Nel giorno della sua proclamazione e del suo insediamento, Accorinti ha deciso di non cambiare “look” come forse qualcuno si aspettava, pur consapevole che, adesso, il suo ruolo sarà un altro
Il viso ha tradito l’emozione di chi dentro il Palazzo era abituato ad andarci a reclamare e a rivendicare diritti calpestati. Oggi, Renato Accorinti è entrato a Palazzo Zanca da sindaco e quando ha varcato la porta della Sala Consiglio per la proclamazione era teso in volto ed emozionato come poche volte lo si è visto . Ad inneggiarlo dalla tribunetta e dall’Aula tantissimi sostenitori che anche questo pomeriggio hanno assediato il Comune, trasformatosi negli ultimi due giorni da teatro di mille proteste a grande salone delle feste, dove si intonano cori e si respira un entusiasmo generalmente sconosciuto a quei corridoi. Ma la forza di Renato Accorinti è anche questa e persino il magistrato Giuseppe Bonfiglio ha dovuto arrendersi all’atmosfera da stadio, nonostante i tentativi di riportare tutto ad un clima più istituzionale e più convenzionale.
Alle 19,10, al momento della proclamazione, è partito un lungo fragoroso applauso accompagnato dal grido: “Renato, Renato”. Compiuto quello che il magistrato dell’Ufficio elettorale centrale aveva definito un atto tecnico ma che in realtà è stato vissuto come una incoronazione a cui inneggiare, Accorinti si è spostato in quella che da oggi sarà ufficialmente la sua stanza. Ad accoglierlo il commissario straordinario Luigi Croce, che aveva assistito anche alla proclamazione in Sala Consiglio e con cui c’è stato il passaggio di consegne e della fascia tricolore. Il sindaco Renato l’ha indossata sopra la maglietta No Ponte arancione e restando scalzo, per non perdere il contatto col terreno e la realtà.
Nel giorno della sua proclamazione e del suo insediamento, Accorinti ha deciso di non cambiare “look” come forse qualcuno si aspettava, pur consapevole che, adesso, il suo ruolo sarà un altro. A chi gli ha chiesto se sente la responsabilità di quella fascia tricolore ha risposto senza incertezza: «E’ una responsabilità enorme, per me le istituzioni sono sacre. E lo dico da anarchico». Accorinti non ha paura della sfida che sta per affrontare e neanche della drammatica situazione economico-finanziaria del Comune di Messina: «Mi spaventa il default culturale e spirituale, quello economico non mi preoccupa». L’obiettivo da raggiungere è ambizioso per una città generalmente apatica: «Dobbiamo cambiare tutti insieme, altrimenti in 9, io ed i miei assessori non riusciremo a fare nulla. E’ necessaria la partecipazione» Il primo atto che compirà da sindaco? «Abbattere la barriera di vetro all'ingresso, che è servita a creare una distanza tra i cittadini e le istituzioni» .
E’ serio e concentrato il sindaco professore quando risponde alle domande dei giornalisti, ma viene fuori la sua spontaneità quando gli viene chiesto di annunciare il momento in cui nominerà formalmente i suoi assessori: «Non mi fare sta domanda tecnica, io sono in mezzo a una strada» , è la risposta che ha fatto ridere tutti i presenti. Assessori compresi. E, a proposito di assessori, nel pomeriggio il professore Signorino, vice-sindaco designato con delega al bilancio e allo sviluppo economico, ha incontrato ,insieme ad Accorinti , Croce , i suoi esperti ed i revisori dei conti per discutere ovviamente dello stato delle casse comunali.
Adesso la gestione finanziaria dell’ente è nelle mani della nuova amministrazione comunale, la centosedicesima dall’Unità d’Italia. In bocca al lupo sindaco Renato!
Danila La Torre
Se continua a fare il clown, presto i cori da stadio si trasformeranno in sonore pernacchie …..
