caduti nel vuoto, da qui la decisione da parte dell’Autorità giudiziaria di procedere alla sgombero forzato.
LE REAZIONI
IL COORDINATORE CITTADINO DI FLI PERGOLIZZI: “Sostegno e piena solidarietà all’operato delle Forze dell’Ordine ed all’Autorità Giudiziaria, che questa mattina hanno proceduto allo sgombero dei locali dell’ex Teatro in Fiera di Messina. Un provvedimento resosi necessario- al fine di ripristinare, dopo due mesi di occupazione abusiva della struttura, sicurezza e rispetto della legge all’interno dei locali di proprietà dell’Autorità Portuale cittadina. Gravissima, irresponsabile ed immotivata è stata poi la scelta operata dagli occupanti, in seguito all’esecuzione del provvedimento di sgombero di bloccare il transito di auto e mezzi pesanti sul viale della Libertà, con gravissime e pesanti ripercussioni per viabilità e sicurezza dei cittadini. Il sopraggiungere dei primi mezzi pesanti, in arrivo dalla costa calabra, ha fatto si che oggi si rischiasse il collasso sulle strade cittadine.
FEDERAZIONE PRC: “Riteniamo questo atto da parte delle autorità grave perché mostra la stessa insensibilità e si assume le stesse responsabilità di chi aveva abbandonato il teatro venti anni fa lasciandolo nel degrado, esposto alle incurie del tempo. Noi della Federazione del PRC di Messina, esprimiamo la massima solidarietà agli occupanti e la massima indignazione nei confronti di chi non ha colto in questa protesta l’opportunità che l’occupazione, o meglio la liberazione del teatro in fiera, poteva offrire alla città. Il “cartellone” ricco di iniziative culturali ed artistiche del Pinelli, a costo zero per la collettività e promosse dal basso grazie all’entusiasmo di tanti e tante, ha arricchito la monotona vita cittadina. Evidentemente tutto questo ai poteri forti, che da anni hanno ridotto questa città al degrado, ha dato enormemente fastidio”
RESET: “Ribadiamo la nostra solidarietà verso lo spirito dell’iniziativa che ha portato, oramai due mesi fa, all’occupazione poiché crediamo che segnalare e riaccendere i riflettori sul tema della Cultura non possa non essere condiviso. Un ringraziamento va dunque agli occupanti ma solo fino al momento in cui l'obiettivo era, appunto, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Se le Istituzioni preposte, come leggiamo dagli organi di stampa, avevano però più volte sollecitato lo sgombero dell’area, hanno allora fatto bene ad intervenire. Certo la "teatralità" e le modalità dell’intervento lasciano un po’ perplessi così come l'enfasi ed il dispiego di forze che pare francamente spropositato ed inadeguato alla situazione.Come però abbiamo già avuto modo di chiarire continuiamo a credere nelle regole e nelle Istituzioni. Sul principio che aveva animato l’iniziativa, quindi, reset! si batterà con forza perché continuiamo a credere, anche adesso, che il “Teatro in Fiera”, così come tutti gli altri spazi culturali abbandonati debbano tornare ad essere patrimonio fruibile della Città e dei Messinesi.
IL MOVIMENTO CINQUE STELLE: «L’atto che è avvenuto stamattina al Teatro Pinelli e lo spiegamento di forze (sembrava il G8) che è stato utilizzato per sgomberare una decina di persone pacifiche non ci stupiscono minimamente. Questi cittadini hanno avuto la grave colpa di restituire alla cittadinanza un teatro, rendendolo fruibile e pianificando, in soli 60 giorni, decine di attività gratuite di carattere politico, sociale e culturale che in questa città non sono state organizzate nell’arco di 20 anni.
