Messina- Il sindacato contesta discrezionalità nei comandati, il dg La Paglia replica "Su 7 istanze accolte solo 2"
Botta e risposta tra UilFpl ed Asp in merito alla problematica del personale comandato tra aziende ed enti del comparto sanitario.
Il segretario generale UilFpl Pippo Calapai ha infatti trasmesso alla direzione generale dell’Asp una nota con la quale stigmatizza l’ uso indiscriminato del “comando” da parte dell’azienda sanitaria.
“Ci sono privilegiati?”
“Dobbiamo constatare che l’ASP ricorre indiscriminatamente ai comandi, anzi abusa, in quanto sfugge a qualsiasi valutazione o individuazione delle esigenze di servizio, così come previsto dalla norma- scrive Calapai– Poiché inoltre il comando rientra nell’istituto della mobilità occorre pubblicare l’avviso con l’indicazione del profilo e della professionalità onde consentire la più larga partecipazione e non riducendolo ad un fatto privato per pochi privilegiati”.
La normativa
Calapai nel ricordare la normativa di riferimento che prevede, tra l’altro anche il ricorso alla mobilità ed al comando (anche da altre amministrazioni) prima di avviare procedure concorsuali invita l’Asp a non usare scorciatoie che danneggiano spesso chi ha più titoli “Sinora, la scelta dei dipendenti è avvenuta nella massima discrezionalità. Ci risulta, infatti, che alcune domande di comando sono state ignorate o respinte ed altre accolte tempestivamente”.
La UilFpl invita inoltre a tenere in considerazione prioritaria le graduatorie per la copertura dei profili richiesti, attingendo per la chiamata o in alternativa interpellando i candidati utilmente collocati nelle graduatorie di mobilità regionale ed interregionale.
Il fabbisogno
Il sindacato conclude con riferimento al piano triennale di fabbisogno: “Riteniamo, in attesa della definizione dell’atto aziendale e della dotazione organica, assolutamente indispensabile l’aggiornamento, previo confronto con le OO.SS., del Piano Triennale del Fabbisogno del Personale – anni 2016/2019 per individuare le priorità e le urgenze nella copertura dei posti, tenuto conto che i consistenti pensionamenti in conseguenza anche della c.d. “quota 100” renderanno vacanti numerosi posti e che, in assenza del PTFP, non si potrà procedere a nuove assunzioni a decorrere dal 1° gennaio 2020”.
Da qui la richiesta di revoca in autotutela di tutte le delibere relative alle autorizzazioni di comando del personale presso l’Asp, in considerazione della presenza delle graduatorie per i posti previsti.
Replica l’Asp
Alle perplessità del sindacato replica il direttore generale dell’Asp Paolo La Paglia contestando la definizione “Uso indiscriminato del comando” dal momento che l’azienda, come ormai noto, deve far fronte ad una grave carenza di personale attraverso le varie procedure di reclutamento previste dalla normativa.
La Uil non dice la verità
“Questa Azienda ha sempre privilegiato le forme ordinarie di reclutamento del personale ricorrendo solo in via eccezionale all’istituto del comando che comunque è previsto dalla vigente normativa- spiega il manager– Non risponde al vero che il comando sfugga a qualsiasi valutazione atteso che viene esaminata dall’ufficio competente la regolarità della documentazione e della posizione lavorativa ricoperta, fermo restando peraltro che l’istituto viene applicato legittimamente sulla scorta delle istanze delle parti interessate”.
Solo 2 istanze
Nel 2019 peraltro su 7 richieste di comando ne sono state accolte solo 2, in quanto quelle inevase sono state respinte per mancanza di assenso da parte delle Amministrazioni da cui dipendevano i diretti interessati o perché chi ha presentato richiesta apparteneva ad enti non del Servizio sanitario nazionale.
La UilFpl aveva avanzato perplessità anche sull’avviso per copertura tramite mobilità del posto per Dirigente Amministrativo, ma La Paglia evidenzia come sia noto il fatto che una prima procedura sia già andata deserta e come, nelle more dell’espletamento del concorso sia necessario procedere per esigenze di servizio.
Basta polemiche
“Rientra nell’autonoma attività gestionale e nel superiore interesse pubblico per il funzionamento degli uffici- conclude il dg La Paglia– oltre che nell’ambito del potere discrezionale amministrativo, la scelta di procedere con assunzione a tempo determinato oppure reclutare attraverso la mobilità, garantendo una posizione lavorativa stabile e con esperienza professionale acquisita. Auspichiamo infine che la UilFpl voglia approfondire meglio le tematiche, anche per evitare sterili confronti epistolari”.