Il sindacato controreplica all'azienda ospedaliera
MESSINA – “La toppa è, come sempre, peggiore del buco. In merito all’incontrovertibile nota della Uil che ha denunciato pubblicamente la soppressione dei ricoveri del reparto di oncologia, evidenziando come questa gravissima decisione si inquadra in un disegno che punta al pesante ridimensionamento e alla demolizione della sanità pubblica della nostra provincia, la replica dei vertici aziendali dell’azienda ospedaliera Papardo è strutturalmente debole. E risulta sfuggente e priva delle reali motivazioni che hanno indotto al forte ridimensionamento dell’oncologia. In mancanza dei posti letto di degenza, i pazienti saranno costretti a intraprendere i tristi e ben noti viaggi della speranza in direzione extra-regionale con un ulteriore appesantimento delle spese sanitarie regionali”. Lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina.
“I malati oncologici che stanno male dopo la chemioterapia non potranno più essere ricoverati”
E ancora: “Pertanto, al netto delle nebulose affermazioni espresse dai vertici del Papardo, la verità è una soltanto. Infatti, nel caso, purtroppo molto frequente, in cui l’ammalato oncologico sottoposto a chemioterapia manifesterà un grave malessere non avrà, al contrario di quanto avveniva fino a qualche giorno fa, la possibilità di essere ricoverato nel reparto. Inoltre, per un puntuale percorso diagnostico-terapeutico (biopsia, esami ematochimici, ecc.). e per far fronte ad eventuali urgenze dovute alla tossicità dei farmaci, è indispensabile il regime di ricovero che, evidentemente, si può realizzare esclusivamente attraverso la dotazione dei posti letto. Bastano questi aspetti dirimenti per ribadire l’urgente ed indifferibile ripristino dei ricoveri nell’unità operativa di oncologia”.
Concludono Ivan Tripodi e Livio Andronico “Come se non bastasse, è opportuno rammentare che l’azienda ospedaliera Papardo, con specifico decreto dell’assessorato regionale alla Salute, ha attivato quattro hub a indirizzo oncologico che senza posti letto dedicati rischiano di perdere la dovuta efficacia. Per poiché per la complessità della patologia non possono essere sostituiti dal pronto soccorso o da degenze in altri reparti. Quindi, il taglio dei posti letto è tutt’altro che un elemento di “efficacia ed efficienza”, come affermato dai vertici del Papardo. Ed è del tutto ovvio che su questa vicenda, che ha enormi conseguenze sociali, non ci fermeremo ad accettare le semplici e scivolose risposte burocratiche aziendali”.
Bella Notizia….e SCHIFANI , SALVINI Germanà, Siracusano e soci , compreso qualche strombazzante pubblicità giornalistica pensano al PONTE SULLO STRETTO.
Vi ricordate la vicenda di chiusura dell’oncologico di sperone ? Questa del papardo e’ il remake del 2024 di quella vicenda, vergogna, io sono un malato oncologico e mi rendo conto di questa classe dirigente, obbediente agli ordini di partito e sorda al dolore di chi soffre.
Vergogna, governo Schifani.