La Prefetta e il "pensiero stupendo": una sindaca a Messina. Attenti alle segnaposto e ai ventriloqui

La Prefetta e il “pensiero stupendo”: una sindaca a Messina. Attenti alle segnaposto e ai ventriloqui

Rosaria Brancato

La Prefetta e il “pensiero stupendo”: una sindaca a Messina. Attenti alle segnaposto e ai ventriloqui

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domenica 11 Settembre 2016 - 06:23

L'arrivo a Messina di Francesca Ferrandino ha fatto dire a tanti:" e se fosse di buon augurio per un sindaco donna?" La città è pronta,un pò meno lo sono i partiti e i movimenti. Il rischio è che dietro la candidata si celi un ventriloquo. Invece, Cambiamo Messina dalle migliori.

L’abbiamo fissata come si guarda un marziano, coltivando nel nostro cuore la segreta speranza che fosse come quei fiori di primavera, che quando ne vedi spuntare uno subito vengono a ruota gli altri. Così è stato per i messinesi con la prefetta Francesca Ferrandino. Chissà quanti hanno pensato, anche per un attimo: “speriamo sia di buon augurio per avere un sindaco donna”.

Sono convinta che Messina è pronta per avere un sindaco donna. Conosco un paio di donne che vedrei benissimo quella poltrona. La domanda che pongo è: i partiti ed i movimenti sono pronti ad un sindaco donna? Ad un candidato- sindaco donna? O rischiamo di cadere nella trappola della moda del momento, della forma che prevale sulla sostanza?

Non ritengo che una donna sia, per il solo fatto di esserlo, un sindaco migliore di un uomo. Ci sono stati buoni sindaci e pessimi sindaci e lo sarebbero stati anche da donne. L’amministrare è asessuato. Così come le capacità, le incapacità, i vizi e le virtù. Non sono né quote azzurre né quote rosa. Ma statisticamente Messina non ha mai avuto un sindaco donna. Tra sindaci, potestà, commissari dal 1860 circa 78 uomini hanno amministrato Messina. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Anche tra i 108 comuni del messinese le prime cittadine si contano nelle dita di mezza mano. C’è stata solo, per un breve periodo, dal ’93 al ’94 una presidente della provincia, Amelia Ioli Gigante, ma solo come conseguenza diretta di tangentopoli.

E’ arrivato il momento di mettere sulla poltrona di Palazzo Zanca una sindaca.

Sono contraria alle quote rose e considero la doppia preferenza di genere un efficace sistema di controllo del voto, infatti non a caso, in Sicilia è stata mantenuta nella nuova legge elettorale varata dall’Ars ad agosto.

Il cuore della questione è proprio questo: i partiti non sono pronti all’ingresso delle donne nei ruoli chiave. E purtroppo non lo sono molte delle donne elette.

Messina è pronta e merita di avere una sindaca. La situazione talmente devastata e ferita della città richiede quelle qualità che le donne hanno in quantità industriale rispetto agli uomini. Inoltre, essendo meno avvezze, perché rimaste fuori per mezzo secolo, ai giochi di potere e delle politica, possono essere totalmente disinteressate ai propri orticelli e completamente dedite alla causa.

A mio giudizio ci sono numerose donne, alcune dentro il mondo politico, altre ai margini,altre ancora mai chiamate, che sarebbero ottimi sindaci, ma che sono escluse e rischieranno di esserlo comunque. Ne conosco una, ad esempio, che ha detto un paio di no perché ha capito che sarebbe stata usata come “una borsa firmata”, per moda. Dopo la moda dei sindaci che vengono dalla società civile, adesso il must è la donna.

Quello che temo è la corsa alla donna, come in “Tutti pazzi per Mary” e non perché “Mary” sia ritenuta la più adatta o la migliore, ma perché ha la “quota giusta”.

Il mio timore è l’identikit che partiti e leader fanno della loro “Mary”, il mio timore riguarda: le segnaposto, le telecomandate. Non mi spaventa molto l’Ambra della politica, ma il ventriloquo che c’è dietro di lei.