Vorremmo anche rimarcare le colpe di gran parte della cittadinanza, cieca e sorda di fronte ai drammi veri di una città (leggi sicilia limoni, teatro in fiera, teatro Vittorio Emanuele, servizi sociali, triscele ecc) ed invece pronta a puntare il dito contro dei concittadini, incasellandoli in colori politici e guardandoli con distacco e (spesso) con disprezzo, senza probabilmente mai aver messo piede all'interno del pinelli o aver scambiato due parole con gli stessi . Ma è l'intero concetto di ordine pubblico che va rifondato, assieme alle nostre coscienze».
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’: “Disapproviamo fortemente lo sgombero forzoso del teatro in fiera di questa mattina. Riteniamo che si sarebbe potuta e dovuta ricercare e trovare una soluzione concordata per permettere la continuazione delle attività previste e per non spegnere i riflettori sullo stato di abbandono in cui versano molti spazi pubblici sottratti alla disponibilità dei cittadini.” Così Elio Morabito coordinatore del circolo Città di Messina di Sinistra Ecologia e Libertà e responsabile Cultura della federazione provinciale Si unisce alla presa di posizione del circolo di Sel città di Messina Andrea Carbone, responsabile regionale Enti Locali e politiche dei Beni Comuni dichiarando – Il fantasma triste di un teatro abbandonato e confinato in un malinconico oblio è stato fatto rivivere, regalando alla città uno spazio in cui è stato possibile esprimere idee e creatività. Questa esperienza non può finire qui. In questi giorni, l’Ente Proprietario, ha più volte annunciati come prossimi gli interventi di riqualificazione del teatro e dell’intera area fieristica. Chiediamo che si proceda celermente dando seguito alle parole con azioni che riqualifichino l’intera area, riconsegnandola finalmente e definitivamente alla piena fruizione dei cittadini tutti. Su questo noi vigileremo.”
Il sindacato OrSA Sicilia esprime massima solidarietà agli occupanti del teatro Pinelli « Risulta veramente singolare – si legge in un comunicato – come le istituzioni tengano a far rispettare le “regole” attraverso la repressione di iniziative pacifiche e volte alla tutela del bene comune come quelle poste in essere dai ragazzi del Pinelli. Come OrSA restiamo al fianco dei ragazzi del Pinelli e li sosterremo in ogni iniziativa che intenderanno porre in essere».
Andrea Brancato e Saro Visicaro di AMNISTIA GIUSTIZIA E LIBERTA' si autodenunziano all'Autorità Giudiziaria per le stesse ipotesi di reato per le quali devono rispondere i giovani del Teatro Pinelli: "La discrezionalità non regolata dell'azione penale e i provvedimenti discriminatori rappresentano la più evidente sconfitta dello Stato di Diritto. Anche per questo la Corte Europea dei diritti umani ha già condannato duemila volte l'Italia. "Invadere un edificio, deturpare, aprire abusivamente luoghi pubblici" è parte di quello che quotidianamente fanno da decenni molti pubblici amministratori di questa Città. Molti amministratori che hanno giurato sulla Costituzione e che vengono remunerati con i soldi dei cittadini per amministrare i beni pubblici agiscono spesso e con evidenza contro il bene comune. Nel silenzio e nella complicità di chi dovrebbe garantire i diritti di tutti".
E VAI FINALMENTE SONO STAI LIBERATI LE PROPIETA DI TUTTI I CITTADINI E NON DI QUESTI COMPAGNI DEL….. VOLEVANO FARE COME A MILANO ALTRA COSA GIA X CIRCOLAVA VOCE X CHI VOTARE GRAZIE ILL.SIGNOR QUESTORE LA LEGGE VA RISPETTATA E VERIFICHIAMO CHI A BLOCCATO IL TRAFFICO CHE NON SI PUO DI NUOVO LEGGE GRAZIE
si chiama teatro in fiera
Il teatro si chiama TEATRO IN FIERA. Non è certo bello o elegante leggere un titolo come TEATRO PINELLI, perchè un gruppo di abusivi hanno occupato e ribattezzato. Nei paesi civili, al di la degli errori o delle responsabilità delle istituzioni , qualunque occupazione è abusiva!!! Si si… anche in Italia!
