Le operazioni vengono di conseguenza rallentate e aumenta il rischio deroga per utilizzare la rada San Francesco, così come già avvenuto una prima volta ieri sera
Ieri mattina l’annuncio della Comet, in serata l’ordinanza della Capitaneria di Porto, “a seguito di sopralluogo finalizzato a verificare quanto comunicato” dalla società concessionaria “relativamente alla necessità di impiego alternato degli scivoli di Tremestieri”.
“A causa delle condimeteo avverse o della forte risacca – si legge nell’ordinanza firmata dal comandante Nazzareno Laganà – si è potuto constatare che permane la necessità di utilizzare gli scivoli 1 e 2 alternativamente da parte delle navi traghetto operanti, alla luce anche dell'accumulo di materiale sabbioso nello specchio acqueo antistante il molo di sopraflutto”.
Per questo, “si dispone che le navi traghetto in attività da o per Tremestieri, proseguano l attività presso gli approdi, rappresentando che durante le manovre di ingresso e uscita dovranno mantenere una distanza non inferiore a 25 metri dalla diga foranea”.
In pratica le navi che utilizzano lo scivolo 1, per evitare la “spiaggetta” sono costrette a spostarsi verso lo scivolo 2, che diventa utilizzabile solo nel momento in cui si libera il primo. Le operazioni vengono di conseguenza rallentate e aumenta il rischio deroga per utilizzare la rada San Francesco, così come già avvenuto una prima volta ieri sera. Il tutto fin quando non arriverà la “benedetta” autorizzazione al dragaggio sollecitata da tempo alla Regione, che però ha risposto solo lunedì chiedendo nuova documentazione. Come se l’insabbiamento fosse un fenomeno nuovo. Il gruppo "9 Aprile" presenterà un esposto in Procura per denunciare il danno che si crea alla città, con l'"invasione" di tir in centro.