La doppia preferenza alimenta questi rischi, basta andare a vedere i risultati delle amministrative in Sicilia dalla primavera 2013 in poi. Il ventriloquo può essere il leader, il parente, l’amico, l’amante, il burattinaio. Nel caso dei segnaposti c’è il “si sa ma non si dice”. La persona in questione non può o non vuole candidarsi in prima persona, ma tutti, dall’elettore al riferimento di partito, fino all’interessata, sanno esattamente di chi è quella casella. Sanno che votano y ma si legge x.

L’attuale sistema di selezione della classe dirigente ignora le pari opportunità per i migliori in generale, uomini e donne. Anzi, va proprio in direzione opposta. Se incappa in un migliore crea gli anticorpi per espellerlo. Il meccanismo è ancora più selettivo con le migliori. Perché le migliori hanno il pessimo vizio di camminare con le proprie gambe e pensare con la propria testa, di sapere quanto valgono e quanto possono dare alla comunità ed alla vita politica.

Temo che di fronte all’arrivo del prefetto Francesca Ferrandino ed al “pensiero stupendo” di un sindaco donna in tanti abbiano detto: “dai, metti lì una donna che vinciamo sicuro”. Tra non molto inizierà la caccia al tesoro non per la candidata ideale, ma per quella che più può essere utile al raggiungimento dell’obiettivo.

Le più gettonate saranno le libere professioniste, le imprenditrici affermate, avvocatesse, magistrate, le guerriere della società civile o le più coraggiose dell’associazionismo. Magari sono state ignorate negli ultimi 20 anni, così come sono state ignorate la fatica e l’impegno che è costato loro arrivare lì, ma improvvisamente tra un paio di mesi avranno tutte un nuovo appeal. Saranno corteggiatissime. Saranno “tutti pazzi per Mary”.

Quando sento un leader di partito che a Messina dice “ora vedrei bene una donna” mi preoccupo. E’ una frase che sa di concessione, d’investitura. Nel panorama di quest’amministrazione la Panarello è stata l’unica donna in giunta per metà mandato e non con deleghe di peso. Non c’è una donna al vertice di nessuna partecipata o Ente, dal Teatro all’Atm. Al massimo le trovi in un Cda, dove si presume che la loro presenza si “confonda” con le altre.

Ecco perché mi spavento se un leader dice: adesso è il turno di una donna-sindaco.

Le avete ignorate per decenni come compagne di lista o di giunta o di partito. Siete stati costretti a metterle in lista da norme create appositamente e le avete aggirate per continuare i vostri giochi di potere.

Non voglio una candidata-segnaposto e non la voterò. Lancio una sfida ai partiti, ai movimenti. C’è un anno e mezzo per le amministrative del 2018. C’è abbastanza tempo per lasciare giochetti ed ipocrisie al passato e cambiare veramente la politica.

Cambiamo Messina dai migliori. E candidiamo una donna migliore.

Rosaria Brancato

20 commenti

  1. LA PAROLA PENSIERO STUPENDO E’ BELL, MA SOLO RIFERITA ALLA CANZONE DELLA CANTANTE PATTY PRAVO. E’ DALLA FINE DEGLI ANNI ’70 CHE CI ROMPONO I ZEBEDEI CON FRASI TIPO E’ GIUSTO ORA SIAMO NEGLI ANNI 2000. LA POLITICA SINISTRA HA PORTATO SOLO DEMAGOGIA DEL SESSO DELLA PERSONA. HA ANNULLATO LA CAPACITA’ PERSONALE E LA BRAVURA, SOPRATUTTO ONESTA’. ORA BASTA. LE PAROLE SONO SOLO PAROLE. LE IDEE POSSONO DISTRUGGERE UNA NAZIONE, L’ITALIA E’ DISTRUTTA. BISOGNA VALUTARE LA CAPACITA’ PERSONALE, NON LA POLITICA. UN MINISTRO, CONOSCIUTO COME QUELLO DELL’INCLINAZIONE HA FAVORIRE LE DONNE, HA PORTATO A NOMINE NON PER CAPACITA’, MA PER SESSO. FAMOSA SUA FRASE E’ GIUSTO CHE LE DONNE HANNO TUTTO DOPO ESSERE STATE MALTRATTATE NEI SECOLI. MINISTRA SINDACA MA….