L’anarchico rispettoso delle istituzioni (sic!) si crede San Francesco.
Aspettiamo che possa fare risorgere Messina, sarebbe davvero un miracolo.
Carissimo Renato, lo slogan “cambiamo Messina dal basso” è stata e sarà condivisa dalla città, adesso, cambiamo Palazzo Zanca dall’alto!
grande accorinti, finalmente passione e messinesità a palazzo zanca, al posto di interessi di putiari
Visto ke la città è con le pezze al culo, questo è il sindaco adatto: magliette riciclate piedi nudi bici storica ed un serbatoio di propositi utili per la collettività…… Ragazzi io mi sento in una botte di ferro!!!!
Buon lavoro.
Sottile è la linea che divide una strabiliante idea da una tremenda xxxxxxxx! ho fiducia nel nuovo sindaco ma mi auguro per il bene della città di non superare mai ( o quasi mai) questa linea sottile.
Nel tempo mi ero convinto che il ponte non fosse il vero problema, anzi..ad oggi, le soluzioni per questa città a mio avviso, erano tre:
1) Un terremoto (evento invocato da molti messinesi ignoranti e presuntuosi)
2) Il ponte (nel bene e nel male avrebbe stravolto la città)
3) Un uomo stratosferico.
E’ arrivato un grande uomo, è arrivata la migliore delle tre soluzioni, per renderlo stratosferico occorrerà il contributo di tutti, anche di chi ha votato Calabrò.
Uno che del ponte non aveva paura, del terremoto si.
è la gente che ovviamente vuole farlo diventare un santone alla grillo, perché tra noi ci sono molte capre, ma vedrai che se ne fotterà e andrà avanti per la sua linea, che è bella chiara e sempre la stessa da anni
Fortuna che aveva promesso di non adottare più da oggi la solita mise… Se iniziamo a mantenere così le promesse fatte siamo a cavallo! Renato, torna con i piedi per terra. Con le scarpe, possibilmente…
I veri clown sono quelli che hanno fatto fallire la cittã, lui li ha “SOLTANTO” fatti accomodare fuori
Penso che il terremoto abbia più estimatori
Adesso che lo abbiamo fatto sindaco possiamo iniziare a distruggerlo! Il personaggio si presta del resto, approfittiamone prima che ritornino i soliti anonimi sciacalletti, almeno questo è realamente una statuina da presepe napoletano, accanto a Ruby e Balotelli.
E’ Mimmo, Stellario e Michele u babbu messi insieme? Ma è pure Jessica e Nunziatina la pisciara, Cammelina ‘a figghia i don pascali c’avia tanti mariti e un si putia taliari, Peppinedda a manciaminestra, Consuelo la telefonista del comune, Vincenzino appoi ti dugnu, Turiddu l’hai ‘na cartina, Francesco l’aiu sempri tisa comu nu bastuni i scupa, Placidinu figghiu babbu, Libborio e Tanuzzu spaccio sempre aperto, Concettina a soru du dutturi, Pompelmo l’onorevole e Saro u figghiozzo dell’assessore.
Si è anche Gesù Cristo San Francesco Savonarola Copernico e Napoleone, ma anche Don Chisciotte e Brancaleone, Mata Grifone Colapesce e pure un po’ Eustochia.
Viva il re… uccidiamolo subito…
Una persona per bene… una persona onesta. .. un mese fa in tempi nn sospetti ho postato che un uomo di valori come Renato nn si discute si ama.
Il bagno di folla festante, la gioia, e i sorrisi della gente ci hanno trasmesso emozioni mai provate prima.
Grazie
Non stimo particolarmente qsto sindaco, che pure ho votato, ma ritengo che adesso, per il bene della città, vada fatto lavorare in pace senza polemiche… Ha meritato la vittoria e ha grande consenso. Le regole della democrazia sono chiare e vanno rispettate.
uomini ominicchi e quaquaraqua le critiche mosse appartengo alla 3° categoria … perdenti nell’animo.
