E' tutto pronto per la terza edizione del LovMe Fest, la kermesse culturale ed artistica che anima il 2 giugno in riva allo stretto proponendo concerti, visite, incontri formativi ed esposizioni varie. Quest'anno però forte Ogliastri non sarà teatro dell'evento, il tutto si sposta a villa Dante, con un pizzico di amarezza ma con tanta voglia di continuare a stupire.
Tenacia. E' sicuramente questa la parola d'ordine della prossima edizione del LovMe Fest, la kermesse culturale ed artistica che ormai da 3 anni a questa parte anima il 2 giugno in riva allo stretto. Forte Ogliastri, luogo strategico della difesa medievale cittadina era diventato il perfetto teatro per un risveglio dedicato a tutte le età e le passioni, dove moda, spettacolo, musica, pittura, incontri formativi, lettura ed artigianato si incontravano al cancello della costruzione del viale Giostra, cancello che, stavolta, è stato trovato chiuso.
Il sito storico, infatti, non sarà concesso al gruppo organizzativo e la location, stravolgendo ogni tradizione, cambierà totalmente zona, tra il dispiacere di chi, al forte, aveva trovato una seconda casa, tra lavori da fare e sistemazione degli stand. Nuovo spazio, quindi, ma stesso mood: stupire. Il prossimo 2 giugno sarà la villa Dante di Messina ad essere animata dal LovMe Fest. Tempostretto.it, anche nel 2017, seguirà i lavori del team, per descrivere alcune parti dell'iniziativa nel dettaglio.
Abbiamo intervistato un membro del gruppo attivo, Guglielmo Sidoti, presente nella squadra fin dalla prima edizione.
Il LovMe Fest è ormai un marchio di garanzia per il 2 giugno messinese. A grandi linee, sarà presentato il solito stampo vincente?
La manifestazione, come nelle precedenti edizioni, durerà un'intera giornata. Lo start sarà dato alla mattina dai seminari, i workshop e le attività legate ai bambini ed il fitness. Tanti i temi trattati in questa prima parte di LovMe Fest; dalla pace, legata al dialogo interreligioso, ai diritti civili con un focus sui campi di concentramento in Cecenia, ed ancora Legalità, disabilitá, Europa. Non mancheranno i workshop di fotografia, pittura, chitarra e scrittura creativa e le attività per i più piccini. Allestite permanentemente, invece, mostre di ogni forma d'arte, dei club di auto e moto d'epoca, le estemporanee ed un attenzione particolare ai nostri amici a quattro zampe. La musica ovviamente non mancherà, moltiplicandosi in tre palchi diversi per sound, tipologia e pubblico. Il tutto accompagnato dallo Street food caratteristico della nostra terra e dal parco libri ed artigiani. Ce n'è per tutti i gusti
Molte turbolenze attorno al LovMe di quest'anno. Cosa pensate della chiusura di forte Ogliastri, dopo tanto lavoro speso all'interno, non solo in vista del progetto ma anche volendo lasciare alla cittadinanza una struttura operativa, magari, per altre iniziative?
Per anni abbiamo animato una struttura che, non dimentichiamolo, era nata per dare casa alla creatività dei messinesi. Ed un po' casa nostra lo è diventata. Ad ogni edizione ci siamo trovati muniti di rastrello, scope, stracci e guanti, a pulire, sistemare, aggiustare quanto ci era possibile. Quando ci è stato detto della chiusura l'abbiamo vissuta come una sconfitta, anche personale. Ma non ci siamo fatti prendere dallo sconforto. Le idee da proporre all'amministrazione non mancano e proveremo a dare il nostro contributo per ripristinare uno degli spazi più belli della nostra città. Già a partire dal due giugno una sottoscrizione popolare impegnerá quanti lo vorranno a mettere a disposizione tempo, risorse e competenze perché si trovino soluzioni efficaci nel minor tempo possibile. Le responsabilità legate alla (cattiva) gestione sono tante, e il classico "scarica barile" non manca. Noi quel barile vogliamo fermarlo. Siamo disposti a fornire idee, mezzi ed energie. Non vogliamo venga assegnato a privati o coperative, come successo ad altre strutture, snaturato del senso profondo con il quale era stato ristrutturato, con fondi comunitari, nel 2008. Forte Ogliastri tornerà ad ospitare artisti, messinesi, turisti ed offrire le sue bellezze. Su questo ci metteremo la firma e la faccia
Avete scelto villa Dante come nuovo palcoscenico a cielo aperto per l'evento. Cosa vi ha portato a questo?
Per settimane abbiamo riflettuto sull'opportunità, o meno, di dare vita a questa terza edizione. I limiti organizzativi dettati dalla mancanza di risorse economiche, l'impossibilità di usufruire di Forte Ogliastri, il ritardo con il quale ci è stato comunicato. Partivamo da meno di zero. Ma non siamo riusciti a gettare la spugna, nonostante le difficoltà. Ci è stato anche proposto di spostare la manifestazione in una struttura privata, avremmo potuto introdurre un biglietto di ingresso e monetarizzare gli sforzi. Abbiamo rifiutato. Ci siamo messi a lavoro, fianco a fianco con l'amministrazione, ed individuato soluzioni. Alla fine abbiamo scelto la strada più difficile, ma coerente con i principi a cui si ispira la manifestazione. Abbiamo scelto Villa Dante, un parco cittadino stupendo troppo spesso dimenticato, ma dal potenziale enorme. Abbiamo adottato un altro pezzo di città, come successo per il Forte Ogliastri
Il vostro è un vero proprio team di lavoro, diviso tra settori di impiego e compiti assegnati, referenti e gestori. Un modello di impresa giovane, in sostanza. Cosa pensi di questa grande collaborazione?
Il nostro è un modello esportabile, a 360 gradi. Partecipazione, condivisione, volontariato. In questi anni sono migliaia le persone coinvolte nell'organizzazione. Ciascuno può proporre un'idea o proporsi per realizzarne una, abbiamo gruppi di lavoro incentrati su ogni singolo aspetto della manifestazione e chiunque può diventarne responsabile. Non c'è alcuna distinzione anagrafica, dallo studente del secondo anno di liceo all'anziano 75enne pensione. Tutti indistintamente mettono a disposizione tempo, energie ed entusiasmi. Senza alcun ritorno economico, anche perché da due anni la manifestazione chiude in rosso. Nonostante ciò, di edizione in edizione, sono sempre più numerose le proposte di collaborazione. Di questo siamo molto felici, è un po' una vittoria sperata e realizzata. La dimostrazione che una parte della città ha tanta voglia di fare e non aspetta altro che mettersi in gioco per la propria comunità. E non solo messinesi, anche tanti fuori sede ci hanno supportato in questi anni
Claudio Panebianco