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  2. LA PAROLA PENSIERO STUPENDO E’ BELL, MA SOLO RIFERITA ALLA CANZONE DELLA CANTANTE PATTY PRAVO. E’ DALLA FINE DEGLI ANNI ’70 CHE CI ROMPONO I ZEBEDEI CON FRASI TIPO E’ GIUSTO ORA SIAMO NEGLI ANNI 2000. LA POLITICA SINISTRA HA PORTATO SOLO DEMAGOGIA DEL SESSO DELLA PERSONA. HA ANNULLATO LA CAPACITA’ PERSONALE E LA BRAVURA, SOPRATUTTO ONESTA’. ORA BASTA. LE PAROLE SONO SOLO PAROLE. LE IDEE POSSONO DISTRUGGERE UNA NAZIONE, L’ITALIA E’ DISTRUTTA. BISOGNA VALUTARE LA CAPACITA’ PERSONALE, NON LA POLITICA. UN MINISTRO, CONOSCIUTO COME QUELLO DELL’INCLINAZIONE HA FAVORIRE LE DONNE, HA PORTATO A NOMINE NON PER CAPACITA’, MA PER SESSO. FAMOSA SUA FRASE E’ GIUSTO CHE LE DONNE HANNO TUTTO DOPO ESSERE STATE MALTRATTATE NEI SECOLI. MINISTRA SINDACA MA….

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  3. La vicenda di ROMA e le prime pagine contro la sindaca del M5S VIRGINIA RAGGI, additata con violenza verbale inaudita la responsabile di tutti i mali della nostra capitale, infatti la STAMPA di Torino di oggi supera tutti per falsità I RIFIUTI DI ROMA COSTANO IL QUADRUPLO DI MILANO, lasciando intendere che i romani pagano una TARI 4 volte più dei milanesi, pongono un problema ai giornalisti, a tutti, anche a ROSARIA, che sintetizzo nell’interrogativo, VALE LA PENA LEGGERVI quando siete in simbiosi con il regime imperante? SIOPE ci dice che nel 2015, anno del Prefetto TROTTA, il costo del contratto è stato di€278/romano e €264/milanese, mentre la TARI €174/romano e €194/milanese; le TARSU e TARES dei ritardatari €40/romano e €44/milanese.

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  4. La vicenda di ROMA e le prime pagine contro la sindaca del M5S VIRGINIA RAGGI, additata con violenza verbale inaudita la responsabile di tutti i mali della nostra capitale, infatti la STAMPA di Torino di oggi supera tutti per falsità I RIFIUTI DI ROMA COSTANO IL QUADRUPLO DI MILANO, lasciando intendere che i romani pagano una TARI 4 volte più dei milanesi, pongono un problema ai giornalisti, a tutti, anche a ROSARIA, che sintetizzo nell’interrogativo, VALE LA PENA LEGGERVI quando siete in simbiosi con il regime imperante? SIOPE ci dice che nel 2015, anno del Prefetto TROTTA, il costo del contratto è stato di€278/romano e €264/milanese, mentre la TARI €174/romano e €194/milanese; le TARSU e TARES dei ritardatari €40/romano e €44/milanese.