Si può essere buoni sindaci anche con jeans, maglietta e piedi nudi. Ma finiamola con queste piccinerie da miserabili, i sindaci in giacca e cravatta hanno distrutto la città. Finiamola in questa città di essere dei borghesi piccoli, piccoli. Gli uomini si giudicano dai valori e dalle loro azioni, non dalla giubba che vestono. In tante altre città del mondo più evolute di Messina i professionisti vanno a lavorare in bicicletta e vestono in jeans e maglietta, ma tocca inchinarsi al loro cospetto. Qui a Messina anche i somari vestono in giacca e cravatta e le condizioni socio-economiche della città sono sotto gli occhi di tutti e quando abbiamo un problema di salute dobbiamo andarcene al Nord, dove ci sono i veri “DOTTORI” senza cravatta che sanno curarci.
…abbiamo avuto clown, saltimbanchi, venditori di fumo, assessori che non riuscivano a fare una O col bicchiere e vi meravigliate (scandalizzate) di un Professore di educazione fisica che fa il Sindaco?
Ma vergognatevi voi piuttosto!!!Renato Accorinti a vostro confronto è un gran SIGNORE!!!
La PROCLAMAZIONE chiude il momento gioiso ed entusiasmante di una vittoria elettorale, la ricerca delle motivazioni sociali e politiche spetta ai partiti e movimenti che abbiano partecipato alla competizione, e alla facoltà di Scienze Politiche, se ritenesse di fornire ai messinesi gli strumenti di lettura di un avvenimento così eclatante, un modo per l’Università di partecipare alla vita della nostra città, in verità lo fa poco e male. Adesso con questo commento, spero di dare il via alle questioni amministrative, quelle che incidano pesantemente nella nostra convivenza civile, di cui dovranno occuparsi direttamente R E N A T O e i suoi assessori, senza una maggioranza in Consiglio Comunale, insieme ai Consiglieri Comunali, cui spetta emendare e votare i provvedimenti. Mi tolgo le scarpe anch’io, per restare con i piedi per terra, per fare in modo che l’ORIZZONTE (politica) non separi CIELO (sogno) e TERRA (realtà) come avviene in natura. Il mio prossimo commento è per l’assessore alle politiche finanziarie Guido SIGNORINO e per i Consiglieri Comunali, scriverò dell’ultimo documento contabile, il Piano Esecutivo di Gestione, PEG 2013, che in assenza del bilancio di previsione 2013, è lo schema finanziario di riferimento di governo di Palazzo Zanca. E’ stato deliberato da Luigi Croce e istruito da Ferdinando Coglitore in piena campagna elettorale, il 22 maggio, spero non sia passato inosservato a Guido SIGNORINO e ai Consiglieri, aspiranti a ricoprire un ruolo nella commissione consiliare che si occupi di politiche finanziarie. Invito anche la redazione di TempoStretto ad occuparsene, le questioni di costume sono interessanti ma la realtà tragica dei numeri è dietro l’angolo.
ma scusate, non vi pare che indossare un maglietta no ponte o si ponte o forse ponte ( è uguale),sotto la fascia, dimostri il fatto che lui imponga una sua idea anche adesso che è il sidnaco di tutti i cittadini, si ponte e forse ponte compresi??A mio avviso per questo e per rispetto delle idee altrui, avrebbe dovuto toglierla, invece ha ancora una volta rappresentato e imposto solo le sue idee con le persone che le condividono, quindi una parte della città. Conosce la parola superpartes?? Molto poco democratico e molto sovietico direi.
