Com'è cambiata l'organizzazione della macchina dell'Asp? Lo ha raccontato la commissaria Marzia Furnari: dalla nuova squadra ai tamponi, passando per case di riposo e posti letto

Numeri che raccontano due mesi di lavoro. Che fotografano il confine tra il prima e il dopo. Numeri che rappresentano com’è cambiata l’organizzazione della macchina dell’Asp di Messina con il commissariamento che porta il nome di Marzia Furnari. Le cifre snocciolate oggi, durante la conferenza stampa che ha aperto alla stampa le porte del “quartier generale” dell’ufficio commissariale, danno il senso di qual è stato il lavoro fatto per superare le troppe criticità che Messina stava vivendo nel suo momento più duro, alle prese con la seconda ondata di contagi. Ma soprattutto, dietro quei numeri, e dietro le mascherine, ci sono volti, occhi, nomi, professionalità che hanno dato uno slancio che adesso rende Messina meno fragile e più preparata ad affrontare il covid e tutte le sue conseguenze. 

I primi passi

La commissaria Furnari racconta di essersi sentita spaesata al suo arrivo. Era metà dicembre, un momento di grande preoccupazione per quell’ondata di contagi che aveva travolto anche Messina. E’ iniziato un lavoro serrato in cui è stata affiancata sempre dal messinese Ferdinando Croce, capo di Gabinetto dell’assessore Razza. C’erano grosse carenze da superare. A cominciare da un arretrato di almeno 2 mila esiti di tamponi che non erano stati caricati sulla piattaforma dell’Istituto Superiore di Sanità. Oggi invece, dal suo insediamento, sono stati 17 mila i dati caricati nel sistema dell’Istituto. 25.315 gli esiti di tamponi comunicati (di cui 11.670 positivi e 13.645 negativi).  65.450 i tamponi rapidi effettuati nei drive-in viaggiatori, cittadini e scuole. 5.238 le utenze attivate nell’Ufficio Rifiuti dal 30 dicembre.16.000 le persone raggiunte dal supporto psicologico e contact tracing.

La nuova squadra per l’emergenza Covid

Altri numeri importanti sono quelli che riguardano la grande squadra formata dall’ufficio commissariale a Messina. Un team formato da tantissimi i giovani chiamati a dare il proprio contributo nella gestione di questa emergenza. 5 persone in segreteria, 68 amministrativi, 147 psicologi (che rispondono a circa 370 chiamate al giorno, 2220 ogni settimana, coordinati da Marinella Ruggeri, Edda Paino e Giuseppa D’Andrea), 56 biologi, 13 assistenti sociali, 19 assistenti tecnico – informatici (coordinati da Franco Cariolo), 12 tecnici della prevenzione, 13 educatori, 42 ingegneri, medici e infermieri dalla graduatorie regionali e nazionali. L’Ufficio è stato suddiviso in mega aree specifiche: Ufficio data entry, Ufficio Esiti, Ufficio Rifiuti, Supporto psicologico e Contact Tracing, Coordinamento USCA, Team Case di Riposo, Relazione con i Sindaci, Relazione con i Medici di Medicina generale e i Pediatri di Libera scelta, Supporto Uffici Pubblici e Giudiziari, Ufficio stampa e Coordinamento Screening, affidato a Enzo Picciolo. 

Le case di riposo

Sul fronte case di riposo, coordinate da Marcello Mezzatesta e dal capo del dipartimento Prevenzione dell’Asp Maria Gabriella Caruso: 51 le strutture ispezionate con tecnici della prevenzione e personale medico, 736 i tamponi effettuati agli ospiti, 434 quelli agli operatori. 

Le Usca sul territorio

33 le Usca sul territorio di Messina e provincia, coordinati da Gianfranco Nastasi, Taormina, Cesarò, Santa Teresa Riva, Ionica, Messina Nord, Messina Sud, Messina Centro Nord, Messina Centro Sud, Messina Centro, Roccalumera, Saponara, Peloritani, Milazzo, Mistretta, Santo Stefano Camastra, Torregrotta, Lipari, Malfa, Barcellona, Fondachelli Fantina, Furnari, Longano, Patti, Patti 2, Brolo, Sinagra, Sant’Agata di Militello, Castell’Umberto, Capo d’Orlando, Nebrodi. Sono invece 4 le Usca scolastiche (Longano, Ionica, Peloritani, Nebrodi), infine la più recente è l’Usca Case di Riposo.

La commissaria Furnari ha poi rivolto un sentito ringraziamento alla sua segreteria, in particolare a Melania Ristagno, Domenico Sammataro e Filippo Spina e sottolineato il massimo coinvolgimento dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, coordinati da Alberto D’Angelo e da sempre in prima linea nella lotta contro la pandemia. Ha citato l’accordo con la Rete civica della Salute e il potenziamento di alcuni servizi come l’assistenza domiciliare in situazioni di fragilità anche su pazienti Covid.

I posti letto

Un focus anche sui posti letto disponibili a Messina. Soprattutto per rassicurare i messinesi: «Non c’è carenza di posti letto nei nostri ospedali. C’è stato solo un giorno in cui c’è stato il dubbio di essere arrivati a saturazione, ma nel giro di poche ore ci siamo resi conto che la situazione era sotto controllo. Non è un caso che ad oggi nessun paziente messinese è mai stato trasferito in altra provincia per mancanza di posti letto. Anzi, i nostri ospedali hanno accolto pazienti Covid provenienti ad esempio da Catania. Ad oggi Messina e provincia contano 287 posti di degenza ordinaria Covid, di cui 89 disponibili e 58 posti di terapia intensiva Covid, di cui 33 disponibili. 

I canali di comunicazione

Alla fine anche numeri che riguardano le comunicazioni. L’apertura di una pagina Facebook ufficiale, già seguita da oltre 3 mila persone e aggiornata costantemente, un numero Whatsapp (335.7753954), l’attivazione di due nuovi numeri per il supporto psicologico 338.4721806 e 338.4721796.