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  5. Cara ROSARIA la falsità della notizia o estrapolare da una audizione di SEI ORE davanti a una Commissione Parlamentare di inchiesta, delle parole qua e là facendone dei titoloni di prima pagina, non è solo della STAMPA o CORRIERE DELLA SERA o REPUBBLICA o UNITA’ che nulla ha a che fare con quella di Antonio GRAMSCI, ma anche di molte testate on line, fortunatamente TEMPOSTRETTO ha una linea editoriale chiara, le pulci al potere di turno, RENATO o non RENATO, M5S o non M5S, non si è fatta stampa di regime, quello imperante del PARTITO DEMOCRATICO di Matteo RENZI.

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  6. Cara ROSARIA la falsità della notizia o estrapolare da una audizione di SEI ORE davanti a una Commissione Parlamentare di inchiesta, delle parole qua e là facendone dei titoloni di prima pagina, non è solo della STAMPA o CORRIERE DELLA SERA o REPUBBLICA o UNITA’ che nulla ha a che fare con quella di Antonio GRAMSCI, ma anche di molte testate on line, fortunatamente TEMPOSTRETTO ha una linea editoriale chiara, le pulci al potere di turno, RENATO o non RENATO, M5S o non M5S, non si è fatta stampa di regime, quello imperante del PARTITO DEMOCRATICO di Matteo RENZI.

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  7. PROPRIO IERI SERA PARLAVO DI MARIEDIT. ANCHE SE POLITICAMENTE NON HO SUE IDEE, MA MI E’ GRADITO LEGGERE I SUOI INTERVENTI. HO PENSATO MARIEDIT E’ ALL’ESTERO, STA BENE O MALE? LEGGO MARIEDIT PERCHE’ RIPORTA CIFRE PRECISE SU TASSE COMUNALI. LA MEDIA A MILANO TARES TARI ED ALTRI NON RIGUARDANO VIA DELLA SPIGA O VIA MANZONI GLI IMMOBILI SONO 16/20.000 MQ. CHE ALTRE PARTI PIU’ A NOSTRE TASCHE. LE CIFRE RIPORTATE DA MARIEDIT SONO GIUSTE IO PAGO QUALCOSA MENO. IL PROBLEMA NON E’ TARES TARI A MILANO E’ IL SERVIZIO PERFETTO CHE ABBIAMO SIAMO FIN TROPPO SERVITI. RIGUARDO I GIORNALI CITATI DA MARIEDIT UNITA’, REPUBBLICA CORRIERE E STAMPA NON SONO GIORNALI ITALIANI HANNO RIDOTTO L’ITALIA FOGNA DI PREGIUDICATI STRANIERI OGGI OMICIDI CAUSATI DA STRANIERI

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  8. PROPRIO IERI SERA PARLAVO DI MARIEDIT. ANCHE SE POLITICAMENTE NON HO SUE IDEE, MA MI E’ GRADITO LEGGERE I SUOI INTERVENTI. HO PENSATO MARIEDIT E’ ALL’ESTERO, STA BENE O MALE? LEGGO MARIEDIT PERCHE’ RIPORTA CIFRE PRECISE SU TASSE COMUNALI. LA MEDIA A MILANO TARES TARI ED ALTRI NON RIGUARDANO VIA DELLA SPIGA O VIA MANZONI GLI IMMOBILI SONO 16/20.000 MQ. CHE ALTRE PARTI PIU’ A NOSTRE TASCHE. LE CIFRE RIPORTATE DA MARIEDIT SONO GIUSTE IO PAGO QUALCOSA MENO. IL PROBLEMA NON E’ TARES TARI A MILANO E’ IL SERVIZIO PERFETTO CHE ABBIAMO SIAMO FIN TROPPO SERVITI. RIGUARDO I GIORNALI CITATI DA MARIEDIT UNITA’, REPUBBLICA CORRIERE E STAMPA NON SONO GIORNALI ITALIANI HANNO RIDOTTO L’ITALIA FOGNA DI PREGIUDICATI STRANIERI OGGI OMICIDI CAUSATI DA STRANIERI

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  9. MessineseAttenta 11 Settembre 2016 13:28