Do un antipasto sulle cifre, resterete sbalorditi dalle differenze dei totali generali delle ENTRATE/SPESE, riferiti al PEG 2011, sindaco BUZZANCA, e al PEG 2013, commissario CROCE e gestione R E N A T O, su cui mi aspetto un commento dai politici interessati e dai lettori di TempoStretto. PREVISIONE DEFINITIVA, ENTRATA/SPESA ( come sapete gli enti locali sono tenuti a rispettare contabilmente la parità tra le entrate e le spese totali ) PEG 2011 € 524.533.419, PEG 2013 € 363.522.332, a distanza di un’anno finanziario la differenza è di € 161.011.087. Questo primo dato ci serve per capire l’ordine delle cifre, che abbia avuto a disposizione BUZZANCA, rispetto a quelle di R E N A T O, purtroppo destinate ancora a ridursi. Alla cifra del PEG 2013 dobbiamo sottarre una spesa corrente fissa, quella relativa al PERSONALE, che a vario titolo è pari a € 96.920.172, quindi per le altre SPESE rimangono € 266.602.162, questa cifra è valida se la fase di ACCERTAMENTO delle ENTRATE fosse efficace, ma la montagna di RESIDUI ATTIVI accumulata negli anni, non lascia ben sperare. A VOI LA PAROLA SCRITTA.
Vedrete che i professore Guido Signorino economista pulito e preparatissimo governerà con saggezza e competenza la vicenda del dissesto economico, i miracoli non li potrà fare li fa solo il buon “Dio”, ma è garantita la professionalità e siamo in buone mani.
Indossa la maglia no ponte esattamente come avrebbe fatto Scoglio (nel caso di una sua improbabile quanto miracolosa elezione) con la maglia sì ponte, su cui ha fondato tutta la sua campagna elettorale, raggiungendo i risultati noti a tutti.
E’ chiaro che adesso andrà tolta, come egli stesso ha affermato, ma dategli il tempo di farsi il guardaroba!
La città di Messina ha finalmente un nuovo Sindaco..
Il nuovo Sindaco non ha di certo le doti del mago merilno, ma sicuramente ha un nuovo spirito politico mai visto a Messina.
Facciamo che lavori serenamente, mettendo da parte colori e ideologie politiche, aiutiamo questa nuova amministrazione che parte con buoni propositi di apertura e ascolto dei cittadini.
Francamente non conosco personalmente il Prof. Accorinti, ma ascoltando le ultime interviste e sentendo parlare i nuovi assessori, mi è sembrato di capire che forse questa è l’occasione per far rinascere Messina rendendola nuovamente vivibile.
E’ vero, da solo Accorinti non ce la può fare. Spero trovi qualche sistema per coinvolgere più volontari possibile.
Io, intanto, una proposta la vorrei fare. Qualcuno mi può dare l’indirizzo e/mail di Renato? Grazie.
X Napoleone……..
credo sia arrivato per te il momento delle vacanze…
Che ne pensi di andare un pò “foeradiball” in quel di S.Elena???
ps: il rispetto delle idee altrui il prof. Accorinti te lo può insegnare.
NAPOLEONE…
quando fu il momento il generale Bonaparte si ritirò a S.Elena.. che ne dici?
L’Osservatore, tranquillo in vacanza andrà tutta la città molto presto, se poi non capisci questi semplici concetti, ti meriti il buddacismo puro che contraddistingue questa città
MessineseAttento scusa , se scoglio avesse indossato la maglia si ponte per la proclamazione a sindaco, i democaticissimi soviet, lo avrebbero massacrato, peccato che è accortini e non scoglio a portare solo e sempre quella maglietta, così come quando ha indossato la fascia; fatto sgradevole per il mancato rispetto di tutti i cittadini che lui dovrebbe avere , dato che non è il sidnaco dei no ponte si ponte ,forse ponte ec ecc, ma il sindaco di tutti, compresi quelli non di sx che gli hanno dato il voto e magari sono si ponte; e vediamo quando lo capisce.
