Chi avrebbe beneficiato della Tabella H? Ecco i finanziamenti per Messina e provincia

Chi avrebbe beneficiato della Tabella H? Ecco i finanziamenti per Messina e provincia

Francesca Stornante

Chi avrebbe beneficiato della Tabella H? Ecco i finanziamenti per Messina e provincia

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venerdì 10 Maggio 2013 - 10:25

Tra i 135 enti inseriti nella Tabella H della Regione anche diverse realtà di Messina e provincia che dopo la bocciatura del provvedimento rischiano di perdere finanziamenti importanti.

Nella tanto discussa e adesso bocciata Tabella H della Regione i 24 milioni di euro di finanziamenti erano stati ripartiti tra enti, associazioni, centri, che a vario titolo si occupano di cultura, studi storici, promozione turistica, impegno nel campo sociale, nella lotta alla mafia. Spulciando le 6 pagine del documento si scorrono tutte le realtà che avrebbero dovuto beneficiare dei finanziamenti utili a sostenere le proprie attività. Ma per il Commissario di Stato Carmelo Aronica non sono stati applicati criteri di trasparenza e valutazione del merito nella scelta dei destinatari di questi contributi. E così la Tabella H continua, forse oggi più di prima, a creare polemiche e mal di pancia. Ma vediamo nel dettaglio quanti, di questi finanziamenti, sarebbero arrivati a Messina e provincia.

44mila euro All’Istituto Teologico San Tommaso per l’attività ordinaria. All’Istituto Socialista di Studi Storici vanno 72mila euro da dividere però con altri tre Istituti simili di Palermo, Catania e Agrigento. 21mila euro alla Fondazione famiglia Piccolo di Calanovella a Capo d’Orlando, 66mila al Museo Fortificazioni Costiere della Sicilia di Brolo, 38mila alla Fondazione Oikos di Barcellona per la gestione del Museo etnoantropologico Nello Cassata. Cifra importante, 620mila euro, al Centro Hellen Keller dell’Unione italiana ciechi di Messina come contributo nelle spese di gestione del centro che da decenni ormai si occupa dei non vedenti e ipovedenti con una rete di servizi e assistenza molto ben strutturata, altri 389mila destinati invece agli orti botanici siciliani delle università di Palermo, Catania e naturalmente anche Messina. Sul fronte della salute 13mila euro sarebbero dovuto andare al Centro Interdipartimentale per la Diagnosi e la Cura dell’Epilessia presso la Clinica Neurologica del Policlinico, 240mila euro per il Centro per lo studio e il trattamento dei neurolesi lungodegenti di Messina, per la ricerca scientifica finalizzata alla cura delle gravi patologie provocate da lesioni neurologiche. Infine 34mila euro per l’Avis di Alì Terme e contributo per il carnevale di Barcellona Pozzo di Gotto che avrebbe dovuto attingere da un bacino di 370mila euro insieme ad altri sei comuni siciliani.

Altri finanziamenti avrebbero comunque toccato anche Messina perché destinati a enti o associazioni che operano su tutto il territorio regionale o perché previsti per attività che trovano spazio anche nella nostra città.

Tutto questo però accadeva prima che il Commissario di Stato gettasse nel cestino anche la discussa Tabella H. Adesso non resta che vedere quale sarà la prossima mossa.

(Francesca Stornante)

4 commenti

  1. Sarebbe interessante sapere con 66mila euri cosa doveva fare la famiglia Germanà di Brolo nella loro torre

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  2. liliana parisi 10 Maggio 2013 17:29

    Evidentemente ci siamo dimenticati che c’è la crisi e che in passato abbiamo criticato i criteri poco chiari e clientelari con cui sono stati attribuiti questi fondi!

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  3. Ma ci pensate ,quanti soldi sono stati buttati in inutili manifestazioni o regalati ad enti in tutti questi anni ? Ancora qualcuno si chiede come mai il Sud è indietro o i giovani ormai da anni debbano emigrare per cercare fortuna altrove? La risposta è tutta in quella lista di associazioni o psudo musei o quant’altro…ovvero bacini di voti di scambio!!!

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  4. Speriamo che con questi tagli, una volta per sempre finisce questo schifo…

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