L’ultimo giorno del 2024 sono stati consegnati i lavori
I treni ne hanno solcato i binari per oltre un secolo, fino al 29 novembre 2001, quand’è entrata in funzione la Galleria Peloritana, la più lunga della Sicilia. Il ponte di Camaro, 290 metri, è al centro di un progetto di recupero e riconversione, che prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale. Ad oggi, però, il progetto è rimasto nei cassetti.
Al di sotto del ponte, invece, era storicamente pieno di baracche, la maggior parte abbattute di recente. Ne restano solo 43, i cui lavori di demolizione sono stati consegnati l’ultimo giorno del 2024. Al termine, si passerà alla costruzione di un nuovo parco, una preziosa area verde in centro città che potrà anche valorizzare il vecchio ponte.
A realizzarlo è l’associazione temporanea di imprese composta da Iseco srls e L Impianti (ausiliaria Cincotti Costruzioni srl), che ha offerto un ribasso del 33,019 % su un importo a base di gara di 1 milione 274mila euro e un corrispettivo contrattuale di 826mila euro più iva, quindi 922mila euro.
Annus mirabilis
E’ solo l’ultimo degli interventi del 2024, annus mirabilis per il risanamento. Mai così tanti cantieri aperti: si è iniziato proprio da Camaro Sottomontagna, poi via Catanoso, via Evemero, via delle Mura e via Taormina.
Poi la bonifica delle ex baraccopoli inquinate di Fondo Saccà e Fondo Basile – De Pasquale, un nuovo parco colorato in mezzo al grigio dei palazzi popolari di Camaro Sant’Antonio, in attesa dell’anfiteatro rimasto incompiuto. Cantieri anche nelle ex baraccopoli di Salita Tremonti a Giostra e di via Macello Vecchio, sotto l’arco di Cristo Re.
create anche dei parcheggi con ingresso dal viale marinai russi. No parcheggio di interscambio. Posti auto così la gente non parcheggia dentro la carreggiata, che in direzione mare monte la carreggiata si restringe a una corsia