Quello di oggi è stato un gesto di ordine e disciplina: frase senza nostalgismi o retorica.
No Pinelli…alla faccia di chi si crede Napoleone che finì esiliato e perdente.
Ma poi come si puo intotolare un Teatro ad un anarchico? Mika ė un eroe, il teatro si chiama Teatro In Fiera ,se dobbiamo intotolarlo lo facciamo per qualcuno che ha fatto qualcosa per la nostra cittâ
x napoleone non solo teatro anche IRRERA A MARE e a poco a poco tutta la fiera e x fare un congresso di qualsiasi partito ci doveva rivolgersi ai COMPAGNI DEL……e poi dico io ma non lavorano mai forse solo alla festa dell.unita vendendo salsiccia arrosto un panino 10 euro
ho visto stamattina la mobilitazione di polizia per sgomberare un locale abbandonato dalla politica messinese e restituito alla città da quattro ragazzini. Non mi risulta che per questo e per tutti i fabbricati pubblici lasciati andare in rovina vengano aperte delle inchieste penali: eppure se si esercitasse la fantasia, come ritengo si sia fatto in questo caso, la fattispecie penale dovrebbe essere individuata. Tutta la solidarietà ai ragazzi cui è stato fatto pervenire un messaggio minaccioso ed autoritariamente esemplare. Non vi scoraggiate ragazzi: prima o poi lo Stato gestito da questo capitalismo malato crollerà e voi siete destinati a raccoglierne i cocci.
Una banda di anarchici senza rispetto per le leggi e la proprietà altrui.
e vai! finalmente le proprietà di tutti i cittadini sono libere di tornare a marcire nell’incuria delle amministrazioni e nell’indifferenza dei cittadini come te!
No…poveretti…avevano trovato qualcosa da fare….ora invece quei cattivoni della Polizia li hanno fatti sloggiare ingiustamente…..non erano abusivi …..avevano solo aperto al pubblico una struttura pericolante!!!!Ma non disperate…..in agricoltura servono tante braccia…..ecco.. la prossima volta occupate i campi dei contadini!!!
la signorina Eleonora Corace e’ chiaramente un esempio di giornalismo fazioso e di spiccata matrice comunista..
Probabilmente essa stessa potrebbe essere una degli occupanti dello stabile e ci fornisce una visione della realta’ assolutamente fuorviante e ridicola..
Da quando e’ inziata questa storia ha descritto questi xxxxx xxxxx dei centri sociali come i salvatori della patria e della nostra citta,proprio loro che avevano ridotto il teatro ad un centro sociale..
Ora ammetto che l’iniziativa e’ stata lodevole ma bisognava fermarsi li,non esagerare due mesi come e’ stato fatto..
Sicuramente questo commento non sara’ pubblicato essendo questo sito chiaramente schierato,pero’ io ho voluto tentarci lo stesso..grazie
Allora non erano bravi ragazzi gli occupanti, ma giovani che giocavano a fare gli anarchici.
Adesso lo dicono persino i giornalisti di Tempo Stretto che quello è il Teatro in Fiera e qualcuno lo aveva intitolato abusivamente il “Teatro Pinelli”, tanto per fare capire chi erano e cosa rappresentavano gli occupanti.
Per i media era fico chiamarlo “il Pinelli”.
antonio G conosci molto bene la storia, si vede che sei un alto esponente dell’intellighentia di sx locale che vota Genovese,comunque pensa alla fine che hanno fatto il comunismo e le brigate rosse dopo aver provocato danno ovunque. In ogni caso per me puoi anche chiamarlo Togliatti, Lenin o Curcio, sempre teatro in fiera è.
Liberato una proprietà di tutti i cittadini? quindi domani posso andare e usufruire degli spazi del teatro in fiera, sono cittadino, spazio anche mio no?
classico del messinese, ti sputano in faccia ma importante è poter camminare in macchina.