Antonio G il muro di berlino è caduto 24 anni fa,qualcuno forse non se ne è accorto
Io credo che il prof potrebbe essere un buon sindaco di un paesino di montagna con vocazione agricola dove tutti si conoscono e dove lo stile di vita è semplice, messina è una città nel bene e nel male e come tale necessità di interventi da città cioè opere che la rendano competitiva produttiva che la portino fuori dallo degrado economico in cui versa..
Il neo sindaco sicuramente è un uomo onesto a differenza di chi si è spolpato messina e di chiari valori morali ma le sue idee sono troppo lontane dal vivere moderno..
Carissimo Renato aiuti le imprese locali attiri imprenditori da fuori visto che lo spirito imprenditoriale messinese è pari allo zero e che i noti imprenditori di messina sono gli stessi che l’hanno consumata, se nascono imprese le persone lavorano stanno meglio e tutta la città ne trarrebbe beneficio e per finire cacci via tutti quegli impiegatucci sciatti che tutto fanno tranne lavorare e che si rubano lo stipendio…
VAI AL MUNICIPIO T’INCONTRERA’ ..
NON LE HANNO RICEVUTE I MAFIOSI…PERCHE’ LE DEVE RICEVE LA PRIMA PERSONA ONESTA ?
E’ un xxxxxxxx che completerà l’opera di affondamento di Messina. Non ha nè le competenze nè gli strumenti necessari per realizzare neanche la metà di ciò che ha proposto in campagna elettorale. E poi, per favore, un pò di decoro e di rispetto per la carica che ricoprire.
Messina e’ una citta’ ? Compare ma l’hai mai vista una citta’ ?
Io lo interpreto come un atto di enorme coerenza che di certo non lo ha avvantaggiato. Lo avrei criticato se, per questioni puramente elettorali, avesse tolto la maglia no ponte con il puro intento di aumentare il suo bacino di voti.
Poi, ripeto, adesso la toglierà e stai pur certo che sarà il sindaco di tutti.
nulla contro accoriti,che ho votato.Però la finischa di fare il macchiettaro facendo ridere gli italiani che a questo punto ci tratteranno da zulu.Fa il sindaco? faccia il serio:SCARPE ,CAMICIA E QUANDO CI VUOLE ANCHE LA GIACCA.Oppure vada a portare a pascolo le pecore,non i messinesi.Non mi faccia pentire del voto.
Condivido assolutamente. È tempo di finirla con queste pagliacciate…
La foto si commenta da sola…questo è proprio il sindaco che si merita Messina!
Voglio proprio vedere con 4 consiglieri su 40 come farà a governare.
I messinesi sono comunque dei geni: vuoi Accorinti? E allora perché non lo hai votato anche per il consiglio comunale?
Qui si crede che siccome ora è sindaco, il consiglio comunale gli deve andare dietro, peccato che non sarà così…
E poi l’altra genialata è che la maggioranza di Messina lo ha scelto sindaco, ma la matematica dice un’altra cosa: più della metà dei messinesi non ha votato, quindi non voleva nessuno dei due, quindi alla fine Accorinti è stato votato da circa il 25% degli aventi diritto, quindi il 75% dei messinesi non lo voleva sindaco.
Auguri!
bravo
Tu invece ancora non ti sei accorto che ti hanno sconfitto ben due volte, nel 1813 a Lipsia e nel 1815 a Waterloo. Che sei contro Renato per partito preso l’abbiamo capito, lo hai scritto in tutte le salse e in tutti i modi possibili e immaginabili.
Ormai è inutile continuare a rosicare: Renato ha vinto e governerà Messina assieme alla sua giunta e a tutti i cittadini che vorranno affiancarlo in questo non facile compito. Sparare a zero trincerandosi dietro un PC è facile; ben più difficile è invece fare proposte concrete, anche mantenendo i propri distinguo e le proprie perplessità. Di questo ha bisogno Messina, non di ciance sparate senza cognizione di causa da chi se ne sta a centinaia o migliaia di chilometri di distanza.