    Dott.ssa Brancato, il suo articolo, in stile vetero sessantottino, continua a cadere nell’errore che, sinora, è stato compiuto con rabbiosa veemenza.
    Non è un sindaco donna che potrà riportare Messina nel novero delle città civili, ma solo politici competenti ed onesti.
    A Roma abbiamo la smentita più eclatante alla sua idea.
    Ma lei pensa che la Ferrandino sia stata nominata a Messina per la sua bravura o il suo essere donna?
    Nè l’una nè l’altra, ma per la sua utilità agli scopi politici del governo che guida, in atto, l’Italia.
    Vada a verificare i dati (quelli veri, non quelli taroccati) di produttività e di merito delle donne nelle forze armate ed in quelle di polizia.
    Si ricrederà sulla validità della scelta di ammetterle.

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  10. MessineseAttenta 11 Settembre 2016 13:28

    Dott.ssa Brancato, il suo articolo, in stile vetero sessantottino, continua a cadere nell’errore che, sinora, è stato compiuto con rabbiosa veemenza.
    Non è un sindaco donna che potrà riportare Messina nel novero delle città civili, ma solo politici competenti ed onesti.
    A Roma abbiamo la smentita più eclatante alla sua idea.
    Ma lei pensa che la Ferrandino sia stata nominata a Messina per la sua bravura o il suo essere donna?
    Nè l’una nè l’altra, ma per la sua utilità agli scopi politici del governo che guida, in atto, l’Italia.
    Vada a verificare i dati (quelli veri, non quelli taroccati) di produttività e di merito delle donne nelle forze armate ed in quelle di polizia.
    Si ricrederà sulla validità della scelta di ammetterle.

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  11. Con tutto il rispetto per le donne, mi sembra troppo presto per esaltare il prefettoaspettiamo e poi si vedrà….qui non è appunto il problema se sia meglio una donna o uomo a governare…il problema è nella qualità dei politici o presunti tali!E con tutto il rispetto mi sembra che in giro non c’è ne sono molti con p. Maiuscola!!Il prefetto cerchi nei suoi compiti di risolvere tutte quelle emergenze che affliggono la città è che si trascinano da anni.immondizia, viabilità, sicurezza e mancanza d’acqua!!!poi se ne parla se è meglio un uomo o una donna!!!

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  12. Con tutto il rispetto per le donne, mi sembra troppo presto per esaltare il prefettoaspettiamo e poi si vedrà….qui non è appunto il problema se sia meglio una donna o uomo a governare…il problema è nella qualità dei politici o presunti tali!E con tutto il rispetto mi sembra che in giro non c’è ne sono molti con p. Maiuscola!!Il prefetto cerchi nei suoi compiti di risolvere tutte quelle emergenze che affliggono la città è che si trascinano da anni.immondizia, viabilità, sicurezza e mancanza d’acqua!!!poi se ne parla se è meglio un uomo o una donna!!!

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  13. SoloPerTeMessina 11 Settembre 2016 18:00

    Concordo con la mia concittadina attenta: a Messina, manca la classe dirigente; donna, uomo, transgender, o accorinti è risibile la qualità.
    A tutti i livelli. Giornalisti in testa, e magistrati a ruota.

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  14. SoloPerTeMessina 11 Settembre 2016 18:00

    Concordo con la mia concittadina attenta: a Messina, manca la classe dirigente; donna, uomo, transgender, o accorinti è risibile la qualità.
    A tutti i livelli. Giornalisti in testa, e magistrati a ruota.