Leggo i commenti e sono sempre più contento di essere andato via da una città come Messina abitata in maggioranza da reazionari, chiusi di mente e ignoranti.
A quanto pare nessuno di questi “signori” si è mai fermato un attimo a guardare il programma del teatro Pinelli, che ha ospitato in questi 2 mesi artisti più o meno famosi e aveva come scopo riaprire alla città uno spazio abbandonato dalle istituzione. Ma a quanto pare non vi meritate nulla di questo.
Come si fa a dire che si tratta di occupazione se il luogo è abbandonato? Dico che è abbandonato perché, per chi non lo sapesse o per chi si sente tanto superiore da non voler sapere, il teatro era chiuso dal ’95 ed era così tenuto male che il soffitto era completamente crollato. Ma d’altronde chi se ne frega.
Non interessano queste cose a voi che siete contenti di andare in giro vestiti tutti firmati, con le macchine che fanno casino, senza mai aver letto un libro.
Voi che guardate la cultura come un nemico da annientare, che vi rotolate nel degrado di una città magnifica (se fosse abitata da gente civile), che avete votato e continuerete a votare personaggi come voi che hanno come unico interesse il loro interesse, vi meritate tutta la spazzatura non raccolta, le buche nelle strade, la mancanza di soldi per pagare i dipendenti, l’assenza di servizi pubblici (“Ma chi se ne frega! Noi siamo 3 in famiglia e abbiamo 5 macchine!”), le alluvioni e tutti gli altri disagi!
Mi raccomando, continuate così!
La polizia mandatela a sgomberare qualche ragazzo che non ha mai fatto niente a nessuno, non ad arrestare i vari noti delinquenti, se no chi vi promette il pane? Come mangiate voi? Collusi!
L’importante è che lo sgombero del Pinelli risolverà tutti problemi di una città allo sbando come poche. Vero?
Finirete nel baratro più velocemente di quanto pensiate! Mi dispiace solo per quella minoranza di persona che non c’entra nulla e che rema contro di voi che subirà quello che non si merita.
certo, invece di sgomberare quartieri inaccessibili alle forze dell’ordine, sgomberate il teatro pinelli!!!! vergogna!!
ART.21 COSTITUZIONE. PERGOLIZZI e PINOCCHIO non ci pensano nemmeno a criticare quella classe politica, cui PERGOLIZZI appartiene a pieno titolo, responsabile del degrado del teatro PINELLI, e sollecitare per loro l’intervento della Magistratura per il reato di abbandono di teatro. I ragazzi, questi si veri messinesi, hanno voluto dare un segnale di vivacità ad una città addormentata, vanno elogiati, non puniti con un avviso di garanzia, cui sono degni gli amministratori di questa città.
Intitolare….si scrive intitolare….
Proprietà si scrive proprietà…
Io ve lo avevo detto… eravate un precedente “anomalo” da reprimere… cmq tutto è finito senza incidenti(meno male). Riflettete su chi Vi ha lasciato soli, di quanti “a parole” Vi davano il loro consenso…
La società cittadina deve cmq prendere atto della Vs stato di disagio… Adesso è andata bene, ma in futuro?
E se si alzeranno i toni della protesta?
E che nessuno si lamenti di Messina che è una città morta e che non c’è niente … Una cosa di buono stava nascendo, ma evidentemente qualcuno vuole che si ritorni allo stato di abbandono di prima.
