Il sindaco Basile dopo la chiusura della discarica di Lentini: "Grazie alle nostre scelte lungimiranti non affondiamo nelle montagne di rifiuti"
MESSINA – Con la chiusura della discarica di Lentini, è a rischio la raccolta del residuo secco a Messina e provincia. Sul problema per l’indifferenziato, che investe la Sicilia orientale, interviene il sindaco di Messina Federico Basile e rassicura: “Il sistema in Sicilia non funziona ma Messina è indenne e libera rispetto al rischio di montagne di rifiuti. Questo livello di virtuosità in tema di rifiuti del Comune di Messina è stato raggiunto grazie alla raccolta differenziata, che di fatto ha abbattuto le tonnellate di indifferenziata per le quali non c’è un impianto dove poter conferire. E per di più, da oggi, l’unico impianto in regime di monopolio creato dalla Regione siciliana ha chiuso per mancanza di autorizzazioni regionali. Avevamo previsto anche questo per tempo e proceduto infatti a una gara per individuare un impianto diverso e a costi più contenuti. Quindi possiamo dire che Messina, grazie ad un’attenta programmazione, non soffrirà uno stato di crisi sui rifiuti per colpa e carenze di altri”.
Al centro della questione la sospensione a tempo indeterminato dell’attività di trattamento dei rifiuti presso l’impianto Tmb di contrada Coda Volpe a Lentini. Uno stop disposto dall’amministrazione di Sicula Ambiente, la società che gestisce la discarica, a seguito del provvedimento dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente del 10 giugno scorso. Provvedimento che ha negato l’autorizzazione al proseguimento dell’attività in attesa della verifica di assoggettabilità alla Valutazione impatto ambientale (ViaI).
“Messina un’eccezione virtuosa anche nell’abbattimento delle tariffe”
“Si tratta di momenti ciclici di un sistema che non ha mai funzionato le cui conseguenze ricadono su noi sindaci costretti ad aumentare le tariffe, tranne a Messina – rileva Basile – dove da quest’anno sono state abbattute del 30%, nonostante il costo di smaltimento esorbitante degli impianti dove la Regione siciliana ci costringe ad andare. D’altronde, l’onorevole Cateno De Luca aveva già anticipato nel 2021, nella qualità di sindaco di Messina, quanto il sistema fosse collassato e di contro le promesse dei termoutilizzatori di Musumeci che ancora aspettiamo. La realtà invece vede la città di Messina indenne e libera rispetto al rischio di montagne di rifiuti come invece sono evidenti e si vedono in altre città siciliane”.
possiamo essere fortunati se facciamo la differenziata a quest’ora eravamo come nel lontano 2015 con il free tibet e i cassonetti stracolmi anche se ci stanno gli zozzoni
Con quello che paghiamo di Tari sarebbe stata una beffa colossale avere in aggiunta altri problemi. E che paghiamo a fare, se no, la tari più alta d’Italia? Non dimentichiamo, inoltre,che Messinaservizi ha più dipendenti del Comune. E che paghiamo a fare questi dipendenti, oltre a pagare tutte le ditte a cui essa affida in esterno appalti diretti, se non ne traessimo almeno un po’ di beneficio? I cittadini messinesi il “grazie” devono dirlo a se stessi, devono dirlo a quelli che pagano, almeno.
Almeno per la Mmunnizza semu o primu postu e chista è na cosa bbona!!!! Purtroppo si sa che dietro ai Rifiuti c’è na brutta puzza di Mafie varie in tutto il paese…….