Uno dei 4 dipendenti dell'ufficio turni del Cas, Pietro Caminiti, trasferiti nell'ambito degli accertamenti sugli straordinari dall'ispettorato del lavoro spiega la sua versione
“Io ho sempre cercato di applicare le regole, non ho mai assegnato straordinari di testa mia. Se qualcuno comunicava un’assenza per malattia chiamavo in base alle regole e in ogni caso non sono un funzionario, non comando io. Sono un dipendente, faccio quello che mi viene detto”. Il vicesindaco di Alì Terme Pietro Caminiti, Pd, prova a spiegare la sua versione dei fatti in seguito all’attività ispettiva dell’ispettorato del lavoro al Cas che ha portato a sanzioni per quasi 1 milioni di euro ed al trasferimento di 4 lavoratori dell’Ufficio turni (oltre a lui ci sono anche tre sindacalisti della Uil Vincenzo Aricò, Vittorio Costanzo e Riccardo Franchetti.)
“L’ufficio è stato istituito nel 2014 e da quel momento non penso affatto che gli straordinari siano aumentati o che siano stati dati ai soliti noti-prosegue Caminiti- Anzi sono diminuiti. Le sanzioni scattate per straordinari oltre la quantità prevista dalla legge si riferiscono sicuramente agli anni precedenti. Noi non abbiamo mai assegnato il doppio degli straordinari o 400 ore. Chiamavo chi era disponibile”.
I 4 dipendenti si sono rivolti ad un legale per contrastare il provvedimento e nei giorni scorsi il deputato regionale Pd Filippo Panarello è sceso al fianco del collega di partito Caminiti presentando un’interrogazione all’assessore regionale al lavoro e contestando l’applicazione del decreto Brunetta (che vieta gli incarichi in ruoli di gestione del personale a dirigenti di partito o di sindacati).
“Io sono favorevole all’assunzione dei precari, ci mancherebbe. Penso si debba trovare un modo per assumere chi ha lavorato tanto. Ma mi creda io non sono un dirigente di partito, sono un semplice iscritto, e sono vicesindaco del comune di Alì, non penso si possa applicare la legge Brunetta, mica comandavo io in quell’ufficio. In ogni caso mi attenevo alle regole, questo sì. So che anche il Cas sta pensando di appellarsi al provvedimento, nel frattempo noi ci siamo rivolti ad un avvocato”.