Vivo tra messina e Milano e per lavoro ne vedo di posti quindi si so cos’è una città e messina pur non essendo una metropoli è una città che merita di essere trattata come tale e non come centro di aggregazione per fancazzisti… Se poi volete convincervi di vivere in un paese e di conseguenza adeguarvi fate pure ma poi non ci si lamenti se non si può arrivare a fine mese…
Compare ma in una citta’ si lavora!
Al momento e’ solo un dormitorio per gente che si prende il sole al pilone e campa con la pensione del nonno.
Forse il signor sindaco non si è ancora reso conto che è il “sindaco” di oltre 200 mila abitanti e non il leader di una ristretta associazione. Presentarsi a piedi nudi per dimostrare….. che cosa?
Continuare ad indossare un maglietta espressiva di un suo personale desiderio non è più possibile e non è più permesso da un “sindaco” di tutti.
Ha forse chiesto alla cittadinanza e quindi anche a quelli che lo hanno votato per ripicca (verso un sistema che non condivide), pe invidia (verso coloro che sono stati eletti consiglieri), per quell’io di protesta che alberga in molti (capaci solo di dire no a tutto e di condividere qualsiasi cosa è contro)ecc. se veramente una città che vive di sola edilizia possa accettare di vedere andare in fumo una occasione unica di moltissimi anni di lavoro?
Si dii una calmata e cominci a rendersi conto che la carica che copre gli impone di rendere conto a tutti i messinesi (e quindi anche a quelli che non lo hanno votato) persino di questi “piccoli” ed insignificanti (per lui) gesti di vita civile messinese.
Che c’entra l’onesta? Per farsi operare lei cerca un chirurgo bravo o un chirurgo onesto? Per fare una causa un avvocato competente o un avvocato onesto? Per progettare una casa un ingegnere o un pescivendolo?
L’onestà è il secondo o terzo requisito. Al primo posto vi è la competenza.
La verità è che Accorinti è uno specchietto per le allodole: avete votato lui ma i veri padroni sono i professori comunisti ed ambientalisti che si è portato dietro e che comanderanno al posto suo.
Accorinti è un uomo del medioevo: si è battuto contro il Ponte togliendo a Messina ogni possibilità di sviluppo, eliminando 35.000 posti di lavoro veri affamando l’intero Sud.
Le nazioni che valgono corrono, costruiscono infrastrutture e si sviluppano. Sotto Bari e Napoli abbiamo solo la fame.
l’hai votato ora tu teni cosi com’è!!!!
Alessandro Grussu, voi invece avete avuto garibaldi e si vede bene come siete messi dopo 153 anni.Ma secondo te fare dei ragionamenti vuol dire essere per forza contro qualcuno? O appartieni a quella categoria che vorrebbe l’omologazione del pensiero??
adax concordo in toto, se ne accorgeranno presto
..
presto rimpiangerete il terremoto
Riposto un commento di fernando che mi è tanto piaciuto e in cui mi ritrovo totalmente.
<< Che c'entra l'onesta? Per farsi operare lei cerca un chirurgo bravo o un chirurgo onesto? Per fare una causa un avvocato competente o un avvocato onesto? Per progettare una casa un ingegnere o un pescivendolo? L'onestà è il secondo o terzo requisito. Al primo posto vi è la competenza. La verità è che Accorinti è uno specchietto per le allodole: avete votato lui ma i veri padroni sono i professori comunisti ed ambientalisti che si è portato dietro e che comanderanno al posto suo. Accorinti è un uomo del medioevo: si è battuto contro il Ponte togliendo a Messina ogni possibilità di sviluppo, eliminando 35.000 posti di lavoro veri affamando l'intero Sud. Le nazioni che valgono corrono, costruiscono infrastrutture e si sviluppano. Sotto Bari e Napoli abbiamo solo la fame. >>
Renato, Signorino e company,
Vi prego non sprechiamo,quest’occasione UNICA. fate solo cose possibili ( pulizia nelle strade cittadine, rispetto delle regole, strade senza buche, trasparenza amministrativa) e CONTINUEREMO A ESSERE CON VOI, AIUTANDOVI. Se non farete almeno queste cose sarete una delusione ancora più cocente delle precedenti!!
