A sollevare il “caso” i consiglieri Mpa Tamà e Cerreti: «Chiediamo la revoca in autotutela della delibera in autotutela»
Se come sempre si dice la verità sta nel mezzo, bisognerà capire anche in questo caso come regolarsi. Parliamo del Distretto “Ecosicily – parchi riserve e terre dei Normanni”, di cui di recente il consiglio comunale (vedi correlato) ha approvato lo schema d’atto costituitivo e lo statuto, sancendo definitivamente il proprio ingresso all’interno della nuova organizzazione turistico-territoriale. Ieri il sindaco di Castell’Umbert, Alessandro Pruiti Ciarello, ha annunciato che dal 1 gennaio il Consiglio d‘amministrazione si è definitivamente insediato e che a breve entreranno nuovi soci. Sempre ieri, però, è giunta notizia di una circolare regionale, del 20 gennaio, a firma dell’Assessorato regionale dello Sport e dello Spettacolo, Dipartimento del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, con cui si annuncia, invece, che alcune fattispecie di distretti turistici approvata, risulterebbero palesemente illegittimi e da adeguare alle direttive della Regione.
E veniamo al punto. A sollevare la questione sono i consiglieri dell’Mpa Tamà e Restuccia, secondo i quali, tra gli “illegittimi”, sulla base della suddetta circolare, c’è anche il Distretto Ecosicily, in quanto “controtendente” a quanto previsto nella parte su incarichi professionali, forniture di beni e servizi. Riportiamo il passaggio del testo normativo: “Da un esame di alcuni atti costitutivi, regolamenti di gestione e piani finanziari è emersa la tendenza ad individuare nominativamente, a priori, soggetti privati ai quali affidare funzioni tecniche o consultive, prevedendone altresì i relativi compensi, riportati anche nel piano finanziario. Occorre evidenziare che, come regola di valore generale, valida anche per gli istituendi distretti, quando operano con capitali pubblici o sono essi equiparabili a soggetti pubblici, gli affidamenti di incarichi per forniture di beni e servizi, o connessi all’iter di opere pubbliche, preventivamente autorizzati, devono essere effettuati secondo le normative vigenti, con particolare riguardo alle procedure di evidenza pubblica. Si chiede pertanto a codesti istituendi Distretti di voler verificare ed eventualmente adeguare i contenuti dei documenti costitutivi e di programmazione, al fine di eliminare previsioni “contra legem”, che questo Dipartimento non potrebbe condividere, anche in ragione del dettato di cui ai comma 2, lettera d) e 3, lettera c), dell’art. 7 della L.r. 10/2005.>>
Un’illegittimità che, effettivamente, trova riscontro nel caso dello Statuto del Distretto allegato alla delibera approvata dal consiglio comunale, ma non, lo ricordiamo, dal consiglio provinciale, il cui ente di riferimento, ovvero palazzo dei Leoni, del distretto dovrebbe essere capofila. Sia all’art. 9, che all’art. 6 del suddetto regolamento, risultano infatti nominalmente identificati i cinque componenti dell’comitato tecnico scientifico: Tinaglia Alessandro, Sferro Carmelo, Nanì Gaetano, Gambino Calogero e Geraci Antonino, a cui, secondo il piano economico, sarebbero spettati € 75.000,00 all’anno, ovvero € 15.000,00 a testa.
Alla luce di quanto emerso, la richiesta dei consiglieri comunali non può che essere la revoca in autotutela della delibera consiliare di adesione al distretto Distretto turistico tematico “EcoSicily – Parchi, Riserve e terre dei Normanni”, o altro atto amministrativo che in ogni caso garantisca il rispetto delle direttive regionali. Tutto da rifare? (ELENA DE PASQUALE)
Ma Tinaglia Alessandro non è quello di Reset che critica la politica…. ah ah ah i moriri
Messina provincia autonoma…….riprendiamoci la nostra storia.