invece per noi ora è bello chiamarlo teatro in fiera ma non poterci entrare vero? caro frank il cambiamento spaventa…
sisi giusto hai perfettamente ragione…Vittorio Emanuele infatti… ha fatto
Leggo i commenti anche io e mi vergogno dei miei “concittadini”, lo metto tra le virgolette perchè mi sento più concittadino di quel gruppo di abusivi o di quel gruppo di anarchici come sono stati definiti in questa pagina,che lottano per ridare ad una città bellissima, non si può dire lo stesso dei suoi figli evidentemente, un bene PUBBLICO che le spetta di diritto. Bene, meglio essere abusivi e lottare contro le massonerie che in questa città sono sempre più presenti ed appoggiate dalla totalità dei messinesi che stare dietro un computer a fare i faciloni, a star sempre dalla parte del più forti perchè da soli i nostri diritti non sappiamo prenderceli. Benissimo lotteremo ancora per il PINELLI, per la Chiesa Normanna di Mili e se servirà ci prenderemo 1000 denunce, costringeremo l’Italia ad accorgersi di come viene gestita questa Città. Ah, ricordo a tutti quanti, che il presidente della regione di cui tutti adesso ci vantiamo, ha espressamente voluto incontrare questi 4 anarchici abusivi…
ti invito a venire domani alla manifestazione e a dirle infaccia ad ognuno dei ragazzi queste tue parole, ad ognuno di quei ragazzi che c’ha messo l’anima, ad ognuno di quei ragazzi che adesso lotta sotto la pioggia, ad ognuno di quei ragazzi che vuole restare nella propria città e renderla migliore
Invece di indignarsi per lo stato di abbandono di una simile struttura in pieno centro cittadino, si applaude all’iniziativa che riporta “ordine e disciplina”. Già, l’ordine e la disciplina nella città dei parcheggi in terza fila, delle autoradio a tutto volume in piena notte, dei quartieri periferici abbandonati al vandalismo e all’indifferenza, delle discariche a cielo aperto in pieno centro, delle spiagge e delle aree verdi ridotte a mondezzai, delle fioriere che non resistono due giorni prima che qualcuno le smonti e se le porti a casa, degli escrementi di cane che punteggiano i marciapiedi… Tutti i soloni da due soldi che ora applaudono allo sgombero, perché non invocano un simile spiegamento di forze contro questi mali?
Tutto questo astio contro dei giovani che volevano solo fare qualcosa per restituire alla cittadinanza uno spazio colpevolmente negato da 17 anni; e lo hanno fatto mettendoci nomi, cognomi e facce, in una città dove buttare il sasso e nascondere la mano è la regola.
Se siamo costantemente in basso in tutte le classifiche di vivibilità, è anche perché troppi messinesi desiderano che tutto resti com’è, che ogni tentativo di cambiamento venga soffocato e represso.
se vi piace tanto occupare abusivamente luoghi pubblici con azioni chiaramente di parte ( altro che cultura ecc rappresentative di tutti), la lista è lunga; partite dall’ex riviera e arrivate all’ex sanderson, sapeste quanta roba c’è in mezzo.
Conosco la storia….
e conosco me stesso e caro generale mi spiace per te hai perso ancora …ne avessi azzeccata una. Ora ti spiego un’altra storia quel teatro era stato simbolicamente intitolato a Pinelli per una mera coincidenza temporale il giorno coincideva con quello della morte di quel ragazzo che ti ricordo avvenne in una caserma della polizia ….la storia bisogna studiarla….ci vediamo all’alba…anzi all’elba
non credo tu possa insegnarmi nulla ma dimentichi che per quei fatti le BR ( cioè i cugini comunisti) ammazzarono un commissario di polizia che non centrava niente .Cmq non vedo con quale diritto e autorità e motivo chiami un bene pubblico con un nome che nulla centra col tema, tantomeno con la cultura e con Messina; è chiaramente una intitolazione ideologica ,partigiana e fuoriluogo. Fatevi un bel centro sociale autorizzato e allora potrai chiamarlo con tutti i nomi che vuoi. Meglio l’Elba di un gulag, che ti invito a visitare, ammesso che tu sappia cosa sia.
occupate anche la chiesa normanna di Mili allora, fatelo!! che problema c’è??
Meglio il Gulasch ..con un anziano generale in pensione essendo io giovane meglio parlare di cucina.. il Gulasch (in ungherese Gulyás o, più precisamente, Gulyás-leves, che letteralmente significa “zuppa del mandriano”) è un piatto tipico della cucina ungherese …bon appetit mon general..