FORZA MESSINA, RIALZATI!!!
Potrebbe spiegare in dettaglio quali sarebbero stati questi 35.000 posti di lavoro persi senza la costruzione del ponte?
Mi permetta la curiosità. Grazie.
Caro ADAX, i tuoi calcoli sono corretti, ma valgono anche per Felice CALABRO’, in ogni caso avremmo avuto un sindaco votato da una minoranza dei Messinesi. Questo è un fenomeno politico che interessi la maggioranza delle città, vedi Palermo, Milano, Roma, una minoranza di cittadini, quelli più politicizzati o che riescono ancora ad entusiasmarsi alle proposte di cambiamento, decide per tutti gli altri. Comunque la legittimazione democratica della elezione è ampiamente conquistata dai votanti al primo turno, quel 70,2%, percentuale elevata nei paesi di democrazia occidentale. Caro ADAX devi diffidare di un R E N A T O in giacca e cravatta, in generale dei politici di professione che usino mettere in mostra anche il fazzolettino, hanno governato la nostra città devastandola, anche dall’opposizione, quasi sempre inesistente. Il compito di R E N A T O è scegliere le persone giuste per governare la complessa macchina comunale, ma quello più arduo è coinvolgere i Consiglieri Comunali, senza promettere nulla in cambio, per discutere in Consiglio i suoi provvedimenti ed accogliere le proposte emendative per l’interesse generale. Caro ADAX l’effetto CROCETTA non ha funzionato, perchè i siciliani hanno compreso come non ci sia nulla di rivoluzionario in un Presidente di Regione che guadagni più di OBAMA, 316 mila € contro 287 €. Ecco la risposta ad uno dei tanti perchè di una Piazza Duomo VUOTA, e della conseguente sconfitta di Felice CALABRO’.
rosicate… w renato uno del popolo
Lascia perdere Garibaldi che non c’entra nulla; in quanto ai tuoi “ragionamenti”, si possono riassumere nella frase: “Accorinti fa schifo”. Semplicemente un “rosicare” tanto ostinato quanto inutile che non sposta di una virgola la realtà dei fatti. Pregiudizi a go-go e nient’altro. Se non è “omologazione del pensiero” questa…
Concordo in pieno. A questo aggiungerei che in paesi di provata tradizione democratica come il Regno Unito è in vigore l’uninominale secca, in virtù della quale un deputato può essere eletto in Parlamento anche dal 20% dei votanti (e nel Regno Unito, come in tutte le democrazie moderne, l’astensionismo è un fenomeno evidente non certo da ora). Un discorso simile può farsi per l’elezione del presidente degli Stati Uniti. Eppure nessuno trova questo fatto strano o disdicevole.
Qui invece, chissà come mai, i soloni di turno non trovano di meglio che criticare Renato con argomenti vuoti, pretestuosi e che puzzano di pregiudizi lontano un chilometro (“professori comunisti”? Ridicolo!). Se ci sarà bisogno di criticare l’amministrazione Accorinti – e lo dico da suo sostenitore – si dovrà farlo sui fatti, non su stupidi preconcetti. Altrimenti l’unica cosa che si dimostra è di essere solo dei “buddaci”.
Citatemi un solo esempio di politico (o chirurgo, o ingegnere, o pescivendolo) che fosse al tempo stesso competente e disonesto, da Pericle in poi, e poi ne riparleremo…
Il berlusconismo ha così tanto infettato moralmente questo paese che ormai l’onestà non è più considerato un requisito indispensabile per la vita politica.