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  15. dott.ssa Brancato la popolarità di certe donne messinesi si è accresciuta grazie alla scarsa “presentabilità” di certi uomini, penso a genovese e buzzanca che avendo avuto l’onore di gestire Messina, la hanno annichilita! Lungi da me dal voler contraddire il suo pensiero ma lei a chi pensa quando parla di donne sindaco? a Emilia Barrile o alla pur brillante ma passata anch’essa da casa Genovese, Antonella Russo? alla signorina Fenech che col suo dindaco scalzo sta contribuendo a determinare la fine della città? ad Elvira Amata, manculicani?? o magari a qualche giornalista dalle malcelate velleità tipo la Cicciò? A questo punto perchè non lei??? Non come Rosaria Brancato bensì come DONNA SARINA! ECCO IL PROSSIMO SINDACO DONNA: DONNA SARINA

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  16. dott.ssa Brancato la popolarità di certe donne messinesi si è accresciuta grazie alla scarsa “presentabilità” di certi uomini, penso a genovese e buzzanca che avendo avuto l’onore di gestire Messina, la hanno annichilita! Lungi da me dal voler contraddire il suo pensiero ma lei a chi pensa quando parla di donne sindaco? a Emilia Barrile o alla pur brillante ma passata anch’essa da casa Genovese, Antonella Russo? alla signorina Fenech che col suo dindaco scalzo sta contribuendo a determinare la fine della città? ad Elvira Amata, manculicani?? o magari a qualche giornalista dalle malcelate velleità tipo la Cicciò? A questo punto perchè non lei??? Non come Rosaria Brancato bensì come DONNA SARINA! ECCO IL PROSSIMO SINDACO DONNA: DONNA SARINA

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  17. MessineseAttenta 12 Settembre 2016 09:19

    I dati da lei citati sono esemplificativi al massimo.
    I Romani pagavano quasi come i Milanesi, ma non avevano nulla in cambio.
    Città lurida, sporca, strade mai pulite.
    Milano, al confronto, è un salotto.
    Quando a Roma si creerà un servizio efficiente, come a Milano, i costi aumenteranno in maniera esponenziale.
    Non parli solo di ciò che le fa comodo.

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  18. MessineseAttenta 12 Settembre 2016 09:19

    I dati da lei citati sono esemplificativi al massimo.
    I Romani pagavano quasi come i Milanesi, ma non avevano nulla in cambio.
    Città lurida, sporca, strade mai pulite.
    Milano, al confronto, è un salotto.
    Quando a Roma si creerà un servizio efficiente, come a Milano, i costi aumenteranno in maniera esponenziale.
    Non parli solo di ciò che le fa comodo.

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  19. MessineseAttenta 12 Settembre 2016 09:26

    Gentile Dott.ssa Brancato, Le faccio notare che nel CDA del Vittorio Emanuele una donna era presente e non mi sembra che la sua esperienza sia stata nè utile nè onorevole, visto che, al più presto, la vedremo nelle aule del Tribunale di Messina, insieme a chi ha approvato spese senza che in cassa vi fossero i denari.
    Mi permetto di ricordarLe, inoltre, che già nel Precedente CDA era presente l’Avv. Faranda, che in data 2 Aprile 2013 rassegnò le proprie dimissioni.
    E sono due i fallimenti femminili.
    Questo lo ha scritto Lei.
    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjZi76CwYnPAhXGshQKHZUxBLcQFggrMAM&url=http%3A%2F%2Fwww.tempostretto.it%2Fnews%2Fex-vice-presidente-daniela-faranda-dimette-dal-

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  20. MessineseAttenta 12 Settembre 2016 09:26

    Gentile Dott.ssa Brancato, Le faccio notare che nel CDA del Vittorio Emanuele una donna era presente e non mi sembra che la sua esperienza sia stata nè utile nè onorevole, visto che, al più presto, la vedremo nelle aule del Tribunale di Messina, insieme a chi ha approvato spese senza che in cassa vi fossero i denari.
    Mi permetto di ricordarLe, inoltre, che già nel Precedente CDA era presente l’Avv. Faranda, che in data 2 Aprile 2013 rassegnò le proprie dimissioni.
    E sono due i fallimenti femminili.
    Questo lo ha scritto Lei.
    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjZi76CwYnPAhXGshQKHZUxBLcQFggrMAM&url=http%3A%2F%2Fwww.tempostretto.it%2Fnews%2Fex-vice-presidente-daniela-faranda-dimette-dal-

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